ASTA TELEMATICA - È stato definitivamente scongiurato il pericolo di vedere disperso il patrimonio di auto, prototipi e studi di stile che testimoniano la straordinaria storia della carrozzeria Bertone. La raccolta è stata aggiudicata all’Asi (Automotoclub Storico Italiano ) a un valore di 3,44 milioni di euro, che significa il 61% in più rispetto alla base d’asta. La vendita all’incanto si è svolta via Internet e ha registrato quaranta rilanci.
MODELLI DI GRANDE IMPORTANZA - L’asta ha riguardato 79 pezzi tra auto della collezione Bertone, modelli, telai e studi che costituivano il museo della carrozzeria situato a Caprie, in Val Susa, in provincia di Torino. Tra le auto esposte ve ne sono di grandissimo rilievo storico, come le Lamborghini Miura, Espada e Countach, la Lancia Stratos stradale, le Alfa Romeo Giulia SS, Giulia Sprint e Montreal. Ampia è poi la raccolta di prototipi disegnati da Nuccio Bertone.
UN CORPO UNICO - L’importanza della vendita risiede soprattutto nel fatto che con l’acquisizione da parte di una realtà come l’ASI (federazione di club) le auto del museo Bertone potranno continuare a essere un “unicum” capace di raccontare la storia di una delle realtà più importanti nella storia del design automobilistico. Non per nulla la collezione è stata dichiarata bene di interesse culturale dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo. Tale riconoscimento ha in pratica vincolato la vendita delle auto in unico lotto. Per la stessa ragione la collezione non potrà essere dispersa (i singoli pezzi venduti separatamente) né venduta all’estero.
PER UN NUOVO MUSEO - L’ASI era stato anche all’origine della procedura che aveva portato il ministero dei Beni culturali a dichiarare la collezione di interesse nazionale. Il presidente dell’Asi, Roberto Loi, ha dichiarato che ora si tratta di definire come le auto potranno essere rese accessibili e fruibili degli studiosi e degli appassionati; in pratica come allestire un vero e proprio museo, probabilmente a Torino.