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La fine dell’era Ghosn mette in pericolo l’alleanza Renault Nissan?

20 novembre 2018

Dopo l'arresto in Giappone del presidente della Nissan e della Renault, ci si chiede quale sarà il destino del mega gruppo.

La fine dell’era Ghosn mette in pericolo l’alleanza Renault Nissan?

VICENDA DESTINATA A DURARE - Niente calma dopo la tempesta per la vicenda di Carlos Ghosn (nella foto), il top manager deus-ex-machina dell’Alliance Renault Nissan Mitsubishi, primo gruppo automobilistico mondiale con 10,6 milioni di auto prodotte in un anno. Ghosn è accusato in Giappone di frode fiscale e comportamenti scorretti nei confronti della Nissan (qui la news). Per le questioni fiscali il giudice ha deciso l’arresto di Ghosn, che in base alla legge giapponese può essere trattenuto fino a 23 giorni senza che le accuse siano perfezionate e rese pubbliche. 

COMUNICATO UFFICIALE NISSAN - A far sapere quali siano le accuse ci stanno pensando comunque i giornali di Tokyo e la stessa Nissan. La casa automobilistica giapponese ha emesso infatti un comunicato in cui la vicenda viene ricostruita. “In seguito a informazioni riservate denuncianti pratiche inappropriate da parte del presidente Carlos Ghosn e dell’amministratore Greg Kelly, la Nissan Motor negli ultimi mesi ha condotto un’inchiesta interna sull’operato dei due manager. L’inchiesta ha messo in evidenza che per parecchi anni Ghosn e Kelly hanno dichiarato guadagni inferiori a quelli reali. Ciò nei documenti ufficiali destinati al mercato finanziario. Inoltre sono stati scoperti numerosi altri atti reprensibili di Carlos Ghosn, come l’utilizzazione personale di beni della società”. Il comunicato conclude affermando che “Tenuto conto della gravità dei fatti venuti alla luce nel corso dell’inchiesta interna, il direttore generale (CEO) della Nissan, Hiroto Saikawa proporrà al consiglio di amministrazione di rimuovere dalle loro funzioni Carlos Ghosn e Greg Kelly”. Hiroto Saikawa ha poi annunciato che il consiglio di amministrazione della Nissan si riunirà giovedì prossimo per procedere alla rimozione formale dei due manager con nomina di sostituti per lo meno provvisori.

FIBRILLAZIONI IN FRANCIA - La vicenda giapponese non poteva che avere conseguenze anche in Francia, nell’ambito Renault, di cui Ghosn è presidente e amministratore delegato. La casa francese ha emesso un comunicato in cui preannuncia una riunione del consiglio di amministrazione in tempi brevi. Quale sia il tenore della situazione è reso esplicito da una dichiarazione del ministro dell’Economia, Bruno Lamaire. Da un lato il ministro ha affermato che una immediata indagine fatta effettuare sulla situazione fiscale francese di Ghosn non ha messo in luce nessuna irregolarità. Contemporaneamente però il ministro ha anche affermato che stante la situazione emersa in Giappone, appare impossibile che Ghosn possa mantenere le redini del gruppo Renault, per cui ha proposto e auspicato il varo di una gestione ad interim. Sul fatto che sulla vicenda sia intervenuto un uomo di governo va ricordato che il 15% del capitale Renault sono in mano allo Stato.  

GUADAGNI TACIUTI E SPESE INUTILI - Secondo le indiscrezioni di stampa giapponesi la presunta frode fiscale messa in atto da Ghosn per pagare meno tasse dovrebbe ammontare a qualcosa come 44 milioni di dollari. Una realtà che appunto ha indotto i vertici della Nissan a passare la pratica alla magistratura che ha ordinato il fermo di Ghosn all’arrivo a Tokyo. Le malversazioni ai danni della Nissan riguarderebbero invece l’impiego di beni della casa automobilistica per iniziative personali di Ghosn. In modo particolare pare che una di queste vicende riguarderebbe l’acquisto da parte della Nissan di quattro case di lusso a Rio de Janeiro, Beirut, Parigi e Amsterdam, senza che queste fossero utili all’azienda e senza che Ghosn, utilizzatore delle abitazioni, abbia mai pagato la giusta locazione. E tutto ciò per parecchi anni. Per quel che concerne la genesi dell’indagine, pare che a denunciare i discussi comportamenti di Ghosn e Kelly sia stato un funzionario della Nissan a sua volta sotto inchiesta per altre questioni. In pratica il funzionario avrebbe barattato una valutazione clemente dei giudici nei suoi confronti con la “soffiata” sulle presunte malefatte di Ghosn.

ORA COSA SUCCEDERÀ? - Parallele alle notizie relative alle indagini e alle iniziative degli organismi di gestione della Nissan (e della Renault) sono anche arrivate quelle dalla Borsa, dove sia il titolo Nissan che quello Renault hanno accusato pesanti perdite sia lunedì 19 che oggi martedì 20. E sullo sfondo delle indagini e delle conseguenze borsistiche sono già partiti i commenti degli analisti del settore. Questi ultimi collimano quasi tutti nel ritenere probabile che l’iniziativa dei vertici Nissan contro Ghosn sia stata una sorta di “golpe” volta a contrastare una temuta evoluzione dell’alleanza Renault Nissan in direzione di una vera e propria fusione. L’attuale situazione societaria vede la Renault detenere il 43% della Nissan che, a sua volta, detiene il 15 della Renault, ma nessuna delle due parti ha mai voluto andare oltre realizzando una vera fusione. I giapponesi non gradiscono troppo il controllo della Renault, visto che è la più piccola tra le due case automobilistiche, mentre dalla parte francese è lo Stato (azionista al 15% della Renault) che non vuole perdere il controllo. Ora con la caduta di Ghosn tutto potrebbe essere rimesso in discussione, visto che era lui con la sua forza e il suo controllo totale a tenere insieme l’intera alleanza da lui stesso creata. Nonostante ciò l’unione sembra convenire a tutti e quindi una separazione sembra improbabile visto il profondo grado di condivisione di piattaforme, componenti e fabbriche.



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Ritratto di IloveDR
20 novembre 2018 - 17:44
3
fra pochi mesi sarà venduta la Nuova Clio con pianale condiviso anche con Nissan e Mitsubishi, predisposto per l'elettrificazione, non vedo il motivo perché dovesse terminare l'Alleanza, con la straordinaria evoluzione che sta avendo il Mondo dell'Auto in questi anni dividersi è un suicidio...
Ritratto di Giuliopedrali
20 novembre 2018 - 18:09
Certo dal mio punto di vista, del design, Renault e Nissan hanno un design non proprio al top, meglio Dacia quasi, più razionale e con un aumento incredibile di vendite.
Ritratto di VEIIDS
20 novembre 2018 - 18:38
Nissan con il flop clamoroso di Pulsar e Micra credo che sarà molto attenta a non riprorre dei successori. Poi, parliamoci chiaro, Nissan i profitti li fa OVUNQUE MA NON IN EUROPA, per cui per una nuova Micra non è di certo il primo pensiero. Sei comunque libero di pensare che Nissan faccia utili grazie alle Micra svendute al pensionato di Pizzo Calabro o di Gravina di Puglia. Ammesso che ne abbiano anche venduta qualcuna in Italia.
Ritratto di IloveDR
20 novembre 2018 - 18:58
3
google maps fa miracoli!!!
Ritratto di news
20 novembre 2018 - 21:56
suicidio per i Francesi.
Ritratto di supermax63
21 novembre 2018 - 03:52
perchè dovrebbe non dovesse
Ritratto di Clementina Milingo
20 novembre 2018 - 19:13
semmai sarà Renault a non volersi separare, i Giapponesi credo che non vedano l'ora di togliersi gli stupidi francesi di torno. Secondo me il gruppo si divide.
Ritratto di MAXTONE
21 novembre 2018 - 12:40
Una cosa è certa: A me le Renault piacciono, ne ho posseduta una (Clio I 1.2 RT) per dieci anni e mi ha soddisfatto in pieno. Tutt'ora fa belle automobili (Clio, Megane, Talisman, Scenic, Espace, trovo invece tutta la linea suv semplicemente insulsa a livello stilistico) ma un fatto è certo: Le Nissan hanno smesso di piacermi proprio dopo che il brand è entrato in orbita Renault. Fatta eccezione per la straordinaria GT-R (peraltro rovinata nel frontale con quella specie di ferro di cavallo comune a tutte le ultime Nissan) tutti gli altri modelli in gamma europea non mi dicono assolutamente nulla e la migliore Micra di sempre nonché quella di maggior successo rimane la seconda serie del 1992, l'attuale è, imho, terrificante, un accozzaglia di linee tagliate con l'accetta senza essere alternate a sinuosita' e stilemi tondeggianti, persino la tanto vituperata penultima serie è stata infinitamente più piacevole anche perché era pulita, semplice e nelle sue rotondità ricordava quella del 92. Per il resto in gamma, europea, non vedo cose eclatanti. Io inviterei tutti a guardare cos'erano le 240/280Z, le Fairlady/300 ZX, le Skyline dalla serie 69 alla R34 e tutte le serie di Silvia per capire cosa è stata Nissan fino al 1999, io avevo un trip per la Nissan.
Ritratto di Agostino Pittturru
22 novembre 2018 - 22:30
Che commento ragionato e ispirato , gli stupidi francesi l hanno tolta dal fallimento quando in Giappone non se le scivolata nessuno , gli Han dato motori diesel e telai per veicoli commerciali e auto di fascia a b e c è gli stupidi sarebbero stati i francesi ?
Ritratto di probus78
20 novembre 2018 - 19:34
Situazione complicata che può evolversi nei modi più imprevedibili. Nissan è stata "salvata" all'epoca dai francesi ed oggi gode di discreta salute, è avanti con elettrificazione ed è capace di sfornare bei prodotti dalle Infiniti alla meravigliosa Gtr. I giapponesi poi non hanno mai digerito e sopportato troppo gli stranieri, e Nissan oggi è l'unico gruppo nipponico ad essersi legato con qualcun altro. I Francesi sono presuntuosi e spocchiosi e sopravvalutano loro stessi, ma in alcune cose (organizzazione della cosa pubblica e spirito di unità nazionale) dovremmo prendere lezioni da loro.
Ritratto di news
20 novembre 2018 - 21:55
sono i francesi che nel mondo non contano nulla a tremare, nissan vende in tutto il mondo praticamente il 70% delle auto sono nissan...i soliti francesi truffaldini giocatori di poker imbroglioni come i loro politici,,,in poche parole uno stato canaglia. tutti i terroristi riparano in francia protetti dallo stato.
Ritratto di Agl75
20 novembre 2018 - 22:13
Chiamate il 118
Ritratto di news
22 novembre 2018 - 11:30
se vuoi te lo chiamo io il 118,ignorante, se non conosci la storia francese e il comportamento dei francesi taci,hanno sempre giocato sporco pur di raggiungere i loro interessi...volevano intrufolarsi anche nell'affare Craisler nel 2009,ma Marchionne che era molto piu' furbo diede la notizia in anticipo ai giornali e il giorno dopo del 20/01/2009 tutto il mondo sapeva dell'accordo avvenuto,una settimana dopo Sarkosy volò negli USa da Obama all'improviso,si dice che fece pressioni per fare fare l'alleanza con PSA..chiaro che al quel punto Obama nin poteva fare piu' nulla...Martchionne era arrivato per primo..poi PSA falli' miseramente 5 anni dopo...
Ritratto di Agostino Pittturru
22 novembre 2018 - 22:28
E quindi ? Vorrai mettere ciò che ha realizzato Marchionne , con l impero creato da ghosn ?
Ritratto di Roomy79
22 novembre 2018 - 23:12
1
Craisler, sarkosy, ma sei un comico tipo checco zalone o parli sul serio...abbiamo solo da imparare dai francesi, lo stato ha prestato soldi a Renault e ha PRETESO la permanenza delle fabbriche in Francia subentrando nel capitale al 15 % con relativi utili, PSA in Europa e seconda solo a vw, di Fiat (purtroppo perche a me da torinese con amici coinvolti spiace), sta rimanendo poco o nulla. Parla sui dati non a vanvera,
Ritratto di Roomy79
20 novembre 2018 - 23:36
1
Non contano nulla, infatti PSA, si e pappata Opel, Renault con Nissan e numero 1 al mondo, le compagnie petrolifere piu importanti in Europa sono loro (mobil, total) la grande distribuzione e mezza Francese sia per alimentari che bricolage, a ne non sta simpatici, ma sicuramente contano qualcosina piu di noi,
Ritratto di Agostino Pittturru
22 novembre 2018 - 22:25
Bravo , ecco in commento intelligente e competente in mezzo a qualche tifoso da stadio con frustrazioni politiche incluse ...
Ritratto di Dino Petruzzelli
22 novembre 2018 - 08:07
bravo- sei l unico che ragiona con la testa e non con i piedi.
Ritratto di supermax63
23 novembre 2018 - 01:28
Concordo, sempre apprezzabile trovare qualche commento intelligente o addirittura semplicemente normale.
Ritratto di Agostino Pittturru
22 novembre 2018 - 22:32
Quando non si ha competenza sull argomento non si è obbligati a scrivere per forza ...
Ritratto di Agl75
21 novembre 2018 - 06:23
Facciamo un esercizio. Allenaza in discussione: non credo possano dividersi ora, troppi progetti condivisi e soprattutto una forza vendite ormai saldata in tutto il mondo. Gosh è stato un genio a metterle insieme e pare si sia fatto un po’ prendere la mano ma, stento a credere che fosse così libero di fare quel che ha fatto: qualcuno doveva sapere fin dall’inizio. Ora pare che ci sia da parte dei giapponesi maggiore consapevolezza sul loro ruolo in questa alleanza a vogliono probabilmente avere il pallino.
Ritratto di Giovanni Rana
21 novembre 2018 - 09:18
Manovra nipponica per bloccare la fusione. In gioco l'onore del popolo del sol levante.
Ritratto di Dino Petruzzelli
22 novembre 2018 - 08:09
se tu verresti truffato come e' successo alla Nissan,cosa faresti ?
Ritratto di Paolo-Brugherio
21 novembre 2018 - 11:27
6
Ed io che pensavo che i "furbetti" fossero solo italiani....!
Ritratto di verdebiancorosso
21 novembre 2018 - 20:31
ribadisco la tesi del complotto, gatta ci cova, i giapponesi vogliono dividersi adesso che la Nissan è salva
Ritratto di Agostino Pittturru
22 novembre 2018 - 22:23
..se non era per la renault che sotto la guida ispirata di Carlos ghosn , la rilevata risanare e poi rilanciata fino ai successi odierni la Nissan oggi non ci sarebbe , perché ai tempi del suo quasi fallimento nessuno ci mise in euro per quel carrozzone obsoleto e fuori mercato , dovrebbero fargli un monumento a l presidente ghosn , altro che balle
Ritratto di Roomy79
22 novembre 2018 - 23:15
1
In piu ancora oggi non è che brillino, non hanno una media di successo tipo golf da proporre a 5p o sw, ormai la loro gamma sta in piedi con micra e qashqai, sono ottimi con 4x4 e pick up negli usa, ma la gamma e ristretta da soli li vedo male.