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La Ford prepara una grossa ristrutturazione

17 maggio 2017

La Ford si libererà di migliaia di posti di lavoro con l’obiettivo di migliorare i risultati economici e rilanciarsi in Borsa.

La Ford prepara una grossa ristrutturazione

ALLEGGERIMENTO DEL PERSONALE - La Ford ha annunciato un piano di riorganizzazione delle proprie attività in Nord America e Asia con il taglio di posti di lavoro. Il piano rientra nei programmi della casa, miranti a ridurre del 10% i costi salariali. La misura scatterà il primo ottobre e dovrebbe essere realizzata soprattutto attraverso incentivi alle dimissioni. La stessa casa ha precisato che non saranno interessate ai tagli la divisione finanziaria Ford Credit, l’area dello sviluppo prodotti, le tecnologie informatiche. Non toccato dall’alleggerimento di addetti sarà l’ambito inerente la “guida autonoma”. A essere coinvolti dal ridimensionamento occupazionale saranno 9.600 dipendenti negli Usa, 1.000 in 1.000 in Messico, 600 in Canada e 4.140 nell’area Asia Pacifico e Cina. In totale circa 15.000 addetti.

SI TEMONO 20 MILA SOPPRESSIONI - Va detto che due giorni fa la stampa americana aveva pubblicato indiscrezioni sul piano di ristrutturazione applicando l’obiettivo del 10% di risparmi all’intera massa lavoro della Ford, indicando in 20 mila gli addetti di cui era in ballo il posto (la casa americana occupa circa 200 mila dipendenti nel mondo). Nel comunicare il programma relativo ai tagli, la Ford ha affermato che le unità in Europa, Sud America, Medio Oriente e Africa non sono coinvolte dal programma. Resta comunque l’incertezza, visto che la riduzione del 10% dei costi salariali non può certo essere realizzata solo con la realtà americana.

TAGLIARE I COSTI - Alla base del piano c’è la necessità di contenere i costi, in base agli obiettivi dichiarati esplicitamente a fine aprile in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2017. Il risparmio che la casa americana si è prefissata è di 3 miliardi di dollari. Ad accelerare la decisione avrebbe contribuito l’andamento del mercato nord americano, che negli ultimissimi mesi ha mostrato una tendenza a rallentare dopo alcuni anni di crescita robusta. Nei primi tre mesi dell’anno la casa ha visto ridurre i suoi utili del 35%, a 1,6 miliardi di dollari, mentre dall’inizio dell’anno le azioni Ford hanno perso il 17% del loro valore (e le perdite dal 2014 sono addirittura di circa il 40%).

INCOGNITE PRESIDENZIALI - Il taglio di posti di lavoro è rilevante in assoluto, ma lo diventa ancora in quanto mette la Ford su una rotta di collisione con il presidente Trump che ha più volte sostenuto la necessità che le case costruttrici americane operino soprattutto negli Usa per creare lavoro. E la stampa americana sottolinea come sia facile prevedere la reazione negativa di Trump al piano di soppressione di posti di lavoro. 



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Ritratto di Fr4ncesco
17 maggio 2017 - 18:29
2
9600 posti in USA sono tantissimi, mi auguro per i dipendenti americani che Trump gli faccia cambiare idea, con agevolazioni e quant'altro.
Ritratto di Claus90
17 maggio 2017 - 18:46
Che brutta storia alla fine chi ci perde è il poveretto che lavora alla catena di montaggio che va in cassa integrazione con moglie e figli e vogliono anche indurlo alla dimissione volontaria, invece i manager ed amministratori delegati ad ogni nazione guadagnano stipendi milionari che ridurrei e taglierei anche qualche figura manageriale che esistono troppe gerarchie.
Ritratto di VEIIDS
17 maggio 2017 - 20:21
Sono previsti anche tagli di 1000 colletti bianchi...
Ritratto di mike53
17 maggio 2017 - 18:53
E' l'assurda legge di questo povero mondo: Massimo profitto a discapito di posti di lavoro. Quando poi lorsignori si renderanno conto che il denaro non si può mangiare, forse sarà troppo tardi!
Ritratto di Mattia Bertero
17 maggio 2017 - 19:21
3
Un giorno o l'altro il sistema capitalista collasserà su se stesso come è successo per il comunismo. Togli lavoro e la gente non spende, la gente non spende e quindi non compra prodotti, non si comprano prodotti e le aziende tagliano personale o chiudono. Per non parlare della costante automazione dei lavori: si dice che entro 30 anni il 50% dei lavori manuali che conosciamo saranno automatizzati a discapito dei posti di lavoro, e tutte quelle persone come vivranno??? Questa cosa non può durare in eterno, il sistema collassa dopo un po'.
Ritratto di AlexTurbo90
17 maggio 2017 - 20:19
Spero che quel giorno arrivi presto!
Ritratto di Robespierre
18 maggio 2017 - 10:24
Sono d'accordissimo e lo dico anch'io da anni. Il fondatore della Ford diceva "Voglio che i miei primi clienti siano i miei stessi operai".
Ritratto di Luzo
17 maggio 2017 - 19:52
buono che i tagli siano previsti solo in Nordamerica, il mercato del lavoro può riassorbirli senza troppi patemi. Il mercato automotive cmq è così, molto ciclico, e licenziamenti e mancati rinnovi dei tempo determinato sono all'ordine del giorno,, dappertutto.
Ritratto di AMG
17 maggio 2017 - 21:09
A differenza di GM e Chrysler la Ford non è stata salvata dagli USA durante la crisi automobilistica. Questo dovrebbe valergli il diritto di ridimensionare i posti di lavoro come crede, certo quasi 10 mila posti in USA non sono pochi, la mediazione con un'alternativa valida da parte dello stato sarebbe considerabile, ad ogni modo le aziende se adoperano tali scelte è per un giusto motivo. Far quadrare i conti non è poi sempre semplice. In ogni caso parlo ad esempio per la Fiesta, il recente stile Ford non sta davvero decollando... (io preannuncio un flop della Fiesta rispetto al successo della generazione passata) eccezion fatta per la GT, che non fa testo e costa una follia in relazione al V6 che monta (aldilà delle doti tecniche-meccaniche), non trovo evoluzione ed innovazione in Ford, ma la formula fino ad ora si è sempre rivelata particolarmente vincente. Sapranno ciò che fanno. Kuga, Ka, F150 e Mustang restano buoni prodotti... E i primi due non sono certo eccezionali, il resto non lo trovo soddisfacente.
Ritratto di Dirk
17 maggio 2017 - 21:45
C'è da sperare che non tocchino l'occupazione nel vecchio continente altrimenti sono guai visto com'è messa l'Europa e la sua situazione politica ed economica.
Ritratto di francu
18 maggio 2017 - 05:41
ieri hanno annunciato lo spostamento della produzione mondeo in romania a craiova con assunzione di 1000 persone,con i fondi della comunita europea pagati da quei lavoratori tedeschi e belgi che saranno lasciati a casa,in piu gli stati dovranno farsi carico degli ammortizzatori sociali
Ritratto di Fr4ncesco
18 maggio 2017 - 10:32
2
La Mondeo non è stata spostata da poco dal Belgio alla Spagna? La spostano di nuovo?
Ritratto di Luzo
18 maggio 2017 - 08:06
in che senso 'dovrebbe valergli il diritto di ridimensionare i posti di lavoro come crede' ?
Ritratto di otttoz
18 maggio 2017 - 09:12
visto che robot e computer producono reddito ( e mettono sulla strada milioni di persone) devono pagare cospicue tasse,ma non lo dico io, lo dice Bill Gates!
Ritratto di Giacobbe
22 maggio 2017 - 17:37
Scusate ma quando verrà commercializzata la nuova Fiesta a metano e/o elettrica
Ritratto di caronte
25 giugno 2017 - 22:58
Che ristrutturazione per un gigante dell'auto.