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La Lotus taglia un quarto dei dipendenti

19 settembre 2014

A pochi mesi dall'arrivo, il ceo Jean-Marc Gales rinuncia al 25% dei posti di lavoro: una misura definita necessaria per essere più competitivi sul mercato.

La Lotus taglia un quarto dei dipendenti
EPPURE … - A dispetto di un primo semestre 2014 tutt'altro che disprezzabile (qui la news) o, forse, proprio per questo e per continuare con una struttura più snella e quindi meno costosa, la Lotus taglierà qualcosa come il 25% della propria forza lavoro. La drastica dieta è imposta dal nuovo amministratore delegato Jean-Marc Gales, ex presidente della PSA Peugeot Citroën.
 
VIA IL 25% - Gales è in carica dal maggio di quest'anno, nominato dagli azionisti malesi proprietari della Lotus: dopo un primo periodo impiegato a studiare la situazione, ha annunciato una ristrutturazione che prevede la rinuncia “fino a 325 posti di lavoro”. A oggi, la Lotus ha 1.215 dipendenti, poco più di 1.000 dislocati nel paese d'origine, l'Inghilterra. Secondo la Lotus, la ristrutturazione è “il risultato del bisogno di ridisegnare l'assetto organizzativo e di ridurre i costi”: il tutto in previsione di “ottenere gli obiettivi prefissati e costruire un futuro forte e sostenibile. Purtroppo, è probabile che ci sia bisogno di perdite di lavoro necessarie per assicurare che l'azienda abbia il giusto numero di persone con le giuste competenze”. In parole povere, si taglia. Pesantemente.
 
DAI TAGLI ALLA SUV - Stando alle parole di Gales, “Comprendiamo i timori che questa proposta può creare. Ci rammarichiamo profondamente per l'impatto potenziale che il ridimensionamento possa avere sui nostri dipendenti e sulle loro famiglie: abbiamo lavorato duramente per scongiurare questa ipotesi, ma ora crediamo sia essenziale. […] Una volta intrapresa questa ristrutturazione, la Lotus diverrà un'organizzazione più solida e competitiva, focalizzandosi sulle auto e sulla ricerca tecnologica. Le basi sono i risultati di vendita migliorati negli ultimi mesi”. Secondo indiscrezioni, l'azienda inglese controllata dalla malese Proton potrebbe sviluppare una berlina e una suv per ampliare la propria gamma di prodotto, ma soprattutto aumentare le vendite. Una strategia adottata in precedenza da una certa... Porsche.


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Ritratto di ilpongo
19 settembre 2014 - 15:41
5
Ha cominciato la Lotus, contro ogni ragionevole pronostico. Chissà se pure Marchionne licenzierà in Ferrari, dato che vuole aumentare la produzione...
Ritratto di NeroneLanzi
19 settembre 2014 - 22:05
Pongo, sono 4 anni che in tutta Europa ci sono licenziamenti a catena e impianti che chiudono, questo non è l'inizio di nulla, è solo la continuazione di quello che si è messo in moto mesi e mesi fa
Ritratto di ilpongo
20 settembre 2014 - 08:38
5
Intendevo nel settore del lusso... Mi ricordo ancora quando Agnelli per comprare Vialli mandò 15mila dipendenti in cassaintegrazione....
Ritratto di NeroneLanzi
20 settembre 2014 - 13:46
Sinceramente il lusso, guardando i dati, è l'unico segmento del mondo auto che non sta soffrendo. Lambo sta mantenendo il suo trend di volumi invariato, Ferrari sta aumentando i margini, Maserati ha aperto un nuovo impianto, aggiunto più di 3 mila operai al suo organico e sta crescendo con i volumi di percentuali a 3 cifre. Non devi prendere Lotus come esempio di auto di lusso. E' sempre stato un marchio sull'orlo del fallimento. E' sempre stato così praticamente da quando è nato. Ovviamente in un momento in cui gli investimenti sul settore sono più a rischio che mai, un costruttore debole come Lotus patisce di più. Tutto qui
Ritratto di hulk74
19 settembre 2014 - 16:36
Un suv Lotus è un abominio!!!
Ritratto di MatteFonta92
19 settembre 2014 - 17:48
3
No... non può essere vero!!! Ma vi rendete conto che un SUV Lotus è inconcepibile?! Non si adatta per nulla alla filosofia del marchio!!! Il povero Colin Chapman si starà rivoltando nella tomba a sentire queste parole ignobili!!! Spero con tutto il cuore che restino solo voci e che non si realizzino mai!!!
Ritratto di hulk74
19 settembre 2014 - 18:53
SE è nella tomba... ;-)
Ritratto di MatteFonta92
20 settembre 2014 - 12:25
3
Beh, da qualche parte sarà...! ;-)
Ritratto di Montreal70
19 settembre 2014 - 19:07
Se c'è un marchio al mondo la cui identità è totalmente incompatibile con un suv è proprio Lotus. Produce le auto inglesi per eccellenza, leggere, reattive, agili e velocissime. Un suv è l'esatto opposto: pesante, goffo, impacciato e lento. Anche considerando che quello di lotus sarà fatto in modo da evitare tali peggioramenti, le leggi della fisica non fanno sconti. L'altezza aumenta il baricentro e la sezione frontale (cx maggiore), la trazione integrale disperde più energia meccanica e i suoi organi costituiscono un consistente aggravio di peso. Inoltre deve necessariamente essere grande, altrimenti non può essere definito SUV, ossia un'auto per il tempo libero che deve consentire la stiva di oggetti ingombranti e portarli ovunque ci sia qualcosa di simile ad una strada. Non importa da quale buona famiglia proviene, un'auto inutile è sempre inutile.
Ritratto di Necchi
19 settembre 2014 - 20:03
Porsche e maserati, l hanno gia' fatto, ora tocca alla Lotus, la prossima la lascio decidere a voi... ma ho paura che venga dall' Italia, e sia d un colore rosso... (notare che la differenza fra l uso delle maiuscole e minuscole, nn e' un errore ortografico ma e' fatto volutamente)!!!
Ritratto di PariTheBest93
19 settembre 2014 - 20:12
3
Di solito tu inizi i commenti con parole mezze in maiuscolo e in minuscolo tipo "SINCerament nn ho cpt BOH!!", hai problemi al caps lock?
Ritratto di Necchi
19 settembre 2014 - 22:51
Mi piace iniziarli cosi'!!!
Ritratto di NeroneLanzi
19 settembre 2014 - 22:08
A saper leggere direi che una prossima si chiama Lamborghini Urus e viene dalla Slovacchia. E allora? Amen
Ritratto di DanieleVTS
22 settembre 2014 - 12:27
4
Parlo da appassionato di auto con la Lotus nel cuore, andato vicinissimo ad acquistarne una poco tempo fa, per ora la cosa è stata solo rimandata. Un SUV o una berlina marchiata Lotus mi farebbero una certa impressione, ma il mercato è in evoluzione e detto in parole povere bisogna accettare anche questo, come le Jaguar diesel e station wagon, i SUV Porsche e tante altre che sono arrivate e arriveranno. Lotus dopo aver presentato diversi modelli nuovi e di imminente uscita ad un Salone di Ginevra di qualche anno fa, non solo non li ha mandati in produzione, ma ha rischiato seriamente di fallire e non ha più per la cronaca presenziato nemmeno al Salone. Sarebbe bello che per tutti i dipendenti licenziati si trovassero soluzioni d'appoggio alternative, togliendo si forza lavoro alla Lotus per migliorarne i conti ma evitando che vadano persi posti di lavoro. Sarebbe bello, ma forse è utopia...
Ritratto di sergioxxyy
23 settembre 2014 - 15:51
SAREBBE BELLO PERDESSE ANCHE IL 25% DELLE VENDITE!!!!!!!!!!! VOGLIO VEDERE TRA QLC ANNO TRA DISOCCUPAZIONE E POTERE D'ACQUISTO DELLA MONETA IRRISORIO, QUANTI BENEDETTI PRODOTTI DI CONSUMO RIUSCIREMO A COMPERARE
Ritratto di pilota54
1 ottobre 2014 - 16:27
Penso che ridurre un po' la forza lavoro possa essere necessario perché forse 1.215 dipendenti sono troppi, però il SUV e la berlina per me sono l'assoluta negazione della filosofia Lotus. Questo nuovo AD proveniente da PSA forse dovrebbe documentarsi meglio sulla Storia del marchio (come fece, tardivamente forse, Marchionne con l'Alfa.....). La Lotus è qualcosa di unico nel panorama motoristico mondiale. Ha sempre prodotto auto da corsa oppure vetture stradali 2 posti o 2+2, quasi sempre con motore centrale, e comunque molto leggere e sportive, questo è il suo marchio di fabbrica. Non ha nulla a che vedere con Maserati, Ferrari o Porsche e ha fatto dell'esclusività delle proprie macchine la propria bandiera e il proprio marchio di fabbrica.