IL CERCHIO SI CHIUDE - Dalla divisione Special Operations della
Jaguar Land Rover arriva, destinazioneil concorso di eleganza di Pebble Beach, una produzione di sei esemplari della
Jaguar Lightweight E-type: per dirla con termini meno anglofoni, l'alleggerita (114 kg in meno rispetto alla E standard grazie alla carrozzeria in alluminio) che, nell'anno di grazia 1963, doveva completare la produzione della E-type Special GT. Sei “storiche” (o, meglio, classiche) in grado di colpire al cuore l'appassionato. Della Jaguar E-type Special GT erano previsti 18 esemplari, ma solo 12 ne sono stati realizzati. Con una mossa decisamente azzeccata - serve a richiamare il proprio passato ed evidenziare l'abilità dei propri artigiani più qualificati, visto che le Lightweight saranno costruite interamente a mano - ecco spiegata la
produzione da sei: un cerchio che si chiude a 51 anni di distanza.
MOSSA FURBA - Senza peraltro dimenticare che le sei
Jaguar E-type alleggerite saranno, per essere precisi, la prima creazione di Jaguar Heritage, il team dedicato alle Jaguar d'epoca in seno alla divisione Special Operations, con sede a Browns Lane. Quale miglior biglietto da visita per un restauro di un esemplare di pregio o la manutenzione che una Jaguar con annesso pedigree può richiedere, se non la casa madre stessa? Le sei Jaguar E-type, dopo la passerella a Pebble Beach dell'esemplare concepito appositamente per la manifestazione e chiamato Numero Zero, saranno in vendita a circa 1,3 milioni di euro l'una: una bella somma, che può essere un volano non indifferente per la stessa Jaguar. D'altronde, se la Mercedes espone la 540K Streamliner (
qui la news) e se finanche Volkswagen ha una divisione dedicata ai ricambi per auto storiche, perché non mettere in campo anche il proprio blasone, che - nel caso di Jaguar - è infinito?
COPIE CONFORMI, ANZI ORIGINALI - I sei esemplari avranno il numero di telaio previsto per la produzione mai realizzata mezzo secolo fa; il processo produttivo di oggi segue i progetti di ieri, così da permettere l'uso delle Jaguar E-type alleggerite nelle gare per auto storiche (con una certa prudenza, viste le cifre in ballo...), dove potranno dare libero sfogo agli oltre 300 CV del sei cilindri in linea 3.8, strettamente imparentato con quello che equipaggiava la D vincitrice a Le Mans nel 1957.