STOP AI DANNI - I danni causati dalle
buche stradali pesano sulle tasche degli automobilisti statunitensi per 3 miliardi di dollari l’anno. Il dato viene fornito dal locale automobile club, secondo cui ogni danno comporta una spesa media quantificata in circa 300 dollari. Queste rilevazioni hanno spinto la
Ford a sviluppare una tecnologia di nuova generazione, capace di irrigidire l’ammortizzatore una frazione di secondo prima che la ruota finisca dentro la buca: l’azienda è convinta in tal modo di ridurre i danni ai cerchi o alle sospensioni, componenti fra i più sollecitati quando l’auto incontra una buca sulla propria traiettoria. Il dispositivo assume la denominazione Pothole Mitigation Technology e verrà introdotto dall’estate 2016, all’inizio solo abbinato alla Fusion V6 Sport e alle sue sospensioni a smorzamento controllato.
SENSORI LEGGONO LA STRADA - Il Pothole Mitigation Technology della Ford (guarda il video qui sotto) impiega dodici sensori ad alta risoluzione, posizionati in maniera da analizzare l’asfalto e notare la presenza di eventuali buche. I sensori inviano poi un messaggio d’allarme al software di gestione, a cui bastano pochi millisecondi per modificare la risposta del singolo ammortizzatore: questo si irrigidisce ed impedisce alla ruota di affondare nella buca, così da minimizzare i danni e salvaguardare l’integrità del gruppo ruota/sospensione. L’efficacia del dispositivo viene provata da un test effettuato presso un centro di sviluppo della Ford: alcune palline da ping pong sono state posizionate all’interno di una buca e sono rimaste intatte dopo il passaggio dell’automobile, segno che il pneumatico non ha toccato la superficie della buca stessa. La Fusion (nella foto) è omologa della nostra Mondeo, quindi è possibile che la tecnologia arrivi anche in Europa.