TRIPLICE INTESA - L'auto alimentata a idrogeno assume sempre più i tratti somatici giapponesi: Honda, Nissan e Toyota hanno infatti raggiunto un accordo per collaborare a una rapida espansione della rete di distribuzione dell’idrogeno per i veicoli di tipo fuel cell: le tre case sono arrivate a una sorta di protocollo d'intesa cui seguiranno misure specifiche, che saranno definite in un secondo momento.
UN PIANO DELLO STATO - La casa delle tre ellissi ha già lanciato sul mercato la
Toyota Mirai alla quale seguirà nel 2016 la
Honda FCV. Ma la diffusione non passa solo per i prodotti, quanto - soprattutto - per lo sviluppo delle infrastrutture, ovvero le stazioni di rifornimento. Attualmente le aziende del settore sono già al lavoro; tuttavia, dati i pochi veicoli alimentati a idrogeno in circolazione, emergono non poche difficoltà nell’installazione e nella messa in funzione delle stazioni di rifornimento. Di qui l'intervento statale: nel 2014, il governo giapponese ha sottolineato l’importanza di un celere sviluppo delle infrastrutture per il rifornimento dell’idrogeno, tale da favorire la diffusione degli FCV (fuel cell vehicle). Pertanto le autorità sono impegnate da un lato a finanziare l’installazione delle stazioni di idrogeno, dall’altro a favorire la domanda delle fuel cell. In Giappone, insomma, è lo Stato che si fa parzialmente carico dei costi per la messa in funzione delle stazioni.
RAPIDITÀ DI RIFORNIMENTO - I costruttori, dal proprio canto, puntano alla facilità e alla rapidità di rifornimento: a rendere cioè realmente fruibile la tecnologia (per ora, i mezzi più avanzati sono già competitivi, visto che la Honda FCV dichiara tre minuti per il “pieno”). Senza peraltro perdere di vista altre iniziative, tra cui una copertura assicurativa per una parte delle spese da sostenere ai fini della messa in funzione delle stazioni a idrogeno.