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La Fiat lancerà una low-cost per l'India

07 gennaio 2010

Progettata in collaborazione con la Tata, debutterà nel 2012 e costerà tra i 5.000 e i 7.500 euro. Per questa utilitaria, la Fiat ha progetti ambiziosi: conquistare il 10% dell'intero mercato indiano il entro il 2015.

ANCHE LA FIAT SI BUTTA NELLA "MISCHIA" - Le low-cost per i mercati emergenti “fanno gola” a molte Case automobilistiche. Ecco perchè la Fiat, in collaborazione con la Tata, ha annunciato al Salone di Nuova Delhi, che entro il 2012 commercializzerà una vettura per il mercato Indiano. Sarà concorrente della della Maruti Suzuki e, dalla fine del 2010, anche della Toyota Etios (qui la news su questo modello).

PUNTA AL 10% DEL MERCATO - Come la Etios, il nuovo modello low-cost Fiat (di cui non è stata diffusa nessuna ummagine) non apparterrà alla categoria della Tata Nano, che in India costa poco più di 2.000 euro. Sarà più ricca, sia come dotazioni, sia come finiture: infatti costerà l'equivalente di circa 5.000-7.500 euro e punterà a conquistare il 10% del mercato indiano entro il 2015.

NON SOLO IN INDIA - L'Asia si conferma sempre più una delle nuove frontiere della Casa torinese. Quest'anno la Fiat intende raddoppiare il numero di auto vendute in India nel 2009, arrivando a quota 46.000 unità. Inoltre, mira a esportare il 10% dei modelli per il Subcontinente anche verso lo Sri Lanka, il Nepal, il Buthan, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Sud Africa.

Gli obiettivi della Fiat (in foto una caotica via di Bombay) sono molto ambiziosi anche perché attualmente il 72% delle immatricolazioni indiane sono suddivise tra la Maruti Suzuki e la Hyundai.

L'utilitaria del Lingotto, annunciata dal numero uno della Fiat India, Rajeev Kapoor, verrà costruita nella fabbrica di Ranjangaon, dove la società torinese e la Tata posseggono uno stabilimento che produce circa 160.000 vetture all'anno.



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Ritratto di antonino pipitò
7 gennaio 2010 - 13:23
non capisco come 7500 euro possano definirsi low cost, semmai è "Okey il prezzo è giusto" senza le speculazioni che vengono fatte in occidente e in Italia dove togliendo incentivi e facilitazioni varie viene venduta esattamente quello che vale. Una vera low cost deve costare al massimo 3000 euro, tutte le case ora ci stanno cominciando a marciare sopra........
Ritratto di matteo96
7 gennaio 2010 - 13:55
COSTRUIRE UN'AUTO COSTA COMUNQUE E LE CASE AUTOMOBILISTICHE DEVONO GUADAGNARCI NO???............
Ritratto di Oscar
7 gennaio 2010 - 13:58
ho capito che la venderete in europa e in america, due low-cost mi sembra esagerato
Ritratto di El bocia
7 gennaio 2010 - 14:08
un impiegato indiano guadagna circa 120/140 euro mensili...quindi comprarsi questa low cost per loro è come per noi comprare una ferrari :)
Ritratto di Ugo-TheBest
7 gennaio 2010 - 15:28
Un' auto di questo prezzo non credo proprio che sia low cost.Per esserlo dovrebbe costare al massimo 4000 Euro.
Ritratto di Oscar
7 gennaio 2010 - 15:35
la dacia è low-cost e costa minimo 7.000, e la punto classic? clio storia? non sono low-cost vero? guarda la rivista alvolante và
Ritratto di Al86
7 gennaio 2010 - 16:10
Dacia, Punto classic e Clio storia sono low cost in Europa, ma per il mercato dei paesi emergenti 7000€ non è per niente low cost anche e sopratutto considerando lo stipendio medio di un operaio in quei paesi
Ritratto di maverick1980
8 gennaio 2010 - 11:13
In Brasile fino a due anni fa vendevano la Uno prima serie che se non erro risale al 1984! cambiavano solo i fari davanti! praticamnete la prima innocenti mille che era venduta in Italia quando è uscita di produzione la Uno. Poi venne rimpiazzata dalla Mille clip che era una riedizione della Uno 2 serie che molti ribattezzavano Uno-Tipo per la somiglianza delle linee con quest'ultima.
Ritratto di Sergiotto
17 marzo 2010 - 13:19
per me un auto low cost dovrebbe costare al disotto dei 5000 euro fate i conti che nei primi anni 90 una automobile di segmento b la pagavi 10 milioni di lire oggi allo stesso prezzo neanche usata di 5 anni si riesce a comprare!!!!!!!!!!!
Ritratto di caronte
28 febbraio 2013 - 10:21
una buona idea ma l'auto è troppo costosa, anche se l'idea per espandersi in nuovi mercati è buona.