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Ghosn lascia la guida esecutiva della Nissan

23 febbraio 2017

Il nuovo CEO della Nissan è Hiroto Saikawa, ma Carlos Ghosn rimane presidente della casa giapponese.

Ghosn lascia la guida esecutiva della Nissan

NOVITÀ PROGRAMMATA - Dal primo aprile Hiroto Saikawa (foto qui sotto) sarà il nuovo CEO, capo esecutivo, della Nissan, al posto di Carlos Ghosn (qui sopra) che però mantiene la carica di presidente del comitato di direzione. Lo ha comunicato la stessa Nissan confermando quello che era stato preannunciato nell’ottobre scorso in occasione dell’ingresso della Mitsubishi nell’orbita della Nissan è quindi della Alleanza Renault-Nissan. A ottobre Saikawa fu nominato co-CEO in vista della piena assunzione dell’incarico. L’avvicendamento è motivato con la necessità per Ghosn di poter dedicarsi meglio ai nuovi impegni derivanti appunto dall’arrivo della Mitsubishi. Ghosn infatti mantiene gli altri incarichi di CEO e presidente della Renault è quello di presidente del consiglio di amministrazione nella Mitsubishi.

QUASI UN VENTENNIO - Ghosn era arrivato alla Nissan nel 1999, e nel 2001 era stato nominato CEO. In questi anni ha guidato la casa giapponese dallo stato fallimentare in cui si trovava sino alla situazione florida di oggi. Ghosn ha dichiarato che “questo cambiamento programmato permetterà di dedicarmi meglio alla gestione dell’evoluzione strategica è operativa dell’Alleanza, così come alla sua espansione”.

I PROSSIMI IMPEGNI DI GHOSN - In pratica si può ritenere che Ghosn si dedicherà alla cura della Mitsubishi, che ha bisogno di un rilancio, ma anche a far evolvere ulteriormente il rapporto tra Nissan è Renault. A proposito di quest’ultimo, lo stesso Ghosn, qualche settimana fa aveva detto che la presenza rilevante (con diritto di veto) dello stato francese nella società Renault rappresentava un ostacolo allo sviluppo dell’Alleanza con la Nissan. C’è dunque da pensare che oltre a occuparsi parecchio della Mitsubishi, Ghosn lavorerà sul fronte francese per superare l’attuale situazione che non è gradita dai giapponesi della Nissan.

LA SITUAZIONE - Il quadro societario vede la Renault e la Nissan detentrici del 50% della società olandese Alliance Renault-Nissan. Quanto alle due società delle rispettive case automobilistiche, la Renault detiene il 43,5% della Nissan è quest’ultima ha a sua volta il 15% della Renault. Lo scambio azionario avvenne quando la Nissan da in pesanti condizioni finanziarie e in pratica salvò la casa giapponese dal fallimento. Fanno parte del gruppo le marche Dacia (che è della Renault), Infiniti e Datsun (della Nissan). Ci sono poi la russa Avtovaz e la Mitsubishi. Quest’ultima appartiene all’Alleanza per il 35%, quota che dà al gruppo di Renault è Nissan il controllo della società.



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Ritratto di Ercole1994
23 febbraio 2017 - 11:32
Bene, anche il gruppo Renault-Nissan ha una società olandese per controllare i propri marchi, ma credo che i francesi non se ne lamentino. Al contrario di certi italiani che ancora non hanno capito che la FCA è un coglomerato di 2 società che mantengono le loro basi nei paesi di origine. Pertanto la parte Fiat, rimane italiana, mentre la parte Chrysler, rimane americana. Alla fine è la stessa cosa anche per Renault-Nissan.
Ritratto di Lorenzo Ceracchi
23 febbraio 2017 - 11:35
Vero, ma chi pronuncia queste trollate o lo fa per trollare o lobfa perché veramente non sa nulla di economia , società e holding o del mondo dell finanza in generale
Ritratto di Ercole1994
23 febbraio 2017 - 12:53
Non do peso a queste persone, visto che sono le stesse che criticano auto che ormai incominciano a rappresentarci nel mondo. So che un gruppo può stare antipatico, ma non essere oggettivo sulle qualità di qualcosa che è ben fatto, vuol dire di avere solo le fette di prosciutto agli occhi.
Ritratto di VEIIDS
23 febbraio 2017 - 14:02
La situazione di FCA è completamente diversa perché non ci sono scambi azionari tra Fiat e Chrysler, visto che sono un unico soggetto. In Olanda vi è la sede legale della holding che controlla FCA Italy Spa e FCA US LLC. Mentre la sede fiscale dove la holding paga le tasse è a Londra. Le sedi operative restano Auburn Hills e Torino, e i due gruppi non formano un'alleanza ma come detto prima un unico soggetto.
Ritratto di Ercole1994
23 febbraio 2017 - 14:54
Infatti intendevo proprio ciò VEIIDS, FCA è solo la holding che controlla le 2 multinazionali, ma definire olandesi queste, è ciò di più sbagliato si possa ammettere.
Ritratto di Xadren
23 febbraio 2017 - 14:19
1
Mitsubishi ha proprio bisogno di un rilancio; in giro vedo diverse ASX, a conferma che il modello è piaciuto, ma per il resto c'è tanto da lavorare. Bisognerà anche dare un ruolo chiaro alla Mitsubishi, per non farla sovrapporre troppo a Nissan stessa. Mi sembra, in ogni caso, che la situazione sia molto buona, l'accordo ha fatto bene ad entrambe le società e concordo con quanto detto da Ercole1994 in riferimento a Fiat Chrysler.
Ritratto di AMG
23 febbraio 2017 - 15:58
Sono preoccupato per Mitsubishi, nel senso che è l'occasione buona per rilanciare un marchio che a causa di scarsi fondi negli ultimi anni si è congelato. Diciamo che dall'ultima Lancer e dall'ultimo Pajero (che al suo avvento era il top) si sono bloccati. Riprendendosi solo con il primo Outlander PHEV, e in tempi recentissimi con il nuovo Outlander appunto, che ha fatto davvero ben sperare per il futuro, nonostante un aggiornamento della NSX non proprio brillante. Il rischio comunque, nonostante le ampie possibilità, è che Renault-Nissan approfitti della presenza sul mercato e del nome Mitsubishi per riproporre ancora gli stessi modelli della Renault e della Nissan, sotto falso nome, anziché investire ingenti somme per uno sviluppo più esclusivo e prestigioso per il marchio Mitsubishi indipendente. Io spero, spero davvero.
Ritratto di caronte
26 febbraio 2017 - 17:59
Non so cosa pensare in merito alla vicenda.