TELAIO IN ALLUMINIO - I taxi londinesi si adeguano alle più recenti normative antinquinamento e guadagnano contenuti più moderni. Tali novità vengono introdotte dal London Taxi TX5 (nelle foto), ovvero l’ultima evoluzione di quelli che oltremanica soprannominano “black cab”. L’automobile è prodotta dalla storica società inglese London Taxi Corporation, fondata nel 1899 ed acquisita nel 2013 dalla cinese Geely (già proprietaria della Volvo). I tecnici hanno realizzato un'auto completamente nuova con un aspetto che ricorda il classico: il London Taxi TX5 adopera un telaio in alluminio ed i pannelli esterni sono in materiale composito.
SARÀ IBRIDO - La casa non ha svelato ancora i dettagli, ma si sa che la propulsione è di tipo ibrido con un motore termico a benzina che lavora in parallelo ad un motore elettrico. Il London Taxi TX5 ha la capacità di procedere per un certo numero di chilometri con la sola alimentazione elettrica, caratteristica essenziale per soddisfare le severe normative che Londra introdurrà da inizio 2018, quando i nuovi taxi dovranno essere a zero emissioni per accedere ai quartieri più inquinati della città. Le portiere posteriori si aprono controvento. Questa soluzione venne già adottata sulle FX3 (1948) ed FX4 (1958), prima che la TX1 (1997) montasse i classici battenti di tipo automobilistico.
SI PAGA CARA - Il London Taxi TX5 arriverà nel 2017 e non smarrisce alcune delle caratteristiche proprie già del TX1: l’accesso a bordo è pensato anche per le persone in carrozzina, il diametro di sterzata resterà contenuto ed il numero di passeggeri trasportabili aumenterà da cinque a sei. La London Taxi ha promesso investimenti pari a 300 milioni di sterline (410 milioni di euro). Parte della somma verrà impiegata per costruire il nuovo stabilimento di Ansty, nel Warwickshire, in grado di produrre 36.000 esemplari l’anno. Il mercato londinese assorbe circa 3.500 unità l’anno, mentre il resto della capacità produttiva verrà sfuttato se, come vorrebbe il costruttore, il TX5 si imporrà anche all'estero.