FUTURO ELETTRICO - L’interesse dimostrato dalla Ferrari ha sancito un momento di svolta per il campionato Formula E, la disciplina riservata alle monoposto elettriche passata in sole 3 edizioni da realtà emergente a punto di riferimento per le grandi case automobilistiche. Non è un caso infatti che l’Audi prima e la BMW poi abbiano confermato di volervi partecipare in forma ufficiale. Ai due costruttori si aggiunge ora la Mercedes, in lizza dal campionato 2019-2020, che considera la Formula E un valido strumento per dimostrare il suo impegno verso le automobili a batterie: la casa tedesca lancerà entro il 2020 una crossover a zero emissioni, anticipata dalla proposta di stile Mercedes EQ, e sfrutterà la disciplina come una sorta di volano per dimostrare il suo impegno verso l’alimentazione a batterie. La Mercedes ha programmi molto ambiziosi sull’elettrico e considera le gare un tassello di questa strategia.
ADDIO AL DTM - Ancora più significativa è la scelta di abbandonare il campionato turismo tedesco (DTM) alla fine del 2018, disciplina in cui la Mercedes si è aggiudicata 183 vittorie, 128 pole position e 13 titoli piloti. La casa tedesca conferma in questa maniera di voler rinunciare alle corse tradizionali in favore di quelle più attuali e in crescita, alla luce del grande successo riscosso dalla Formula E fra il pubblico: le gare sono più intuitive da capire (le strategie non sono complesse come in Formula 1) e si svolgono in città, a pochi metri dagli spettatori, che sembrano non rimpiangere la mancanza del tipico rombo delle monoposto da corsa. Le case automobilistiche già presenti nella categoria sono le DS, Jaguar, Mahindra e Renault. Dal campionato 2018-2019 si aggiungeranno anche le Audi e BMW, nella stagione in cui è prevista anche la gara di Roma: si svolgerà nel quartiere Eur e sarà la prima nel nostro Paese.