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La Francia dà l’ok per il materiale fotovoltaico sulle strade

06 febbraio 2016

La tecnologia si chiama Wattway e verrà finanziata aumentando le tasse sui combustibili fossili.

La Francia dà l’ok per il materiale fotovoltaico sulle strade
POTENZIALITÀ ENORMI - Il Governo francese ha annunciato di voler posare 1.000 chilometri di materiale fotovoltaico su alcune strade del Paese, riuscendo in questo modo a fornire energia pulita ad un massimo di 5 milioni di cittadini. Tale obiettivo verrà soddisfatto grazie all’utilizzo di pannelli in silicio policristallino, in grado di trasformare energia solare in elettricità ma leggermente meno efficienti rispetto ai comuni pannelli fotovoltaici: i responsabili del progetto dichiarano un’efficienza pari al 15%, inferiore rispetto al 18-19% di un pannello fotovoltaico. Il progetto è stato presentato lo scorso ottobre ed assume la denominazione Wattway. Ha ricevuto le attenzioni di Ségolène Royal, Ministro francese dell'Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell'Energia, secondo cui Wattway può soddisfare il bisogno giornaliero fino all’8% della popolazione francese.
 
LA POSA DALLA PRIMAVERA - Ciascun pannello ha uno spessore di 0,7 cm ed una larghezza di 15 cm. Il Ministero francese dell’Ambiente ha dichiarato che un tratto di strada lungo 4 metri fornisce la quantità di energia necessaria per un appartamento, ma da questo conto viene escluso il riscaldamento. I pannelli vengono realizzata dalla Colas, a cui spetta il compito di lavorare sulle celle fotovoltaiche e renderle immuni al passaggio di veicoli o mezzi pesanti: i tecnici rivestono le celle con un composto di resine e polimeri, che rimane traslucido a sufficienza per lasciar passare i raggi solari. I pannelli non risentono dell’acqua e del passaggio degli spazzaneve, verranno applicati a tratti di strada già esistenti e durano in media 10 anni, con la possibilità di resistere anche il doppio del tempo qualora vengano destinati ad un parcheggio. I test si sono svolti con successo a Chambéry e Grenoble. La posa inizierà dalla primavera. Il Ministero intende finanziare l’operazione aumentando la tassazione sui carburanti fossili, procedura che Royal ha definito “logica”.


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Ritratto di v8sound
6 febbraio 2016 - 13:00
E con l' aderenza come la mettiamo? Con la manutenzione, la pulizia, ecc.? Bloccheranno ogni volta il traffico? Mah... Con tutti i metri quadri di coperture di fabbricati industriali a disposizione, perché posarli in strada? Sarei curioso di sapere il reale rendimento in condizioni effettive di traffico, comunque mi pare un' inutile complicazione, tanto più che l' energia generata deve poi essere trasportata nei punti di utilizzo. Sarebbe molto più semplice posizionarli nei tetti dei capannoni che tra l' altro di giorno sono i maggiori consumatori di energia elettrica, trovando formule di convenzione meno cervellottiche di quelle che abbiamo noi attualmente. Altro vantaggio impatto ambientale minimo.
Ritratto di NelSeprio
6 febbraio 2016 - 13:59
Ovviamente è stato sottoposto a test di aderenza. Perché quando rifanno una strada, tu ci puoi passare? Le strade sono dello stato, se vuole mettere i pannelli li mette. Le aziende sono private, lo stato non può mica obbligare un privato a mettere i pannelli.
Ritratto di v8sound
6 febbraio 2016 - 17:45
"Ovviamente" da cosa lo deduci? Nell' articolo non mi pare parlino di specifiche prove di aderenza, permetti che nutra qualche dubbio in proposito. Tra l' altro di quale aderenza? Quella che caratterizza il prodotto da nuovo o quella che sarà dopo 10 anni? Poi riasfaltare una strada è un conto, riempirla di moduli fotovoltaici richiede ben altre tempistiche. Se poi lo stato li vuole mettere ok, tuttavia la mia opinione personale è che se si vuole investire nel fotovoltaico (presumo) sia più conveniente "convenzionarsi" con i privati per installare gli impianti nelle coperture dei fabbricati industriali, non ho detto che il privato "deve" installarsi l' impianto... Ti è chiara la differenza? Se vuoi una sorta di affitto del tetto, poi che l' energia prodotta sia utilizzata in tutto e/o in parte nel luogo di produzione o no è un altro discorso. Insomma, bisogna ragionare in termini di costi / benefici. Sai cos' è l' ombreggiamento e quali sono i suoi effetti negativi sulla produzione di un impianto fotovoltaico? Le perdite in linea le conosci? Poi resta sempre il discorso della manutenzione.
Ritratto di NelSeprio
7 febbraio 2016 - 10:44
Mi sembrava una polemica pretestuosa. Una iniziativa che non consuma suolo, sicura (tranquillo, non vogliono cause su cause di gente andata a schiantarsi) ed economica, perché non devi cercare di convincere un privato a suon di sconti.
Ritratto di v8sound
7 febbraio 2016 - 14:12
Nessuna polemica, l' impressione è che a parità di investimenti nel tempo, impianti fotovoltaici installati nei tetti dei capannoni rendano (maggiori kwh prodotti e teoricamente meno dispersioni in linea) molta più energia. Rimane il vantaggio che non consumi suolo e con impatto estetico minimo quando non nullo. Poi c'è tutto il discorso a riguardo della manutenzione.
Ritratto di v8sound
6 febbraio 2016 - 18:11
Inoltre, se non lo sai, da noi è già un obbligo di legge, quantomeno per i nuovi fabbricati e per interventi edilizi di un certo tipo, produrre una percentuale di energia da fonti rinnovabili, tra cui appunto il fotovoltaico.
Ritratto di Gianni.ark
7 febbraio 2016 - 11:55
Sò che il commento non piacerà ma penso che obbligare tutti a mettere i pannelli fotovoltaici lo stato lo dovrebbe fare davvero; se non lo fai tassa sull'immobile...
Ritratto di NelSeprio
6 febbraio 2016 - 14:00
Complimenti, noi invece trivelliamo l' adriatico. Che ganzi oh...
Ritratto di FRANCESCO31
6 febbraio 2016 - 20:26
hai ragione , megli lasciarlo sotto il mare il petrolio dell'Adriatico, ...cmq non ti preoccupare , noi abbiamo speso "solo" 170 milairdi di € x il fotovoltaico in cambio di una frazione risibile di energia prodotta l'anno PS: secondo te è + probabile morirex un incidente automobilistico o x un incidente in una centrale Nucleare?
Ritratto di NelSeprio
7 febbraio 2016 - 11:15
Mi sembra che queste nuovi giacimenti, o meglio rigagnoli, farebbero campare l Italia tre settimane. Dimmi te se non è la solita becera speculazione. Non capisco tutte ste polemiche : ci sono fonti pulite e virtualmente eterne, e dobbiamo continuare a bruciare una melma fossile. Costa? Eh certo, il lavoro si paga. Ma quanto costerebbe alzare una diga da Rimini a Trieste? Perché col riscaldamento globale è quello il futuro. Già alcuni isolotti nel Pacifico sono scomparsi. Nucleare...cosa mi tocca sentire ancora. Una fonte non rinnovabile che lascia scorie per millenni. Spero aggiorneranno costantemente i manuali operativi, perché solo duemila anni fa si parlavano lingue che oggi non sa nessuno, figurati fra diecimila. Scommessa? Già nel corso delle nostre vite alcuni siti di stoccaggio verranno abbandonati a se stessi
Ritratto di FRANCESCO31
7 febbraio 2016 - 14:41
RIGAGNOLI ? OK va bene mettiamo che il petrolio sotto l' Adriatico sia poco, anzi pochissimo , anzi , praticamente niente ... allora, nessuna azienda si prenderà la briga di andare a estrarre nulla ... di cosa stiamo parlando ???
Ritratto di FRANCESCO31
7 febbraio 2016 - 14:44
anke le scorie nucleari degli ospedali sono eterne, o forse te le porti a casa tua ? ... che poi sono eterne solo con la tecnologia attuale. Ki ti dice che fra 100 anni non si trovi il modo (un materiale nanostrutturato o un batterio) che neutralizzi le scorie stesse?
Ritratto di 19miki90
6 febbraio 2016 - 16:12
4
Come idea non é per nulla malvagia, a patto che si mantenga la stessa aderenza dell'asfalto normale, altrimenti diventa un pericolo per la sicurezza e quindi da abolire assolutamente. Forse per iniziare destinerei questa innovazione all'uso nei parcheggi, dove le velocità sono contenute, con incentivi alle aziende così da farlo espandere anche ai privati. Una volta testato in un ambiente più o meno controllato resistenza e aderenza si potrebbe poi procedere.
Ritratto di Paolo bata
7 febbraio 2016 - 10:24
Quanto costa al km questa strada? X kwh prodotto (riferito alla media di produzione nell'arco di vita dell'impianto) ? Con le spese di manutenzione e smaltimento da sostenere, non lo vedo un buon affare, neppure a livello di 'greenenergy'. Sfruttiamo l'acqua ed il vento piuttosto P.B.
Ritratto di maxs73
7 febbraio 2016 - 22:26
Già si spazzano il rame questo farebbe la gioia degli zingari !!!
Ritratto di anarchico2
8 febbraio 2016 - 12:07
Credo e spero che i calcoli li abbiano fatti, meglio comunque dei favolosi incentivi concessi tempo fa per il fotovoltaico con costi eccessivi sulla bolletta elettrica.
Ritratto di lucaruddhi
8 febbraio 2016 - 19:27
Perchè non li mettono in puglia? Siamo troppo indietro!!! giusto ora rifanno la maglie otranto... la convenienza nel posarli su strada sta nei costi, visto che si uniscono i fondi per la costruzione strade a quella per il fotovoltaico, e in una organizzazione che non dipende dai privati.
Ritratto di IloveDR
8 febbraio 2016 - 19:48
3
la Maglie - Otranto è già un miracolo se riescono a mettere l'asfalto liscio e che non si sbriciola dopo pochi mesi...ormai quella strada è un incubo senza fine
Ritratto di acerottobre
11 febbraio 2016 - 07:13
...c'è tanto spazio "sequestrato" in corrispondenza di svincoli e/o raccordi, senza andare a creare "novità" per produrre energia rinnovabile...senza tenere conto che per posizionare i pannelli in modo ottimale l'ultimo posto è il suolo e poi...i parcheggi, però come copertura e non sotto le auto (= ombra)...ecc...