SI PENSA AL FUTURO - In occasione di una conferenza per gli investitori e gli analisti finanziari, i vertici della General Motors (nella foto in alto il quartier generale) hanno illustrato il loro piano per riportare ai massimi livelli il colosso americano nei prossimi anni. Sull'orlo del fallimento nel 2007, la General Motors sembra avere già innestato la marcia giusta: dopo essere stata superata nel 2008 dalla Toyota come numero di vendite globali, nei primi sei mesi del 2011 ha consegnato oltre 4,5 milioni di auto, riconquistando la leadership del mercato (leggi qui per saperne di più).
SEMPLIFICAZIONE E CONDIVISIONE - Una delle strategie fondamentali per il futuro della General Motors sarà il contenimento dei costi, attraverso una semplificazione della componentistica e degli organi meccanici. Entro il 2018 la casa americana stima di ridurre il numero delle piattaforme a sole 14, dalle 30 del 2010, e dimezzare il numero dei motori: passeranno dai 20 del 2009 a 10-12. Così, secondo la General Motors, il 90% dei veicoli sarà costruito su piattaforme condivise, a vantaggio dei costi e tempi di produzione: attualmente ogni anno un miliardo di dollari finisce “in fumo” tra progetti modificati o bocciati all'ultima ora.
SI PUNTA SULLA CHEVROLET - A trainare le vendite del colosso americano sarà la Chevrolet. Oggi, 6 auto su 10 vendute dalla General Motors appartengono al marchio del “cravattino”, ma questa percentuale potrebbe aumentare ulteriormente considerato che la General Motors stima di vendere un milione di Chevrolet in Europa entro il 2016: nel 2010 sono state 477.000. Alla Chevrolet spetterà sempre il ruolo di marchio “entry-level”, con la possibilità di avviare parte della produzione anche in Europa negli stabilimenti Opel, in modo tale da ottenere la massima produttività.
LA OPEL NON SI TOCCA - Per quanto riguarda il marchio tedesco, al centro di diverse speculazioni nei mesi scorsi, la General Motors ha confermato ancora una volta che non è in vendita. Piuttosto, per non fare concorrenza in Europa alla Chevrolet, per la Opel si prospetta un riposizionamento verso l'alto, puntando molto sulla personalità e sull'immagine di costruttore tedesco, “sinonimo” di qualità. Una strategia che, secondo i vertici della General Motors, dovrebbe permettere alla Opel di fare maggiore concorrenza alla Volkswagen in Germania, il principale mercato europeo per volume di vendite.
SGUARDO A ORIENTE - Ovviamente, nonostante l'intenzione di incrementare la propria quota in Europa, grande attenzione della General Motors è rivolta verso i mercati emergenti come Cina, India, Russia e Brasile: l'obiettivo è incrementare del 45% la capacità produttiva entro il 2015.