IL DECLINO DEL RUOTINO - Sempre meno utilizzati, il ruotino e la ruota di scorta sono spesso stati sostituiti da sistemi “gonfia e ripara”, composti da una cartuccia di sigillante da iniettare nel pneumatico per riparare il foro e da un piccolo compressore dell’aria da collegare alla presa dell’accendisigari per rigonfiare la gomma. Uno dei principali produttori di questi dispositivi, la Tek di Pesaro, dopo aver equipaggiato le auto di una ventina di case (la prima è stata l’Alfa Romeo nel 1997, le ultime si chiamano Pagani e Fisker) ha ora messo in vendita i propri prodotti anche ai privati.
CINQUE MODELLI - I modelli Fix&Go in commercio sono tre: Air (nella foto in alto, è di tipo manuale, ha una cartuccia del sigillante separata e c’è anche in versione MicroAir per le moto o citycar più piccole); Airflex (nella foto sopra, con cartuccia di sigillante da inserire nel compressore, per fare tutto in un’unica operazione); Sensor (ha la cartuccia già integrata e un sensore che avvisa se il tubo è attaccato bene). C’è poi il Fix&Go Pro (nella foto sotto), dedicato ai camion. I prezzi consigliati vanno da 60 a 160 euro.
NON È TUTTO ORO… - Se i punti di forza dei sistemi “gonfia e ripara” sono la facilità dell’operazione (secondo il produttore bastano dieci minuti) e la compattezza del dispositivo (alcuni sono più piccoli di una scatola di biscotti e pesano meno di un chilogrammo), non mancano le controindicazioni. Per esempio, la cartuccia di sigillante va sostituita (per il consumo, ma anche per l’invecchiamento del prodotto dopo alcuni anni) e i tagli della gomma (quelli sulla spalla tipici delle “toccatine” contro i marciapiedi) non sono riparabili: al massimo si possono “curare” buchi del diametro di qualche millimetro (sei, nel caso del Fix&Go). Inoltre, quando l’auto monta una gomma riparata la velocità massima non può superare i 110 km/h.