QUADRO DRAMMATICO - L’Automobile Club d’Italia (ACI) ha accertato nel 2014 che l’età media delle automobili su strada nel nostro Paese era di circa 9,5 anni, fra le più elevate in Europa, con grossi risvolti in fatto di sicurezza e inquinamento. Lo scenario non è migliorato e rimane particolarmente grave considerando solo i modelli Euro 0, immatricolati prima del 31/12/1992, in cui rientrano i benzina ed i diesel senza catalizzatore: sono ben 4,5 milioni e rappresentano l’11,65% delle automobili totali in Italia. La stima arriva dal sito internet del comparatore Facile.it e definisce un quadro allarmante, perché le emissioni di questi modelli compensano i buoni risultati delle auto più nuove ed evolute. Le automobili Euro 0 possono circolare liberamente su strada, ma si devono fermare in occasione di tutti i blocchi del traffico.
ASSICURAZIONI SALATE - La regione italiana dove sono immatricolati più Euro 0 è la Lombardia (591.000 auto), davanti alla Campania (556.000 auto) e alla Sicilia (482.000 auto), ma il primo posto spetta alla Calabria quando il metro di riferimento è la percentuale sul totale: in questo caso le Euro 0 sono il 16,27% dei veicoli circolanti. Seconda è ancora la Campania (16,26%) e terzo si posiziona il Trentino Alto Adige (15,83%), dove però il 47% circa delle auto rispetta i criteri di omologazione Euro 5 o Euro 6. Il record negativo a livello provinciale spetta a Roma (345.000 euro), mentre Napoli è la provincia in cui si regista la percentuale maggiore (17,99%). Il Piemonte (8,8%) e la provincia di Belluno si dividono invece la “palma” di migliori a livello regionale e provinciale. Guidare regolarmente un’auto Euro 0 ha conseguenze negative anche a livello economico, stando a Facile.it, perché in questo caso aumentano le spese di assicurazione rispetto ai modelli più recenti: un elemento calcolato per ottenere il fattore di rischio è proprio l’età dell’auto.