NEWS

L’auto a idrogeno è (un po’) più vicina

03 aprile 2014

Abbiamo guidato una Hyundai ix35 Fuel Cell a Milano. È la prima auto a idrogeno prodotta in serie, e va bene.

L’auto a idrogeno è (un po’) più vicina
AUTONOMIA OK - Le auto elettriche si possono dividere in due grandi categorie: quelle che ricaricano le batterie collegandosi a una presa, e quelle che ricavano la corrente dalla trasformazione chimica dell’idrogeno nelle celle a combustibile (o fuel cell). Tutte le auto a corrente sono “a emissioni zero”, non fanno alcun rumore e, prive di cambio e frizione, si guidano con estrema facilità. In più, quelle a idrogeno risolvono i due problemi principali delle elettriche con la spina: la scarsa autonomia e il tempo eccessivo richiesto per il rifornimento. Ce ne siamo resi conto “in diretta” guidando una Hyundai ix35 Fuel Cell nel traffico di Milano, e godendoci la rapidità delle riprese, la silenziosità e la fluidità della guida (solo il pedale del freno richiede abitudine per rallentare in maniera progressiva). Tutto questo, mentre l’indicatore dell’autonomia stava attorno ai 300 km e il serbatoio dell’idrogeno era ancora mezzo pieno (e per rifornire bastano tre-quattro minuti).
 
Hyundai ix35 Fuel Cell
 
RIFORNIRE È (ANCORA) UN PROBLEMA - Dieci mesi fa avevamo già guidato la Hyundai ix35 Fuel Cell (qui il primo contatto), ma si trattava ancora di un prototipo, mentre ora siamo alla produzione in (piccola) serie. La casa coreana ha abbracciato la tecnologia delle fuel cell quattordici anni fa, e oggi è in grado di produrre una suv come la ix35, assai gradevole da usare. Ma il percorso verso un’auto a idrogeno posta normalmente in vendita, quanto meno in Europa, rimane ancora lungo. I problemi principali sono il costo del veicolo (difficile da stimare, data anche la produzione in serie limitata, ma comunque assai superiore a quello di un modello equivalente a benzina, gasolio o anche elettrico “semplice”) e, soprattutto, il numero estremamente ridotto di distributori: per dire, in Italia ce ne sono solo quattro.
 
Hyundai ix35 Fuel Cell
 
L'IMPIANTO COSTA CARO - La causa? Il prezzo di un impianto (da uno a due milioni di euro) ne rende antieconomica l’installazione, a meno che le istituzioni interessate a una mobilità “ecologica” forniscano sostanziosi incentivi. In effetti, l’Unione Europea ha dato vita a un programma di sostegno ai veicoli fuel cell (come prodotto dimostrativo per testare e promuovere la tecnologia delle celle a combustibile e ad idrogeno in “condizioni reali”) e avviato la realizzazione delle infrastrutture. A oggi, in tutto il Vecchio Continente sono presenti 27 distributori (la gran parte nel Nord Europa) e circolano 179 auto a idrogeno; tra queste, ci sono 15 ix35 a Copenhagen e 12 a Londra, frutto di accordi della Hyundai con le due amministrazioni cittadine.
 
Hyundai ix35 Fuel Cell
Hyundai ix35 Fuel Cell

A sinistra il blocco che comprende la pila a combustibile e il motore elettrico, alloggiati nel vano anteriore dove nelle altre ix35 si trova il motore a scoppio. A destra il serbatoio dell'idrogeno.
 
A BREVE, ANCHE DA NOI - Nel frattempo, qualcosa si sta muovendo anche in Italia: entro qualche mese dovrebbe diventare pienamente operativo l’accordo con l’Istituto per Innovazioni tecnologiche di Bolzano, che metterà “su strada” un numero significativo di autobus e, per l’appunto, di ix35, con alimentazione a idrogeno. Insomma, è ancora davvero troppo presto per andare in concessionaria e ordinare una macchina fuel cell. Ma di certo non è più fantascienza.
Hyundai ix35
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
73
53
35
26
25
VOTO MEDIO
3,6
3.58019
212


Aggiungi un commento
Ritratto di federico.g
3 aprile 2014 - 15:19
Ma siete sicuri di averla guidata? Perché quello che leggiamo qui sembra una brochure promozionale, con tanto di foto ufficiali della casa (sono delle HDR di una macchina con targa tedesca che passa in una campagna senza elementi visivi riconoscibili, potrebbe esser ovunque nel mondo). Di certo non siamo davanti ad un articolo di una testata che scrive di automobili. Vogliamo sapere nei dettagli come va e come non va, perché convince e perché no, pregi e difetti, problematiche costruttive e via dicendo. A scrivere di auto facendo copia e incolla dalle cartelle stampa siamo bravi tutti.
Ritratto di giuggio
3 aprile 2014 - 15:55
per scoprire i dettagli di come va e come non va, basta che premi il link di quando avevano fatto il primo contatto della macchina... questa mi pare una notizia di carattere generale/aggiornamento sull'idrogeno.
Ritratto di Merigo
3 aprile 2014 - 16:12
1
Non hanno mandato nessuno all'Assemblea di FIAT, ultima a Torino e prima con il passaggio da FIAT appunto, a FCA, scrivendo inesattezze gravi che, pur avendogliele fatte notare, non hanno corretto, figurati quindi se davvero hanno provato questa Hyundai. Tra l'altro nel titolo scrivono di averla provata a Milano ma, dove è Milano? In una foto c'è addirittura un fiume con tanto di barcone turistico: che per l'EXPO 2015 abbiano messo un fiume a Milano? Ci sono nato ma ricordo solo i Navigli, il Lambro, l'Olona e il Seveso, fogne a cielo aperto non propriamente navigabili! Redazione, Redazione, non si dicono le bugie, eh, eh, eh!
Ritratto di ForzaPisa
4 aprile 2014 - 10:44
Ma tu credi davvero che le foto che vengono pubblicate sono fatte sul momento? Dai, siamo seri: se guardi le foto della Jaguar coupé che hanno appena guidato, sono le stesse che usano TUTTI i giornali/siti/riviste. Quelle sono foto fatte dalla jaguar in anticipo e date ai giornalisti al momento quando vanno a provare l'auto.... mica possono rischiare che vengano foto brutte se piove o nevica! Invece, le foto che fanno in redazione le riconosci dalla targa italiana...
Ritratto di federico.g
5 aprile 2014 - 13:13
Ti sei reso conto che hai espresso esattamente il mio stesso concetto? Non è vero quel che dici che utilizzano tutti le stesse foto, quelle promozionali. Un conto è scrivere un articolo su di una macchina, prendendo come fonti le brochure informative rilasciate dalle case, un conto è PROVARE un'auto e quindi avere la possibilità di lavorare sul proprio materiale, ovvero scattare FOTO e girare VIDEO. Se si vuol esser credibili bisogna mostrare il proprio materiale, che piova o nevichi. Questo è il modo di far INFORMAZIONE. Di blog che pubblicano le foto promozionali ce ne sono a bizzeffe. I blog non fanno informazione. Fanno un copia e incolla con commento.
Ritratto di giuggio
7 aprile 2014 - 10:10
scusa, ma il tuo commento segue una logica che... non c'è. Secondo te, per provare un'auto occorre obbligatoriamente fare foto e video. Certo, se ci sono foto e video propri è meglio. Ma se invece si fa una "guidata" riferendo delle opinioni e basta? E' vietato? E sono d'accordo con te per quanto riguarda i blog... che però probabilmente avrebbero parlato dell'idrogeno come della soluzione perfetta, come voleva la Hyundai. Qui invece, ci sono pro e contro, dell'auto e dell'idrogeno. A mio parere è questa la differenza fondamentale tra informazione e copia incolla...
Ritratto di federico.g
7 aprile 2014 - 11:44
Tutto quello scritto da AlVolante lo puoi tranquillamente ottenere dai siti promozionali della casa e dai comunicati stampa. Io credo che questo articolo non sia autentico, ovvero che non ci sia informazione ma semplice trasposizione. Tu (o chi per te) trai le tue conclusioni e scegli se credere o meno.
Ritratto di giuggio
7 aprile 2014 - 12:56
esatto, tu CREDI che... in base a cosa, ti assicuro che non mi è ancora chiaro. Comunque, contento te, contenti tutti. Saluti!
Ritratto di federico.g
7 aprile 2014 - 14:27
Lo ho spiegato in maniera esauriente. Personalmente trovo assolutamente inutile e molto fastidiosa la tua precisazione, come se il tuo obiettivo fosse screditare la mia opinione senza un motivo apparente. Non sempre si trovano persone con opinioni simili e il rispetto dell'altrui pensiero è alla base dell'etichetta.
Ritratto di curlywurly
9 aprile 2014 - 09:19
... ci sono, ce ne è pure una al Castello Sforzesco...! Ed una di un tipo con un cartello" Monza" dietro... ma le avete viste prima di scrivere ?
Ritratto di curlywurly
3 aprile 2014 - 15:49
Questo "grillismo" tritacabbasisi che prospetta sempre un "gomploddo" dietro qualsivoglia articolo ha davvero rotto, e fa dimenticare di coltivare l'arte liberale del dubbio. E, se leggi al volante, dovresti aver imparato a fidarti...
Ritratto di federico.g
3 aprile 2014 - 18:00
Quando l'informazione non è di qualità, il lettore serio e competente se ne accorge. Io - e non solo, voglio sperare - appartengo alla categoria di appassionati che da una testata del genere, desidera il massimo possibile e non esita a metter in dubbio, qualora gli sembri che lo standard non sia rispettato. Qui si ha l'impressione che l'autore del post non sia proprio uscito dalla redazione di AlVolante. Non c'è bisogno di votar Grillo o di esser complottisti, basta esser abituati ad un minimo di pensiero critico.
Ritratto di Gordo88
3 aprile 2014 - 17:10
1
Come dico da tempo questo è il combuistibile del futuro per la mobilità extraurbana perchè risolverebbe i problema dell' autonomia della auto elettriche destinate prettamente ad un utilizzo urbano. I problemi dell' H2 sono solo legati agli interessi dei grossi petrolieri che spingono affinchè non si diffondano i distributori e di conseguenza fermano lo sviluppo della prodiuzione di auto ad idrogeno. Si sa che l' H2 si può ricavare anche da fonti rinnovabile e questo non gli sta bene. Ma ci arriveremo...
Ritratto di Mattia Bertero
3 aprile 2014 - 18:12
3
Sono convinto che questo tipo di carburante sia davvero il futuro dell'automobile, altro che elettrico.... Un giorno, quando si riuscirà ad ottenere una tecnologia che non costi uno sproposito per i semplici clienti, queste saranno le macchine del futuro. Certo, combattere contro la produzione petrolifera per i carburanti è molto tosta (inoltre a qualcuno il sistema di alimentazione ad idrogeno darà molto fastidio), si deve adeguare la rete di distributori a questa nuova tecnologia. ma un giorno chissà...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
4 aprile 2014 - 12:46
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Franchigno
4 aprile 2014 - 13:58
E' che ci vorrebbe che gli ingordi petrolieri spostassero i loro interessi sull'idrogeno allora vedreste che come per "magia"le auto ad idrogeno spunterebbero come fiunghi.Purtroppo temo che finchè non si esaurirà il petrolio tutti ciò rimarrà un sogno.
Ritratto di Jinzo
5 aprile 2014 - 16:03
che sa mettere le mani sul motore l'idrogeno te lo fai da solo tramite elettrolisi dell'acqua....ci vuole un alternatore potente a 24v + allegata batteria, un serbatoio con le lamelle di rame con dentro l'acqua collegate ai poli della batteria....questo esclusivamente sui motori a benza... il problema che se ti beccano avrai una denuncia e 6000 euro di evasione di bollo fiscale o roba del genere....che bel paese che siamo... stessa cosa vale tipo per la corrente elettrica in casa, se compro dei pannelli fotovoltaici con annesso generatore per 3 kw in casa devo per forza dirlo all'enel altriementi 20mila euro di multa 6 anni in galera (per crearti energia da solo )