FUSIONE IN VISTA? - Una fusione fra Fiat e Chrysler “potremmo guardarla nei prossimi due o tre anni però prima dobbiamo integrarle dal punto di vista operativo e poi ci occuperemo della governance. Ora però la priorità è farle lavorare insieme”. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, in occasione di un convegno che si è tenuto ieri a San Francisco negli Usa.
CONDIZIONE NECESSARIA - Marchionne ha proseguito dicendo: “Chissa? Fra due o tre anni potremmo essere di fronte ad un'unica entità che potrebbe essere basata qui”. Ricordiamoci che questa operazione si potrà fare solo quando la Chrysler avrà restituito i prestiti ricevuti dal governo, obiettivo che potrebbe essere raggiunto nel 2011. “Ho fiducia nel futuro di Fiat e Chrysler”, osserva Marchionne, spiegando che le due case automobilistiche hanno ottime squadre al vertice e sono “perfettamente complementari in termini di prodotto, architetture e presenza geografica”. E afferma: "Fino a quando sarò io amministratore delegato, terrò l'Alfa Romeo".
NON UNO SOLO AL COMANDO - Poi il manager italiano passa a parlare in qualche modo di sé: “Di recente alcune pubblicazioni hanno sollevato il nodo della successione di Chrysler e Fiat, con una che si è chiesta cosa sarebbe accaduto se io avessi lasciato. Questo è un esempio della tendenza a mitizzare gli amministratori delegati e il mito è basato sull'idea sbagliata che una persona può risolvere tutta da sola i problemi di un'azienda. Ritengo che il vero valore di un amministratore delegato dovrebbe essere misurato in termini di impatto umano sull'organizzazione e di capacità di scegliere i giusti leader e metterli al posto giusto”.
SERGIO DICE GRAZIE - Nell'intervento di San Francisco Sergio Marchionne si dimostra riconoscente per il prestiti ricevuti dai contribuenti americani: “La Chrysler ha un profondo debito di gratitudine nei confronti dei contribuenti americani e canadesi. Riconosciamo di avere una responsabilità morale e intendiamo mostrare la nostra gratitudine adempiendo ai nostri impegni e restituendo ogni centesimo che ci è stato dato. Fiat e Chrysler condividono la sfida di unire le rispettive forze e capacità per superare gli effetti della crisi e creare un futuro insieme come leader globale nel settore automobilistico”, mette in evidenza Marchionne. Fra i risultati tangibili dell'alleanza è l'introduzione della Fiat 500, con il quale il Lingotto torna in nord America dopo 27 anni.