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Il coronavirus azzera (o quasi) gli spostamenti

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 03 aprile 2020

Secondo i dati di Google, in Italia sono diminuiti del 94% gli accessi ai negozi fra il 16 febbraio e il 29 marzo.

Il coronavirus azzera (o quasi) gli spostamenti

SPOSTAMENTI NOTI - Attraverso la geo-localizzazione e le app che la sfruttano, gli smartphone possono tracciare gli spostamenti e indicare la quantità di persone che si trovano contemporaneamente in un luogo, sia all’aperto che al chiuso (come ad esempio un negozio o un ristorante). Sulla base di queste informazioni, raccolte in forma anonima, la divisione per la salute di Google ha messo a punto il Covid-19 Community Mobility, un rapporto che mette a confronto i dati sugli spostamenti in due periodi differenti: la prima edizione dello studio, che verrà pubblicato a cadenza periodica, paragona i dati di domenica 16 febbraio con quelli di domenica 29 marzo, quando in molti Paesi del Mondo erano attive le restrizioni alla circolazione per frenare la diffusione del coronavirus

TUTTI A CASA - Analizzando i dati relativi all’Italia, si scopre che il calo maggiore è stato registrato per gli spostamenti verso negozi, musei, teatri, ristoranti e centri commerciali: ben il 94% in meno. Google ha rilevato un calo del 90% verso parchi, aree verdi, aree cani e piazze, mentre gli spostamenti verso negozi di alimentari, supermercati e farmacie si sono ridotti dell’85%. Nelle stazioni di metro, bus e treni il calo è stato dell’87%. Minore la contrazione degli spostamenti verso l’ufficio: “solo” del 63%. L’unico dato in contro tendenza è per gli spostamenti verso le aree residenziali, aumentati del 24%. I dati regionali sono per lo più in linea con la media nazionale, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta: qui gli spostamenti verso le aree residenziali sono aumentati del 36%, ma Google spiega di non avere abbastanza informazioni per rendere il dato affidabile. 

IN SVEZIA SI VA AL PARCO - Considerando gli altri Paesi più gravemente colpiti dalla pandemia, si nota che le percentuali dell’Italia sono allineate a quelle della Spagna. In Francia, invece, gli spostamenti sono diminuiti in misura minore, pari all’88% verso i negozi, all’82% verso i parchi e al 72% verso gli alimentari, mentre nel Regno Unito sono calati rispettivamente dell’85%, del 52% e del 46%. In Germania e Svizzera i dati sono simili al Regno Unito, a differenza della Svezia, una delle poche nazioni europee a non aver ancora introdotto estese restrizioni: qui i trasferimenti verso i parchi sono aumentati del 43%. Negli Stati Uniti i trasferimenti verso i negozi si sono ridotti del 47%, gli alimentari del 22% ed i parchi del 19%. Non disponibili i dati per la Cina, dove Google è fortemente limitato.



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Ritratto di Jemba80
3 aprile 2020 - 19:05
Ma va?
Ritratto di Hypercar_
3 aprile 2020 - 20:06
Che sorpresa...
Ritratto di Battista1960
3 aprile 2020 - 20:48
1
La storia pandemia attualmente e seria e anche straordinaria , e come a tutti gli intoppi straordinari la risposta dev'essere adeguata,ma la privacy va' bellamente a farsi benedire. Battista1960
Ritratto di lucaconcio
4 aprile 2020 - 11:32
2
La privacy, certo, va a farsi benedire. Allora ancor di più la libertà (siamo tutti in un certo senso agli arresti domiciliari, e chi non lo è magari preferirebbe esserlo, perchè si sentirebbe un po' più sicuro...). Ma speriamo che questo sacrificio serva a qualcosa e che duri poco
Ritratto di Pavogear
3 aprile 2020 - 23:35
Wow, non l'avrei mai detto! Per fortuna che è uscito questo articolo per informarmi della cosa
Ritratto di Giulio Menzo
4 aprile 2020 - 08:27
2
Sai che notizia
Ritratto di Giulio Menzo
4 aprile 2020 - 08:30
2
anche se molti a dir la verità nelle grandi città e nei capoluoghi non rispettano i divieti,tipo a Napoli
Ritratto di alex_rm
4 aprile 2020 - 11:48
Lo conferma anche lo studio dell esperto dottor graziearca...
Ritratto di Mbutu
4 aprile 2020 - 12:55
Vabbè, dati piuttosto ovvi con il lockdown. Interessante soprattutto il dato sugli spostamenti verso l'ufficio. Tante aziende sono state costrette a sperimentare lo smartworking. Se anche ad emergenza finita si proseguisse sulla falsariga mantenendo una riduzione di questi spostamenti anche solo del 10% sarebbe un vantaggio notevole. Senza contare di quanto migliorerebbe la qualità di vita di quei lavoratori.
Ritratto di fintorebus1
4 aprile 2020 - 14:11
dovendo fare soltanto spostamenti nel comune di appartenenza il problema serio e se si accende il fap!
Ritratto di mike53
4 aprile 2020 - 17:40
Purtroppo una simile situazione, proprio perché è eccezionale, durerà lo spazio dell'emergenza in corso. Stop. Dopodiché, inquinamento di nuovo alle stelle!
Ritratto di NITRO75
4 aprile 2020 - 18:28
Se fossero così azzerati gli spostamenti non avremo ogni giorno un bollettino di guerra costante…….STATEACASA!!!!!!!!
Ritratto di Citroen DS 23
4 aprile 2020 - 19:28
Alla faccia della privacy!
Ritratto di Yari1981
5 aprile 2020 - 14:42
1
E con il 5G sarà ancora peggio
Ritratto di Sepp0
6 aprile 2020 - 13:54
Sarebbe interessante un articolo sulla riduzione dell'inquinamento "causata" dal lockdown, secondo me il pianeta sta ringraziando.
Ritratto di Leon70
16 aprile 2020 - 14:32
1
https://www.google.com/amp/s/ Pronto.... www.repubblica.it/ambiente/2020/03/30/news/meno_biossido_di_azoto_piu_polveri_sottili_cosa_sta_accadendo_nei_nostri_cieli-252701516/amp/ A leggerlo in un certo modo, sembrerebbe il funerale del gasolio.