ENNESIMO PASTICCIO - Sul tema dell'
intestazione temporanea dell'
auto, c’era da aspettarselo. Sono arrivate le prime contestazioni formali con relativi interventi delle diverse sedi istituzionali per la circolare 15.513 del 10 luglio del Ministro dei Trasporti che dal 3 novembre (
qui e
qui per saperne di più) ha introdotto l’obbligo di trascrivere preso l’Archivio Nazionale dei Veicoli i dati di chi utilizza l’auto nei casi che l’interessato sia persona diversa dall’intestatario e l’uso si prolunghi per più di 30 giorni.
I PROMOTORI DEL RICORSO - A promuovere l’iniziativa di contestazione legale erano state le aziende di autonoleggio Europcar, Avis, Budget, Hertz, Maggiore e Win Rent e quelle di noleggio a lungo termine LeasePlan, Leasys, Arval, ALD Automotive, oltre all’Automobile Club che avevano presentato ricorso al TAR del Lazio. Quest’ultimo, come prima mossa, ha deciso la sospensione dell’applicazione della Circolare, in attesa di pronunciarsi nel merito. La sentenza-pronunciamento è prevista per il 28 maggio 2015.
PER EVITARE AUMENTI DI COSTI - Il “blocco” dell’applicazione della Circolare riguarda i casi di noleggio senza autista, mentre non tocca le situazioni in cui il veicolo sia utilizzato in comodato d’uso, sia privato che aziendale, per i quali permane l’obbligo di procedere all’intestazione temporanea. Le ragioni per cui l’obbligo è stato contestato e quindi messo in discussione sono da far risalire alla preoccupazione di un aggravio delle spese amministrative, stimato in circa 15 milioni, che ovviamente sarebbero finiti sulle spalle dei consumatori. Per la cronaca, i costi aggiuntivi riguardano diritti da pagare alle casse dello Stato…
VICENDA COMPLICATA - Potrebbe essere solo un episodio sul cammino di applicazione della Circolare (che intende attuare una norma del Codice della Strada) ma c’è da temere che sia solo l’inizio di una nuova, ennesima, querelle normativa e interpretativa di una norma che pure riguarda milioni di cittadini e che quindi dovrebbe esserci la massima chiarezza. Infatti, se il provvedimento del TAR si riferisce solo ai casi di autonoleggio, è perché il ricorso è stato presentato da società del settore, e certamente non significa che non ci siano perplessità anche per i casi di comodato d’uso. Sono infatti in molti a ritenere che l’applicazione di quanto previsto dalla Circolare sia parecchio problematica, per scarsa chiarezza e le non poche implicazione della cosa.
ED È SOLO L’INIZIO - E che la questione sia solo all’inizio è confermato dal fatto che il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR del Lazio, facendo sorgere il dubbio che a non poter essere sopportata è la cancellazione dei 15 milioni di introiti previsti. Di certo, è evidente la pace non manca solo “tra gli ulivi”, ma anche negli uffici della burocrazia statale.