Serve cautela con le "mini bombe"

NON SONO “SPRECONE” - Se amate la guida sportiva e vi sentite un po’ piloti, ma il vostro budget non è proprio da... scuderia di Formula 1, e in più avete ogni giorno il problema di trovare un “buco” per parcheggiare, la vostra macchina è una delle piccole “cattive” derivate dalle utilitarie. Bastano poco più di 7.000 euro per togliersi delle belle soddisfazioni, con una Citroën C2 VTS del 2008. E, se volete puntare in alto con la Renault Clio RS, niente paura: comprandone una di tre anni spenderete poco più della somma necessaria per un’utilitaria “base” nuova. Le “piccole bombe”, anni fa, erano ingorde di benzina e poco sicure. Quelle moderne, invece, hanno motori potenti ma efficienti: aiutati dal “peso piuma” delle auto, consentono consumi più che ragionevoli. Anche il fattore sicurezza dà meno preoccupazioni: i modelli recenti offrono di serie il controllo elettronico di stabilità e almeno quattro airbag.

POCHI KM, MA VISSUTI... DI CORSA - Se vi orientate su esemplari “freschi”, facilmente ne troverete con pochi chilometri. Queste vetture, però, spesso sono state in mano a guidatori col piede pesante, e la frizione e il cambio possono averne sofferto parecchio. Se, durante un giro di prova, scalando dalla terza alla seconda avvertite una “grattata”, i problemi possono essere due: un guasto (o l’usura) dei sincronizzatori del cambio o la frizione che “stacca” male e non scollega a dovere il cambio dal motore. In entrambi i casi, il nostro consiglio è di lasciare perdere.

CONTROLLARE SCARICO E RUOTE - Spesso, i proprietari delle “piccole bombe ” amano personalizzarle per renderle ancora più “cattive”. Verificate i terminali di scarico: se notate un tubo “sospetto” (magari di diametro esagerato) sinceratevi che non sia fuori legge. Per essere in regola ci vuole l’omologazione: fatevi mostrare il certificato che viene rilasciato dall’azienda produttrice. Le gomme originali vengono sostituite da molti appassionati con altre più larghe e con spalla ultra ribassata. Libretto di circolazione alla mano, controllate che la misura sia tra quelle indicate come ammesse. Poi verificate il battistrada: se la parte esterna è più consumata rispetto al resto, o è un problema di convergenza oppure l’auto è stata guidata in modo molto sportivo. Attenzione anche ai cerchi in lega: quando li esaminate, devono essere puliti per poter valutare se ci sono crepe o rigature profonde.
 

ABARTH GRANDE PUNTO

TANTI CAVALLI, POCA PRATICITÀ - È la variante “cattiva” della Fiat Grande Punto, che si fregia dello storico marchio Abarth. Ha un motore turbo a benzina da 155 CV, ma si può trovare, con un po’ di fortuna, anche con il kit esseesse che porta la potenza a 180 CV (verificate che la modifica sia regolarmente annotata sulla carta di circolazione). Le quotazioni sono ancora alte, ma in flessione perché lo scorso settembre è stata sostituita dalla Punto Evo, con frontale ritoccato e motore più potente.

Foto in alto: “minigonne”, vetri scuri, ruote larghe: la grinta non manca, ma la carrozzeria non ha protezioni: andate a caccia di graffi. Qui sopra: la plancia, molto lineare, è un po’ invecchiata. anche se gli elementi tipo alluminio la “alleggeriscono”. Accettabile il livello delle plastiche.

OCCHIO A STERZO E SPIE - Rispetto alla “cugina” Fiat ha guadagnato in piacere di guida perdendo, però, in praticità: il divano è a due posti, con lo schienale in un pezzo solo. Nel complesso è un’auto affidabile, ma c’è stato un richiamo per controllare il fissaggio dell’albero dello sterzo al gruppo della servoassistenza (riguarda gli esemplari prodotti fino al 2008); e poi si segnala qualche caso di spie “impazzite”.

CITROËN C2 VTS

TI FA DIVERTIRE E NON TI SVENA - La versione sportiva della citycar francese è grintosa, ma ha una caratterizzazione non estrema (fascione anteriore più basso e un’ampia presa d’aria). Era disponibile con due motori: 1.6 turbodiesel da 109 CV (economo, ma non abbastanza “cattivo”, non si trova facilmente) e 1.6 a benzina, il più apprezzato per la sua grinta.

Foto in alto: i cerchi di 16” sono di serie, così come i fendinebbia. Qui sopra: per la plancia, solo plastiche rigide e accoppiamenti non perfetti. Originali i finestrini posteriori a forma di trapezio.

I MOTORI SONO ROBUSTI, GLI INTERNI MENO - Un esemplare ben tenuto può essere un affare: la C2 si trova a prezzi bassi (anche perché ormai è uscita di scena), non beve troppo e ha una meccanica affidabile. Economici gli interni; tra l’altro, non sono rari i rumorini provenienti dalla plancia o dalla cappelliera. 

MINI COOPER S

MODAIOLA E "SCATENATA" - Ha un aspetto rétro, ma è tra le più tecnologiche e “cattive”: il cofano cela un potente 1.6 turbo a benzina a iniezione diretta. Questo motore, però, era afflitto da problemi al tendicatena della distribuzione, difettoso in parecchi esemplari sino al 2008: a motore freddo provocava un battito metallico.
 

Foto in alto: Uno spoiler sopra il lunotto caratterizza questa sportiva. Qui sopra: La plancia è rifinita con cura.

SE VUOI RISPARMIARE PERDI GRINTA - È un’auto cara e di moda, che tiene bene il valore. Per contenere la spesa, si può ripiegare sulla Mini Cooper da 120 CV: un esemplare del 2008 si porta a casa con 3.700 euro in meno, ma manca di grinta. 

RENAULT CLIO RS

QUASI DA CORSA - Con i parafanghi allargati e l’estrattore d’aria posteriore non lascia dubbi sulle sue doti sportive: è la più potente tra le auto di questo servizio. Con un abitacolo spazioso e un baule niente male, dimostra, però, di non trascurare la praticità.

Alla pedaliera in alluminio si accordano tanti altri elementi nello stesso colore. dalle bocchette dell’aria fino alle maniglie delle porte e i gusci degli specchietti retrovisori (foto più in alto).

RICCA E AFFIDABILE - Sempre incollata alla strada e travolgente dai 4500 ai 7250 giri, nel ricco allestimento Sport Luxe offre di serie anche i sedili in pelle e i fari allo xeno ad attivazione automatica. L’affidabilità è notevole; da segnalare solo lamentele per la rumorosità della ventola del climatizzatore e l’imprecisione dell’indicatore del livello della benzina. 

SEAT IBZIA FR 1.9 TDI

A GASOLIO RISPARMI E NON FAI RINUNCE - Tra queste sportive è una delle più datate, ma risulta ancora di un certo interesse. Non solo per la linea grintosa e il comportamento stradale sportivo (che non intacca troppo il comfort), ma anche perché era disponibile pure con un valido motore turbodiesel.

La plancia mostra il peso degli anni: materiali modesti e forma superata. Piacevole, invece, la vistosa griglia nera a nido d’ape (foto in alto).

IL RUMORE NON È POCO - Il 1.9 a pompa-iniettore è rumoroso, ma sebbene sia meno potente rispetto al 1.8 della FR a benzina (150 CV), non lo fa rimpiangere, e ha il vantaggio di consumare decisamente meno. Nel 2008 l’Ibiza era in fine serie: i suoi problemi erano stati tutti risolti.
 

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