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Guai per la Fiat a Pomigliano

22 giugno 2012

Stop forzato per lo stabilimento a causa del terremoto che ha colpito un fornitore. Inoltre il tribunale di Roma ha condannato la Fiat ad riassumere 145 operai iscritti alla Fiom.

STOP FORZATO - Lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, dove viene prodotta la Fiat Panda, da ieri è fermo e lo sarà sino a lunedì prossimo. Non è né una serrata né uno sciopero, ma una conseguenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. I motori della Panda sono prodotti nello stabilimento della Power Train (Fiat) di Termoli, in Abruzzo, il quale ha dovuto sospendere la produzione perché ha esaurito gli stock di magazzino di bobine d’accensione e mancano gli approvvigionamenti.

SENZA MOTORI - L’azienda all’origine del problema è la Federal Mogul, multinazionale che produce le bobine in questione nel suo stabilimento di Carpi, in provincia di Modena, comune toccato duramente dal terremoto. Tra gli edifici danneggiati nella cittadina emiliana c’è anche quello della Federal Mogul  che si è trovato impossibilitata a soddisfare le esigenze della produzione Fiat. Lo stop produttivo di questi giorni viene dopo quello di tre giorni resosi necessario dal 3 al 5 giugno, sempre per mancanza di componenti elettronici prodotti in Emilia. 

DEVE RIASSUMERNE 145 - Sul fronte sindacale questa estate inizia male per la Fiat, condannata per discriminazione a riassumere 145 lavoratori iscritti alla Fiom e a risarcirne 19 con 3.000 euro. Questo perché tra le oltre 2000 persone riassunte a Pomilgiano nessuna apparteneva (al momento della denuncia) al sindacato Fiom. In base a una simulazione statistica affidata dal Tribunale di Roma a un professore di Birmingham le possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni. La Fiat si appellerà contro la sentenza. La “newco” Fip (Fabbrica Italia Pomigliano), che gestisce l'impianto campano, fino ad ora ha riassunto poco più di 2000 persone, sulla base dei nuovi accordi sindacali, delle circa 5000 impiegate in precedenza. I sindacati sono sul piede di guerra, perché il piano delle riassunzioni sta andando a rilento. Sarà una lunga estate calda a Pomigliano...



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Ritratto di GaBrYBG
22 giugno 2012 - 10:42
Ma io non capisco.. se non hanno firmato il contratto perchè dovrebbe assumerli?? Non ha per niente senso!!! non hanno firmato = non vogliono lavorare a quelle condizioni!!! Allora perchè ci lavorano?? Secondo me ha pienamente ragione la FIAT!!!!!!!!!
Ritratto di zantor
22 giugno 2012 - 11:03
Capisco che per uno molto giovane sia difficile comprendere i principi alla base della convivenza civile, quindi vado a spiegare. Votare no ad un nuovo contratto non equivale a rinunciare ad un posto di lavoro, altrimenti 3/4 degli italiani sarebbero disoccupati. I lavoratori che hanno votato contro si sarebbero adeguati a quanto deciso dalla maggioranza ed avrebbero accettato il nuovo contratto. Uso il condizionale perché la Fiat ha deliberatamente scelto di non riassumerne neanche uno iscritto alla Fiom. Una cosuccia da nulla. Come se un'azienda si rifiutasse di assumerti in quanto gay, oppure, cattolico (o ateo), oppure perché portatore di una malattia genetica (prossima frontiera delle discriminazioni). Ti sembra una cosa su cui passare sopra? No perché se è così quello che non capisce divento io. Non sarebbe necessario, ma sottolineo che sono uno strenuo avversario delle posizioni della FIOM, ma qui la sigla sindacale non centra nulla. Lavoratori o schiavi? E' questa la questione.
Ritratto di cervuz
22 giugno 2012 - 11:28
zantor ti sei autocontraddetto da solo. >la Fiat ha deliberatamente scelto di non riassumerne neanche uno iscritto alla Fiom perchè non hanno firmato il contratto collettivo di lavoro quindi non hanno accettato le condizioni. In genere se non si accettano le condizioni di lavoro stai a casa e e ne cerchi un altro
Ritratto di zantor
22 giugno 2012 - 12:04
No, sei tu che non hai capito. Comunque il problema non è mio. Quando toccherà a te essere discriminato forse la penserai in modo diverso (sindrome di Stoccolma permettendo). Buona fortuna.
Ritratto di cervuz
22 giugno 2012 - 12:24
Io non ho paura di essere discriminato perchè ho la coscienza pulita e lavoro seriamente
Ritratto di zantor
22 giugno 2012 - 13:10
Mi sa che hai le idee un po' confuse sul tema. Cosa centra il merito o la coscienza pulita con l'essere discriminati? La discriminazione è un'ingiustizia per antonomasia.
Ritratto di cipo1
25 giugno 2012 - 20:24
I lavoratori erano invitati a RISPONDERE ad un REFERENDUM sindacale : non veniva loro sottoposta la firma del contratto, bensì esprimere il loro parere su un referendum (indetto dal sindacato). Invece la firma del contratto collettivo viene apposta dai dirigenti dei sindacati ammessi istituzionalmente alla firma: il contratto (collettivo) non viene firmato dal lavoratore (singolo).
Ritratto di madeinchina
2 luglio 2012 - 22:03
votare un partito di destra non vuol dire non accetare le leggi che fa uno di sinistra che ha vinto le elezioni :::::::: in democrazia di un paese del mondo occidentale se poi no si accetta la democrazia on non si vuole proderre e lavorare in democrazia beh' dobbiammo andare ad aprire stabilimenti nel mondo orientale (cina russia serbia ecc.) mi sembra molto conveniente pagando gli operaia 300 euro al mese
Ritratto di LucaPozzo
22 giugno 2012 - 11:59
Condivido pienamente dal punto di vista formale. E' stato un errore non prenderne una ventine per tutelarsi dall'accusa di discriminazione. Però bisogna anche dire che chi insiste nell'andare dietro alla FIOM ha effettivamente dichiarato di non voler lavorare. Non attraverso il voto contrario al contratto, ma attraverso l'adesione a delle politiche che hanno a cuore tutto tranne il futuro di quell'impianto. Siamo ancora fermi al sindacato che misura la propria forza in termini di ore di produzione che riesce a far perdere e al numero di postazioni che riesce a bloccare facendo scioperare i suoi uomini nei punti chiave a monte.
Ritratto di zantor
22 giugno 2012 - 12:03
Però converrai con me che è molto pericoloso mischiare i due livelli. Un conto sono i comportamenti individuali che possono portare un'azienda legittimamente a preferire un lavoratore al posto di un'altro. Altro discorso sono le epurazioni di massa che si sa come cominciano, ma non si sa dove arrivano.
Ritratto di LucaPozzo
22 giugno 2012 - 12:08
Lo so, il messaggio che è stato dato è preoccupante. Però, parlando fuori dai denti, dobbiamo anche ammettere che chi non ha ancora abbandonato la FIOM (come molti han fatto) o è convinto che la strategia dello scontro a tutti i costi sia quella vincente nell'attuale contesto automotive, oppure semplicemente non ci arriva. In entrembi i casi io (parlo per pura schiettezza) certa gente non la vorrei a lavorare con me
Ritratto di supermax63
23 giugno 2012 - 04:48
molti altri italiani inclusi parecchi frequentatori del blog non leggono,non ascoltano,non si informano e commentano a caso senza consocere la situazione
Ritratto di Baq
25 giugno 2012 - 14:57
per cui le grandi aziende se ne andranno tutte dall'italia.
Ritratto di Mariano64
27 giugno 2012 - 12:26
Continuando così l'Italia non avrà alcuna possibilità di uscire dalla gravissima crisi economica nella quale si trova. Gli investitori stranieri non verranno mai nel nostro paese a queste condizioni. Il governo Monti non avrà nessuna possibilità di realizzare un pacchetto di misure per il rilancio economico. Siamo destinati a fallire. Non abbiamo il coraggio di prendere coscienza che i tempi sono cambiati ed è necessario per le aziende essere produttive e non assistenzialiste . Per l'assistenzialismo ci pensi lo stato e lasciamo fare agli imprenditori il loro mestiere. Co vogliono regole certe che siano rispettate dalle imprese e sopratutto dai lavoratori .
Ritratto di GaBrYBG
22 giugno 2012 - 10:42
Ma io non capisco.. se non hanno firmato il contratto perchè dovrebbe assumerli?? Non ha per niente senso!!! non hanno firmato = non vogliono lavorare a quelle condizioni!!! Allora perchè ci lavorano?? Secondo me ha pienamente ragione la FIAT!!!!!!!!!
Ritratto di cipo1
25 giugno 2012 - 20:29
Vedere mia risposta a Cervuz, 10 caselle sopra. Forse può risolvere un equivoco di comprensione (non certo il problema sindacale, sul quale ognuno di noi deve avere la sua opinione..).
Ritratto di Cinque porte
22 giugno 2012 - 10:57
Come siamo messi...
Ritratto di cervuz
22 giugno 2012 - 11:29
mandiamo sti 145 in brasile o usa a pulire i bagni
Ritratto di LucaPozzo
22 giugno 2012 - 11:54
Ti riferivi alla grammatica? Ormai non mi stupisco più di nulla, nell'era dei correttori automatici che ti suggeriscono anche la sintassi sembra che i giornalisti siano tornati indietro all'età della pietra. Per carità, chi scrive questi articoli magari è pure sottopagato e lavora a cottimo. Però non è una scusa per non prestare un po' di attenzione. Certo non c'è la scusa dell'urgenza: la notizia è vecchia di 24 ore, quindi se si perdevano 5 minuti a ricontrollare l'articolo non succedeva nulla
Ritratto di IloveDR
22 giugno 2012 - 11:40
3
è nata "sfortunata"...la crisi, lo sciopero degli autotrasportatori a marzo, il terremoto in Emilia "cuore" delle produzioni industriali italiane di componenti automobilistici, vertenza con la Fiom...che bel casino si è creato, ma assumendo questi 145 operai, questi poi a sua volta sono tenuti a firmare il contratto di lavoro che prima non volevano firmare??? Lo Stato è assente, quali sono le regole? Con le minaccie di Marchionne non si va da nessuna parte!!!
Ritratto di mecner
22 giugno 2012 - 12:50
La decisione presa dai Giudici è soltanto LUNARE. Quando vi è un abissale distacco tra realtà e rappresentazione esplode solo il RIDICOLO. E questa sentenza è produzione di ridicolo allo stato puro. Allora si capisce bene come la FIAT di Marchionne e, a poco a poco, anche tutte le altre Aziende se ne andranno dall'Italia. Con buona pace per chi plaude, con strombazzamenti assordanti, a sentenze di questo genere. Andiamo avanti cosi.........?!!!
Ritratto di zantor
22 giugno 2012 - 13:06
Era l'unica possibile. Lo sapevano tutti, Marchionne incluso, che non ha provato neanche a nascondere l'intento discriminatorio. Perché? Forse per giustificare il disinvestimento in Italia che, probabilmente, aveva in mente da sempre. Così però riuscirà ad attrarre parte delle simpatie dell'opinione pubblica (vedi, ad esempio, il tuo messaggio).
Ritratto di TurboCobra11
22 giugno 2012 - 12:50
Sono molto contento per questa sentenza, giusta, punto e basta, non si può difendere l'indifendibile, infatti questa è discriminazione alla massima potenza, come se non assumessero donne, gay, musulmani o cattolici. Ma certa gente, e ce ne tanta, pensa di fare ciò che vuole, infrangendo anche i diritti base, sanciti dalla costituzione, fortuna che ancora un pò di giustizia è presente in questo paese. Ho sentito discorsi assurdi, come non avendo firmato non devono lavorare!? Innanzitutto loro sono iscritti Fiom, come lo si può essere di ogni sindacato riconosciuto per la legge(non per marchionne), ma non centra con il fatto di poter lavorare o meno perchè è discriminazione, infatti al referendum, non si è mica votato per sigla sindacale, ma per testa, percui anche uno iscritto Cisl potrebbe aver votato no, visto che almeno il diritto di voto segreto non è stato violato, per ora. Loro non erano d'accordo con il contratto, quando gli si chiedeva se gli piaceva o meno, ma non per questo una volta passato non glielo devi proporre, sono loro che devono scegliere se firmare o meno, ma la graduatoria di riassunzione non può essere basata sulle opinioni(sindacali, religiose, sessuali, ecc) ma sui meriti, e se loro come sancito dal giudice rientravano in queste categorie, dovevano riassumerli, percui non ce spazio per altro, E' SOLO DISCRIMINAZIONE. - - - - - - - - - - - - - Notizia: Lo stabilimento Vico(quello di pomigliano) ha ottenuto il riconoscimento stella d'argento da un professore giapponese che valuta lo stabilimento da ogni punto di vista, logistica fino allo smaltimento rifiuti. Direte, ma perchè al volante non ne ha parlato visto che è un importante, o perlomeno così ritenuto, risultato per Pomigliano. Semplice, perchè anche diversi anni fa nel 2009 era quasi arrivato all'argento, con la medaglia di bronzo, ad un filo dall'argento il massimo, il tutto per la cassaintegrazione, e così si smonterebbe la teoria che prima del contratto marchionne a Pomigliano facessero ciò che volevano. Poi ci sono stati miglioramenti, ma già con le penultime produzioni ne erano avvenuti, e se non lavoravano era perchè non vendevano a sufficienza, perchè non beccavano un quasi argento se lavoravano da cani come molte volte si è sentito dire. ...Saluti
Ritratto di Gipo
23 giugno 2012 - 00:32
...improbabili complottismi, visto che si trattano questioni molto di dettaglio che certamente non interessano ai lettori di alVolante. Hajime Yamashima, guru del WCM, presidente onorario della World Class Manufacturing Association, nonché consulente profumatamente pagato in ragione di semplici, ma utili, interventi di ordine pratico nati dall'approccio partecipativo tipico della scuola Toyota, ha effettivamente riconosciuto quanto sopra e, per quanto ne so, Cassino dovrebbe essere papabile per quest'anno. Lui ovviamente non c'entra ed il WCM rappresenta solo un aspetto positivo di tutto quanto il "pacchetto" relativo al contratto Newco. La nota dolente è semmai di stampo Taylorista, per nulla partecipativo quindi, e rappresenta il ritorno a logiche produttive già sotto inchiesta da parte di Guariniello (il pm di Thyssen, Eternit...) in merito al cosiddetto protocollo TMC2. TMC sta per Tempi Movimenti Collegati e la sua "evoluzione" in TMC2 ha determinato un incremento del 50% della velocità d'esecuzione delle operazioni, con conseguente insorgenza di numerose malattie professionali, e relativi condanne e patteggiamenti da parte di Fiat (accusa di lesione colposa, art. 590 del codice penale). S'introdusse quindi un nuovo protocollo denominato OCRA, sviluppato da esperti di medicina del lavoro sulla base di studi ergonomici. Inutile dire che la situazione migliorò ed i ritmi e le modalità di lavoro divennero più "umane". Diminuirono gli operai classificati RCL (Ridotte Capacità Lavorative), considerati come "macchine usurate", pertanto marginalizzati e progressivamente rimpiazzati da risorse "meno usurate" o del tutto "nuove". Ebbene, nel contratto Newco compare un ulteriore protocollo, sostitutivo dell'OCRA, chiamato ERGO UAS, che a detta dei medici è decisamente peggiore del precedente, e a detta degli operai è addirittura peggiore del già condannato TMC2. Ripeto, serve un approccio equilibrato, servono pesi e contrappesi, serve preservare un livello di civiltà che altri paesi, a differenza da noi, non hanno ancora raggiunto, serve, come giustamente sostieni, non discriminare, mai e per nessuna ragione. Chi sostiene, a qualsiasi titolo e con qualsiasi argomentazione, qualcosa di diverso lo fa nell'ignoranza. Non conosce il diritto del lavoro, non conosce le direttive europee, non conosce quelle statunitensi, non sa che la mancata assunzione per discriminazione è ritenuta una violazione dei fondamentali diritti dell’uomo, oltre ad essere in aperto contrasto con la nostra stessa costituzione. Occorre altro? Qui per servirvi... Grazie TurboCobra11 per il tuo post, che ovviamente quoto al 100%. Ciao
Ritratto di Davide Parente
23 giugno 2012 - 09:38
Gipo, complimenti, nel suo commento c'è tutto: competenza tecnica, legislativa, preparazione Costituzionale e sul Diritto del Lavoro. Dopo aver letto il suo commento ho iniziato a battere le mani all'impazzata, sembravo un demente. Complimenti di nuovo, ha anticipato il mio commento, quindi non mi metto qui a riscrivere cose che ha già scritto (e molto accuratamente) lei. A presto Davide
Ritratto di TurboCobra11
23 giugno 2012 - 15:07
La ringrazio per aver quotato il mio commento, cosa che dà un esperto come lei, come dimostrato dal suo esauriente, completo chiaro ma allo stesso tempo tecnico commento, fa ancora più piacere. La ringrazio molto per i dettagli, infatti se per la parte di Yamashima ne ero a conoscenza, comunque non come lei, per il resto non conoscevo i protocolli di lavoro, che lei ha spiegato in maniera eccellente. Le faccio i complimenti e quoto tutto anch'io. Le ho dato del lei per la professionalità con cui ha trattato l'argomento, ma lei può continuare a darmi del tu. Cordiali Saluti. Turbo
Ritratto di Davide Parente
23 giugno 2012 - 22:04
Ho fatto i complimenti a Gipo per il suo dettagliato commento, ma il suo non è da meno, quindi, per amor di patria, i commenti li faccio anche a lei.. Fa sempre piacere notare che gente che ragiona esiste ancora. Rinnovo i complimenti, al prossimo commento!!! Saluti, Davide
Ritratto di TurboCobra11
24 giugno 2012 - 01:40
La ringrazio molto. Anch'io li faccio a lei, perchè ho sempre letto commenti ottimi, dettagliati, tecnici, e chiari da parte sua. ...Saluti!
Ritratto di Gipo
24 giugno 2012 - 18:37
...al quale ho già dimostrato la mia ammirazione, anche se il "lei" non si concilia con la mia persona. Posto, e voglio continuare a postare, parecchie c@zzate, sbagliando liberamente nell'esprimenre opinioni tanto libere quanto opinabili, e, quando capita, scontrandomi, anche in modo "poco ortodosso", con l'interlocutore di turno (salvo poi puntualmente riappacificarsi). Sennò che gusto c'è? A Davide quindi, che dire; in estrema sintesi: enorme competenza tecnica (veramente impressionante), visione d'insieme e capacità d'analisi decisamente fuori dal comune. Un saluto e al prossimo "incrocio".
Ritratto di Montreal70
22 giugno 2012 - 13:09
Sentenza ridicola. La discriminazione viene fatta dai giudici. Perchè gli iscritti alla Fiom vengono riassunti, mentre tutti gli altri aspettano? Chi appartiene ad un sindacato simpatico a certe toghe, ha una corsia preferenziale tutta sua? E poi perchè un'azienda dovrebbe assumere chi con la violenza cerca di inculcare i suoi ideali agli altri? Il diritto di sciopero consente di non prestare la propria forza lavoro al fine di protestare. Tra quei 145, c'è chi ha creato danni all'azienda, fermando chi voleva lavorare e danneggiato materialmente attrezzature e prodotti. In un paese civilizzato, questi individui non solo non avrebbero avuto il diritto di richiedere un bel nulla, ma avrebbero dovuto risarcire l'azienda. Viviamo in un paese in cui non vi è giustizia sociale, in cui i giudici decidono del destino delle aziende. Io stesso vivo questa ridicola condizione, quando vedo tutelati i cattivi pagatori e lasciati allo sbando i creditori. Ecco perchè proprio non riesco a contestare un'azienda che delocalizza da questo paese incivile ed arretrato.
Ritratto di Davide Parente
23 giugno 2012 - 09:56
Ciao Montreal, leggo sempre molto volentieri i tuoi commenti, ma questa volta sono in completo disaccordo: un paese (l'Italia) che ha più tutele per il lavoratore non è un paese arretrato, ma, al contrario, un paese da prendere come esempio. Questo è lo stesso discorso dello Statuto dei Lavoratori del '70 e l'articolo 18: Primo, non è vero che c'è solo in Italia, secondo, averlo è una tutela in più, non in meno. E la tutela, questa volta, è dalla parte giusta, quella del lavoratore. Il problema è che Marchionne pensa che la Costituzione Italiana e il Codice del Lavoro sia solamente carta senza valore utile come carta igienica. Ma non è così. Riguardo le riassunzioni forzate dei tesserati FIOM, non sono d'accordo con la tua posizione. Partiamo da un semplice dato: il sindacato FIOM è il più numeroso in Italia tra quelli dei metalmeccanici, e, come scritto correttamente sopra, la probabilità che tutti i richiedenti del posto di lavoro non ne facciano parte, e i tesserati FIOM siano tutti stati scartati per mancanza di requisiti, è prossima allo zero. Ciò implica che c'è stata (e c'è ancora) discriminazione per chi ha la tessera di un colore scomodo. Riporto qui l'articolo 39 della Costituzione Italiana (che può essere accorpato anche al 18, e che è connesso al famoso articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori): "L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.". Questo articolo, in modo trascendente, fa intendere che il lavoratore va assunto indipendentemente dalla tessera in suo possesso, che si voglia o no. Ciò è avvenuto? No. Di conseguenza la sentenza non può che essere giusta, non ci sono altre vie interpretative, la legge parla chiaro. Saluti, Davide
Ritratto di Paolo-Brugherio
25 giugno 2012 - 13:10
6
Innanzitutto provate a mettervi nella testa di chi ci mette del proprio (impegno, tempo, soldi) per la propria azienda. Se io ho una salumeria, non assumerò mai un musulmano perchè per la loro religione è sacrilego toccare il maiale: questa è discriminazione? Se io ho un negozio di profumeria cercherò una commessa anzichè un commesso: è discriminazione? Ogni persona deve essere libera di scegliere in base ai propri parametri: se un imprenditore non vuole assumere uno perchè è effeminato, o perchè ha le braccia piene di tatuaggi, o perchè ha i capelli tinti di verde, non è discriminazione: è solo una sua libera scelta! Ho conosciuto un imprenditore che assumeva i dipendenti in base ai loro segni zodiacali, indirizzandoli alle mansioni che (almeno sulla carta) potevano essere per loro più congeniali: è stata discriminazione per gli esclusi? Avere una tessera anzichè l'altra può essere motivo di scelta per uno che deve mandare avanti l'azienda: che sia giusto oppure no, che piaccia oppure no...
Ritratto di Gipo
25 giugno 2012 - 14:18
fatte le debite eccezioni (quelle che confermano la regola), è un impressionante, nell'accezione negativa, cul de sac culturale, prima ancora che logistico (i due aspetti essendo, per quanto ovvio, in stretta correlazione). Non mi sorprende, dunque, che in quella plaga nascano e proliferino di queste mentalità, che anzi sono, purtroppo, la norma. L'impronta becero-padronale e becero-calvinista, unita ad una buona dose d'ignoranza (nel senso letterale, ma con l'aggravante dell'ignavia di guardare oltre il vostro recinto), ne costituiscono sicuramente gli ingredienti principali. Chiuse le grosse industrie, è rimasto solo un sostrato di piccoli e medi imprenditori dallo spessore imbarazzante in rapporto agli standard europei e del resto d'Italia. La malavita s'è trovata, non a caso, a trattare facilmente inter pares. Fortunatamente, come dicevo, l'orografia è stata provvida e contribuisce ad arginarvi. Voi e le vostre idee, se qualche brianzolo colluso non ha in appalto il rifacimento d'un tratto di strada, o lo scavo d'un sottopasso, potete arrivare al massimo, se tutto va bene, fino al Trivio di Fuentes (fino a Colico insomma). Nessun pericolo quindi; continuate a pensarla così, ad annusarvi le terga a vicenda e a vivere le vostre squallide esistenze.
Ritratto di Montreal70
25 giugno 2012 - 16:05
Gipo, prima di rispondere, vorrei sapere se il tuo commento era riferito anche a me. Premettendo che sia ovvia la mia lontananza al pensiero di Brugherio.
Ritratto di Gipo
25 giugno 2012 - 16:54
...rispondo a Paolo, anche proprio nella sequenza dei post. I tuoi registri comunicativi sono ben diversi; non sarei quindi mai stato così, come dire... esplicito. Tra l'altro, visto che m'hai tirato in ballo; sulla questione scandalosa dei pagamenti a 90, 120, 180... prima settimana, metà mese successivo, fine mese ecc. Non puoi che sfondare una porta aperta, anzi la porta proprio non c'è. Un vero cancro della nostra economia manifatturiera. Questo è un altro di quei temi, come il cuneo fiscale e l'IRAP, che chi è parte integrante dei poteri forti (e Fiat è inutile che faccia, letteralmente, il gioco delle parti) o rigetta in toto, assumendosene la responsabilità (ergo se ne va dall'Italia sbattendo la porta), oppure cerca di contrastare a livello politico (e ti assicuro che lo può fare, solo che non ne ha la volontà). Il beneficio sarebbe per tutti. Vogliamo poi parlare dei mille adempimenti sulla sicurezza (quella inutile intendo dire)? Delle varie certificazioni (anche qui, spesso, solo scartoffie pagate a peso d'oro)? Dei discutibili corsi obbligatori per legge, da un giorno e 600 Euro, o anche più? Di tutte le società parassite che ronzano attorno alle attività produttive? Dei finanziamenti, che partecipi regolarmente ai bandi e chissà come mai vanno a finire sempre nelle stesse tasche? Delle banche che strozzano e basta? Dello stato che quando t'arriva una cartella ti senti come un cittadino dell'ex Germania dell'est braccato dalla Deutsche Volkspolizei? Di quella m3rda che è diventata l'Italia e che comunque ha sempre considerato il manifatturiero come una vacca da mungere e basta? Dell'endemica assenza d'un piano di sviluppo, eccezion fatta per quell'aborto che fu il Progetto 80? No Montreal non rispondo a te, rispondo a Paolo, e su tante cose ti capisco semmai... Ciao
Ritratto di Montreal70
25 giugno 2012 - 17:05
Hai, aihmè, fatto un'ottima panoramica della situazione italiana. Per quel che paghiamo, dovremmo vivere in un mondo fatato, in cui non dovrebbero esistere condizioni spiacevoli. Invece, al contrario, viviamo peggio che in uno stato capitalista. Ci sono migliaia di assurdità nel nostro sistema, come le autocertificazioni contro la mafia, inutili, ma che costano almeno mezza giornata. O come le multe da 38 euro se dimentichi la patente. Altrove, sei solo obbligato a presentarla in comando entro una settimana. Due esempi insignificanti, ma che rendono idea del nostro paese. Qui, se provi ad esigere un debito, aspetti anni, per poi veder tutto svanito nel nulla. Ho visto con i miei occhi la procedura del tribunale: "cattivo pagatore, ha delle proprietà, andiamo avanti. Cattivo pagatore, tutto intestato alla moglie, lasciamo perdere." In pratica, per vivere, prima di prendere un lavoro, bisogna visionare le sue proprietà, altrimenti può non pagarti senza subire la minima ripercussione. Mi è già capitato con un lavoro da 14500 euro, fatturato ad un nullatenente. Per altri simili, aspetto ancora la sentenza da anni. Eppure, arriva l'imu: 2420 euro per una casa e due terreni agricoli. I miei conoscenti, con 5 villette addirittura, nella stessa città e in zone perfettamente equiparabili, 400 euro. Che razza di paese è? Un lavoratore mi costa più di tasse e contributi che di stipendio, per davvero. Però poi, va pure in pensione con la minima. Dove vanno tutti quei soldi? Semplice. Ti licenziano? Vai al sindacato, pensano a tutto loro. Ti arrivano otto mensilità senza far nulla. Passano otto mesi? Ti fai assumere da un'amico per 7 giorni, si ricomincia. Per strada ci mangiano tutti. Questo è il paese perfetto per i parassiti. Un giovane che abbia voglia di lavorare, può solo trasferirsi all'estero, nei paesi civilizzati, appunto. Grazie per la comprensione Gipo, quoto ogni singola parola detta in questa pagina. Saluti.
Ritratto di Paolo-Brugherio
25 giugno 2012 - 20:00
6
evidentemente non sono state ben prese in considerazione le mie prime righe "provate a mettervi nella testa di un imprenditore". Se lei fosse un titolare d'azienda (il cui primo fine è il profitto, non quello di fare beneficenza), le posso assicurare che, prima d'assumere una persona che possa in qualche modo inceppare la regolarità di progressione dell'azienda, ci penserebbe su cento volte! Io ho lavorato per 42 anni sotto padrone e quando il rapporto con l'imprenditore non rendeva giustizia al mio contributo lavorativo, mi sono sbattuto per delle alternative, senza aiuti di tipo assistenziale e sindacale, pagando di persona le conseguenze e senza andare a piangere in giro, rimboccandomi le maniche e, magari, lavorando 7 giorni su 7: che mi piacesse o no, che sia stato giusto oppure no! Certo, c'è chi ha guadagnato sul mio tempo, ma se non mi andava bene potevo sempre mollare... O magari farmi una tessera...
Ritratto di Gipo
25 giugno 2012 - 22:10
Sì, sì, chiarissimo. Sono posizioni che ben conosco e discorsi già mille volte sentiti da tante e tante persone esattamente come te (il sostrato cui mi riferivo è proprio composto da persone come te). Semmai ho omesso, per non risultare oltremodo didascalico, la componente darwiniana che intride certa mentalità becero-imprenditoriale, comunque già insita in quella "becero-calvinista", come l'ho definita. Le righe del tuo post restituiscono in pieno una "forma di pensiero" di stampo addirittura evoluzionista, che distingue implicitamente, implacabilmente ed irrevocabilmente i meritevoli ed i predestinati da coloro i quali, per loro stessa natura, non lo sono. Risulta per ciò stesso inaccessibile qualsiasi visione più ampia sul mondo e sugli uomini, che non sia incondizionatamente asservita al profitto. La tua è una “visione” tanto semplice quanto aberrante. Non ha ovviamente senso, date le premesse, parlare di etica e di morale. Risulta invece conseguenziale, da parte di chi la "pensa" come te, la legittimazione di discriminazioni e di comportamenti lesivi della dignità umana d'ogni sorta; roba da XIX secolo, ed anzi peggio, in quanto temporalmente collocata nell’oggi. Illuminante, in questa prospettiva, l'espressione "sotto padrone", che evoca scenari ben poco edificanti. Una persona che "inceppa la regolarità di progressione dell'azienda" ha già perduto, infatti, la sua dignità di persona; diventa qualcosa di assimilabile ad un ingranaggio, o ben che vada ad una bestia soggiogata, assimilazioni che nulla hanno a che fare con la stessa natura umana. Infine, il revangismo verso l’altro, determinato in tutta evidenza dal tuo pluriennale malvissuto, quello che ho crudamente definito "squallida esistenza", restituisce un quadro sia personale, che aziendale, decisamente a tinte fosche. Parola dopo parola, insomma, dispieghi il tuo incarnare in modo pressoché paradigmatico la tipologia umana alla quale precisamente intendevo riferirmi. Tanti auguri, quindi, ai tuoi "sotto padrone" ed a quelli dei tanti altri imprenditori, non propriamente illuminati, che purtroppo popolano l'ormai industrialmente sempre più asfittica e sempre meno competitiva Brianza; anche e soprattutto a causa dei manifesti limiti culturali che tuo malgrado evidenzi in maniera esemplare.
Ritratto di Montreal70
25 giugno 2012 - 16:23
Davide, non mi sento di contraddirti, in quanto le tue affermazioni si allineano alle mie convinzioni. Quello che forse è stato frainteso, è che io mi riferivo al problema socio-giuridico della nazione. Indipendentemente dalla correttezza della sentenza, c'è un chiaro segnale di mancanza di giustizia. Come può un tribunale, emettere sentenze totalmente opposte a quelle emesse da un'altro? Uno dei due schieramenti di toghe, è chiaramente in errore. Come fa un'azienda ad investire in un simile contesto? Riguardo alla Fiom, la stessa non ha aderito al piano Fiat, pertanto ha scelto di non essere partecipe all'attività dell'azienda. In una sentenza di Termoli, il giudice ha obbligato ad assumere gli iscritti al sindacato di Landini, facendo valere le condizioni del 2007 se non erro. Sempre se non ricordi male, quel contratto obsoleto, ha fatto scendere le retribuzioni di oltre 200 euro al mese. Quindi, mi sembra chiaro che questo nuovo metodo valorizzi maggiormente chi ha voglia di lavorare, con compensi maggiori. Il contesto esula dalle mie conoscenze approfondite, per cui accetto volentieri tesi che mi dimostrino di essere in errore. Grazie Davide.
Ritratto di cipo1
25 giugno 2012 - 20:39
La riassunzione ordinata dal giudice del lavoro riguarda davvero poche unità di lavoratori (e non già tutti gli isciritti FIOM). Riguarda in sostanza solo pochi di coloro -Fiom e non-Fiom- che già erano in attesa di riassunzione in base a precisi accordi politico-sindacali !! Io non sono favorevole alle posizioni della Fiom, però le leggi sono le regole su cui cammina una nazione: finchè esistono vengono fatte rispettare.
Ritratto di mattias93
22 giugno 2012 - 13:57
Sindacati, il male dell'Italia.
Ritratto di Davide Parente
23 giugno 2012 - 09:58
Ed il lavoratore autonomo come fa a difendersi in caso di sopruso contro una potenza economica? Meno male che esiste la Costituzione.
Ritratto di mattias93
23 giugno 2012 - 11:28
Il lavoro non si evolve. Ora non cel'ho sottomano sennò te lo passerei volentieri, un articolo che spiega come funzionano i rapporti tra lavoratori-sindacati-stato, completamente differenti dai nostri, in danimarca. Li i sindacati hanno dato delle direttive base (mi pare prima del 1900) e lo stato si impegna a rispettarli (comunque piccole direttive). Risultato? guadagnano il triplo di noi, la disoccupazione obbligata è uguale a 0 e nessuno si lamenta. Curioso il caso della principale fabbrica di navi della danimarca che è stata chiusa e smantellata i cui lavoratori sono stati "riadattati". Alcuni continuano a fare il loro lavoro da un'altra parte, molti hanno aperto botteghe di artigianato, alcuni dirigono studi psichiatrici, altri hanno aperto asili nido, altri ancora fanno i tassisti. Tutti hanno trovato (gli è stato trovato) un lavoro.
Ritratto di Davide Parente
23 giugno 2012 - 11:38
In Italia il rapporto tra Sindacato e Lavoro è quasi uguale a quello Danese, la differenza sta nel datore di lavoro: qui chi da il lavoro si sente sempre e comunque il padre eterno della situazione, autorizzato a fare tutto sempre e comunque. In Danimarca c'è rispetto per le leggi, qui invece si cerca sempre di evaderle (vedi articolo 8..). Si intascano miliardi di euro di soldi pubblici, e il valore totale dell'azienda non supera il totale dei finanziamenti ricevuti dallo Stato negli ultimi 10 anni.. Dopo aver intascato il tutto si vuol chiudere baracche e burattini e andar via, non ricordando che il finanziamento viene elargito per mantenere l'occupazione nel nostro paese. E queste sono poche delle molte cose che non vanno. Il problema vero non sono i Sindacati, ma chi, credendo di poter tutto, non vuole rispettare la loro autorità e quella dello Stato stesso, credendo addirittura di essere superiori e, come succede ancora oggi, fondando in pratica "regioni a statuto speciale", dove la costituzione conta solo quando lo dice il capo.
Ritratto di ale-pescara
22 giugno 2012 - 14:00
Termoli si trova in Molise no in Abruzzo
Ritratto di miscone
22 giugno 2012 - 14:28
1
ormai nn mi stupisco piu di niente di quello che succede in italia. Era ovvio che avrebbero vinto gli operai ... Nel futuro della Fiat vedo tante fabbriche chiuse in italia e aperte all'estero. O alleanze con altre Case per produrre nelle loro fabbriche. Dall'Italia se ne andranno tutti. Solo questione di tempo. Non si puo fare impresa (piccola, media e grande) in Italia. Ti massacrano di tasse, leggi assurde, burocrazia, banche ladre, politica sempre nell'incertezza. NNon possono andare avanti così.
Ritratto di Mario85
22 giugno 2012 - 14:47
i sindacati............
Ritratto di Gipo
22 giugno 2012 - 15:28
...che sono stato a Pomigliano, e la Panda era ancora in preserie, si respirava un'atmosfera di grande speranza per il futuro. Mangiando in mensa coi capireparto, alla fine m'è venuta voglia di portarmi via il vassoio ancora marchiato Alfa Romeo, con le ultime 159 sulla linea di produzione. Sarebbe stato imbarazzante, ma me l'avrebbero fatto fare ed oggi avrei un oggetto dall'enorme valore iconico. Su quei vassoi hanno mangiato migliaia di operai, migliaia di famiglie ed ora, specialmente ora, bisogna spegnere ogni polemica, bisogna riappacificare gli animi, bisogna che l'atmosfera di quegli inizi rimanga immutata. Questo auspico, rispettando anche e soprattutto le posizioni della FIOM, ancor prima di quelle di chi ha posto un aut aut rispetto all'accettazione della deroga al CCNL. Questo è l'unico contratto che conta, la Newco non lo ha accettato e la FIOM non era tenuta ad accettare quello, del tutto arbitrario, della Newco. L'abbrutimento del mercato del lavoro è sotto gli occhi di tutti. Chi ha un lavoro stabile vive in una specie d'oblio dal quale gli auguro di non uscire mai, ma chiunque sappia, e soprattutto voglia, guardarsi attorno ha la certezza che il futuro gli riserverà oltre che i giusti doveri, anche molti meno diritti del passato. Forse su questo occorrerebbe essere meno tranchant, cercando di avere una visione più equilibrata, dov'è corretto vi siano pesi (volontà di dare competitività ed efficienza a certe realtà aziendali, specialmente medio-grandi, da sempre giustamente considerate di difficile gestione) e contrappesi (che servono ad evitare che si faccia di un'erba un fascio e che si demolisca un sistema contrattuale che è la struttura portante di tutto il comparto manifatturiero nazionale). Perché, piuttosto, non ci s'impunta sul cuneo fiscale? Perché non sull'IRAP? Perché queste parole sono diventate tabù? Non sono forse queste vessazioni fiscali, questi massacranti fendenti, che colpiscono tutti, dal piccolo imprenditore alla grande industria, e che rendono meno competitivo il nostro paese? Il contratto Newco, o meglio chi l'ha ideato (che poi, voglio dire, non ci vuole una mente), guardacaso non ha toccato nessuno di questi temi cruciali, o più comodamente, od opportunisticamente, non l'ha voluto fare. Certo, è molto più facile prendersela coi meno tutelati che coi poteri forti. Se non vuoi più operare in uno stato risaputamente corrotto fino al midollo, le cui cronache quotidiane trattano di incommensurabili arricchimenti personali illeciti, nonché di caste da regimi africani, dillo e vattene sbattendo la porta; almeno così facendo dai una lezione, svergogni l’intero sistema davanti al mondo. Forse, però, non è che non vuoi, semplicemente non lo puoi fare. Agendo in questo modo invece, con il contratto della Newco ed anche con l’uscita da Confindustria, alimenti solo contrasti e speculazione industriale (tra l’altro i primi essendo chiaramente funzionali alla seconda). La speculazione industriale è espressione da coniarsi urgentemente, in presenza di business manifatturieri che migrano in corrispondenza di condizioni generali migliori, ma che non tengono minimamente conto di tutta una serie di valori e principi di ordine etico e morale, esattamente come accade in maniera sistematica, e per giunta incredibilmente accettata, nella speculazione finanziaria. Il gioco dei 145, in definitiva, per quanto sostanzialmente rilevante, rischia di diventare un po’ come il gioco delle 3 carte... e noi tutti a farci fare fessi.
Ritratto di Merigo
22 giugno 2012 - 15:18
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Mi permetto di usare la famosa locuzione latina con cui Tacito sintetizzava le gesta delle Legioni romane in "missione di pace" oltre Manica: "Ubi desertum faciunt, pacem appellant": dove creano il deserto, la chiamano pace. Esattamente questo risultato otterrà quel genio del sindacato che è il Segretario della FIOM Maurizio Landini, uno con l'eskimo nel guardaroba e falce e martello nel cassetto, che non ha ancora capito che i lavoratori oggi non si aiutano più con il pugno di ferro ma con la collaborazione totale, come ha insegnato l'agguerritissimo e potentissimo UAW (United Auto Workers) nella vertenza con Chrysler, seppellendo l'ascia di guerra ed ascoltando i piani e le promesse dell'altrettanto agguerritissimo Sergio Marchionne. I Magistrati che hanno emesso questa sentenza e Landini che la ha promossa, non si rendono conto del danno che hanno fatto a milioni di lavoratori facendone assumere 145. Abbiamo già discusso a lungo su questo blog su come possano essere duri 18 turni (mica li fa tutti lo stesso lavoratore!) e di come quando ti capita il 18°, ovvero dalle 16,00 alle 24,00 del sabato, non puoi portare la morosa a mangiare la pizza, però la puoi portare la sera dopo perché con quel contratto il lavoratore guadagnerà un bel po' di soldi in più di prima. E poi caro Landini ci sono due concetti più grandi di te: il primo è che Marchionne non lo ha mica obbligato nessuno a portare la produzione della Panda a Pomigliano d'Arco, considerato che a Tychy le Panda le producevano a meraviglia, quindi è grasso che cola e ringrazia; il secondo è un concetto veramente incomprensibile per un Sindacalista della FIOM e si chiama "mercato", e cioè che nessuno ha garantito a Marchionne (né a Exor che ci mette il grano) che la nuova Panda si venderà come la precedente e quindi i tuoi 145 tesserati potrebbero anche tornare a casa, assieme agli altri 3.000 non riassorbiti dalla Newco., e a quel punto avrai veramente creato il deserto, pardon la pace sindacale. Saluti, raga.
Ritratto di madeinchina
22 giugno 2012 - 18:44
sono daccordo con te che il dr marchionne non ha obbligato nessuno ma nel 2010 prima dei famosi referendum aveva promesso 20mld di investimenti e oltre 20 nuovi modelli . si e' accaparrato il consenso e adesso a pomigliano produce 700 panda al giorno con 2000 addetti. a pieno regime se ne dovranno produrre circa 1000 e quanti addetti dei restanti 3000 e passa serviranno per produrre queste altre 300 vetture se con 2000 se ne producono 700 ? qui il mercato non centra ma e' il piano industriale che non c'e'. anche io sono contrario alla linea ideologica della fiom ma non si puo' darre sempre ragione a fiat .
Ritratto di francesco alfista
22 giugno 2012 - 17:53
sono ampiamente d accordo con voi...!!i sindacati sono la rovina dell italia insieme alla casta dei politici.....chiudeteli x favore...!!!
Ritratto di fiatpunto
22 giugno 2012 - 23:40
Lasciamo perdere... Questa sentenza non è che un atto dovuto da parte del Tribunale seguendo ciò che la costituzione e le leggi italiane stabiliscono. Il resto è chiacchiera da bar dello sport. Quanto al fatto che non ci siano aziende che investano in Italia è un'altra enorme sciocchezza: Lamborghini, Italdesign e Ducati sono lì a dimostrarlo. E mi auguro che la prossima sia Alfa Romeo. Marchionne e la Fiat (anzi il Gruppo Crysler perché è questa la ragione sociale del Gruppo) se ne andranno a prescindere poiché dal 2014 il quartier generale sarà Detroit e l'Italia l'ultima ruota del carro, anzi del carrozzone. E' già stato tutto deciso.
Ritratto di Yellowt
23 giugno 2012 - 11:54
Tanto il giudice di primo grado sa che in Italia la sua parola non vale nulla. Quindi butta li la sentenza che gli darà meno problemi e sa che qualcuno di più preparato dirimerà la questione in secondo grado. è solo un ostacolo prima di andare da chi capisce quello che dice. Infatti il ricorso era ed è scontato. In più, gli altri sindacati si oppongono alla riassunzione dipersone che non sono altro che disturbatori, i bulletti della fiat. COme alle scuole medie dove i soggetti problematici impediscono agli altri di andare avanti alla giusta velocità e si impongono con la violenza...
Ritratto di Franchigno
23 giugno 2012 - 19:05
Non conviene mai più di tanto mettersi contro i capi.Questi prima o poi te la fanno pagare,sopratutto in un periodo che con un fischio, via uno ne trovi altri cento!!Non fraintendetemi non sono a loro favore,semplicemente i sindacati devono capire(purtroppo)che certe imposizioni ottengono i risultati opposti.Non siamo più negli anni 70 temo che loro siano rimasti a quei tempi.
Ritratto di free4819
25 giugno 2012 - 13:53
Pienamente d'accordo con Zantor.Purtroppo molta gente la pensa ancora come uno dalla testa pelata che ottant'anni fa,se volevi mangiare dovevi avere la tessera giusta altrimenti olio e ...
Ritratto di milziade368
25 giugno 2012 - 16:23
Mi chiedo se sia la FIAT a discriminare i "FIOM dipendenti" o la FIOM a proporli avanti a tutti...
Ritratto di SaverioS
25 giugno 2012 - 19:39
Era gia tutto previsto, queste sono tutte contromosse abilmente orchestrate da marchionne con la complicità del governo Italiano per definitivamente togliersi dalle pa***e tutti i metalmeccanici Italiani e rafforzare le strutture costruttive all'estero.