NESSUNA CONSEGUENZA SUI CONTI - A Venezia per una iniziativa internazionale, Sergio Marchionne (nella foto) è stato sollecitato dai giornalisti a commentare le vicende americane che vedono il gruppo FCA accusato di aver “barato” a proposito delle emissioni di NOx dei suoi motori diesel (qui per saperne di più). A chi gli ha chiesto se questo problema potrà portare a conseguenze sui risultati economici di quest’anno della FCA, Marchionne ha risposto un no secco. In proposito delle prospettive a breve, Marchionne ha affermato che sono confermati tutti gli obiettivi previsti per il 2017. Più in particolare ha detto che il secondo trimestre dovrebbe chiudersi con risultati in linea con quanto previsto e programmato.
CHIUSURA A BREVE - Oltre che delle previsioni sull’andamento del gruppo FCA, Marchionne ha parlato degli sviluppi della vicenda che negli USA vede la FCA al centro di una causa per presunte irregolarità dei dispositivi antinquinamento di motori diesel. Ha ricordato infatti che la FCA ha presentato delle proposte di aggiornamento tecnico delle nuove vetture, con disponibilità a introdurre gli aggiornamenti tecnici anche sulle auto già vendute (104 mila esemplari). Sui tempi della chiusura della vicenda, Marchionne ha negato che saranno necessari molti mesi e che la conclusione è vicina
USCITA CON FERMATA - Se per le prospettive economiche Marchionne ha fornito risposte decise e senza incertezze, va anche detto che una perentorietà ancora maggiore l’ha usata nel rispondere a chi gli ha chiesto se una situazione complicata del quadro generale potrebbe portarlo a cambiare idea circa il suo abbandono della guida della FCA all’inizio del 2019. “No” è stata la risposta che non ha lasciato spazio a dubbi.