INTERVENTO ISTITUZIONALE - È ormai una questione di stato, a livello comunitario europeo, la vicenda delle presunte irregolarità del sistema di scarico di veicoli FCA. La Commissione Europea infatti ha precisato che discussioni e chiarimenti su cose del genere devono avvenire a livello di stati membri, e non tra questi ultimi e le case costruttrici. In pratica invitando gli enti preposti alle omologazioni di Italia e Germania ad affrontare assieme la vicenda delle obiezioni mosse dai tedeschi agli scarichi della Fiat 500X, che sarebbero risultati molto superiori a quanto fatto registrare nei test ufficiali per l’omologazione (effettuati in Italia).
CHIARIMENTO SULLE COMPETENZE - La Commissione Europea ha anche aggiunto che al momento non le era ancora pervenuta alcuna comunicazione da parte tedesca circa problemi di discordanza tra i dati ufficiali e quanto emerso in suoi test successivi. Ciò aggiungendo la piena disponibilità ad esaminare la documentazione che eventualmente sarà inviata. E a proposito del caso delle contestazioni mosse dalle autorità di Berlino agli scarichi della Fiat 500X diesel (nella foto sopra), la Commissione Europea ha anche fatto presente che la normativa comunitaria vigente “prevede un meccanismo che consente a uno stato membro di contestare l’omologazione concessa da un altro stato membro”. Con ciò confermando quanto sostenuto dal ministro dei Trasporti italiano Graziano Delrio in una lettera inviata la settimana scorsa al suo omologo tedesco Alexander Dobrindt, subito dopo le dichiarazioni di quest’ultimo che criticavano il fatto che la FCA si era rifiutata di partecipare a un’audizione a cui era stata chiamata dal ministro stesso (qui per saperne di più).
LE ACCUSE E IL RIGETTO DELLA FCA - Dopo le parole del ministro, domenica scorsa il giornale tedesco Bild am Sonntag ha riportato di iniziative delle autorità tedesche nei confronti della FCA in seguito ai risultati emersi dai test effettuati in Germania, secondo cui sulla Fiat 500X sarebbe installato un dispositivo che dopo 22 minuti di accensione del motore disattiverebbe il sistema di controllo delle emissioni. E che durante il funzionamento senza il sistema di trattamento degli scarichi, le emissioni di NOx sarebbero risultate 10 volte superiori a quelle dichiarate. Da parte della FCA c’è stata una dichiarazione di un portavoce che ha affermato: “I nostri veicoli sono pienamente conformi alle normative UE sulle emissioni in vigore”. Del resto già nel febbraio scorso la FCA dichiarò che i suoi veicoli “non hanno meccanismi che riconoscano quando è in corso un test di laboratorio, né che siano capaci di attivare il sistema di controllo delle emissioni solo quando tali test sono in corso”.