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Il "piano C" di Marchionne per Pomigliano d'Arco

21 giugno 2010

Se le cose andassero male con i sindacati, Marchionne potrebbe costituire una nuova società per risolvere con un "colpo di spugna" tutti i problemi dei rapporti con i lavoratori

UNA TERZA VIA - Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, avrebbe in mente un “piano C” per risolvere i problemi sindacali che riguardano lo stabilimento di Pomigliano d'Arco. Lo spauracchio di lasciare la produzione della Panda a Tichy, in Polonia, non sarebbe, secondo il quotidiano la Repubblica che riporta l'indiscrezione dell'ardito piano, l'unica soluzione al vaglio di Marchionne che avrebbe in mente di costituire una nuova società, sempre controllata dal gruppo torinese, pensata esclusivamente per gestire le attività dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. In questo modo, la nuova società potrebbe riassumere i lavoratori favorevoli all'ultimo accordo separato senza ricorrere al contratto nazionale.

COME LA PENSAVA MARCHIONNE -  È stato Marchionne a puntare sullo stabilimento campano. Secondo la Repubblica, il capo della produzione Fiat, Stefan Ketter, non era favorevole a dare una seconda chance a Pomigliano d'Arco. Marchionne ha invece deciso di investire (700 milioni) per riportare la Panda in Italia e la nuova Lancia Ypsilon in Polonia: quest'ultima è attualmente costruita a Termini Imerese, impianto che verrà chiuso alla fine del 2011.

SERVE IL VIA LIBERA DELLA FIOM - Il problema è che Marchionne non si aspettava problemi sindacali così seri con la Fiom da creare una spaccatura anche con gli altri sindacati come la Cgil, più aperta a risolvere i conflitti. Al momento, Marchionne non sarebbe convinto che il referendum di domani possa rappresentare la soluzione. Per essere sicuro del buon funzionamento dello stabilimento campano, Marchionne vorrebbe la firma di tutti i sindacati, inclusa quella della Fiom: diversamente il futuro della fabbrica finirebbe per essere sempre in bilico.

IN SERBIA? - A livello informale le associazioni dei lavoratori sono a conoscenza di questo “piano C” di cui si parla nei corridoi dell'azienda torinese. Inoltre, secondo la Repubblica, ci sarebbe addirittura l'ipotesi di trasferire la produzione della Panda in Serbia.



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Ritratto di fusco8
21 giugno 2010 - 15:40
la smetono di tirarsela.....con la crisi che c'è molti pagherebbero per un posto alla fiat.
Ritratto di Pito28
21 giugno 2010 - 16:38
Se questa prospettiva fosse vera è la dimostrazione che l'investimento su Pomigliano viene fatto non per amore di patria ma di strategia aziendale, cercando solamente di schiavizzare i dipendenti all'inverosimile per massimizzare i profitti a discapito di tutto e tutti. Altro che storica marcia indietro della Fiat che riporta in Italia produzioni dall'estero per il bene della nazione!
Ritratto di Ilopan
21 giugno 2010 - 17:00
Lasciamolo fare al BIG SERGIO! Fabbrica Italia (spot televisivo)...era solo un loro biglietto da visita importante per pre-annunciare il ritorno di FIAT in ITALIA. L'acronimo è Fabbrica Italiana... Automobili Torino...quindi nel marchio c'è la storia..nel marchio c'è il futuro. E' una scelta storica...ma sapete quande aziende nazionali seguiranno questo cambiamento? Il futuro sarà riportare il lavoro in ITALIA, (in tanti settori) ma più di tutto rilanciare il made in Italy...famoso in tutto il mondo..ma di sto passo! I Sindacati...devono un po' mollare...in Italia bisogna creare "chances di funzionamento" del mercato del lavoro più competitive se nò si và sempre fuori...e Marchionne lo sa e sa pure e benissimo che i mercati emergenti cresceranno sempre più e con le loro pretese chiuderanno le loro frontiere e la gestione del territorio anche alle aziende internazionali...di necessità...virtù! Insomma tra 50 anni vedremo aziende italiane in mano al manager o al politico cinese...spesso personaggio torbido che avrà scalzato il grande stilista o il manager europeo...con un calcio ed un mezzo decreto legge...stile loro-nazionale! Si devono ritiare in ITALIA i marchi nazionali..ne perderemo il controllo se nò! Vedi acciai e ghise...l'Europa ecologista le ha fatte sposatre nei paesi dell'America Latina e dell'Asia...il mondo respira la stessa aria..tanto se hai la ciminera a Torino o in Messico...che cambia ai fini mondiali? E questi,ora, stanno facendo il "prezzo dell'acciaio e delle ghise" nel mondo..quindi un settore passato a loro per pulirci o punirci... l'Europa e ora in regime di sottomissione al monopolio...e ci faranno pagare questo e altro...e praticamente compriamo a caro prezzo quello che gli abbiamo ceduto..follia dei governi "intelligenti"...che sono corto-miranti! Quindi viva la politica del rientro del lavoro in ITALIA...! O nò?
Ritratto di nicola1968
21 giugno 2010 - 18:40
a mio avviso si va delineare un nuovo quadro: operaio-schiavo, un passo indietro che manderà a ramengo le conquiste sociali e sindacali ottenute, con la scusa della crisi il passo indietro non verrà riconquistato se non fra altri 20-30 anni, forse. capisco che la pancia vuota dice cosa fare al cuore e alla dignità, ma ne vale la pena? poi si commenta senza sapere di che si tratta o per odio verso i napoletani, si dimentica che cedendo ora alle richieste fiat, domani si potrebbe avere la fabbrica in italia(contenti i nazionalisti sciocchi) ma con dentro operai immigrati che sono disposti a lavorare per più ore a meno soldi, a questo punto sareste realmente d'accordo con questo atteggiamento? se gli attuali operai fossero vostri amici o figli e si vedessero venir meno l'impiego come la pensereste? si al pane ma anche alle rose (film di ken loach). quoto quanto scritto da shaolin quan ieri, ti saluto giovane foresta pur non conoscendoti!
Ritratto di Ilopan
21 giugno 2010 - 19:13
Operaio..schiavo...sono frasi "terroristiche"..da FIOM appunto! E' meglio dipendere da aziende che chiedono qualcosina in più..a qualcosina in meno, ma che creano ricchezza o quanto meno dignità nell'uomo....ma parliamo anche di invertire gli abusi..dell'assenteismo alle stelle...del menefreghismo e dei comportamenti che ormai avanzano in tutte le fabbriche e anche negli uffici pubblici nazionali...parliamo di rimoralizzazione di alcuni "punti fermi" del tessuto lavorativo nazionale : I DIPENDENTI! E ti dico, per esperienza personale, che è meglio una buona certezza con qualcosa in meno..che tante libertà ma senza soldi..sulla tavola...non ci si mette un ora di lavoro o di riposo mancante od in più della settimana...sulla tavola ci si mette pane, carne e altro; Essere liberi e senza soldi ed al cappio di usurai o banche..o delle tentazioni ...ma per favore...il conto corrente degli opinionisti ... è bello garantito e non si può dare consigli ha chi ne ha bisogno! Dalle mie parti si dice che "il sazio non crede al digiuno". Ma siete mai entrati in uno Stabilimento FIAT? Si vive nel rispetto di tutte le regole fondamentali del lavoro e del rispetto per l'uomo: dalla climatizzazione controllata, al servizio sanitario interno, il rispetto delle pause, il pagamento precisissimo degli stipendi, degli starordinari, dalla mensa, dalla consegna di abbigliamento a volontà, dal rispetto delle ferie e permessi, delle regole sindacali...tutto e di più...il caffè..il dialogo tra colleghi...FIAT è una grande azienda a tutti gli effetti. In Fiat l'uomo è al centro dell'attenzione...e proprio questo ha creato false immagini in cui tutti si sono sentiti "indispensabili" ed hanno mutato fraintendendo la cura ed il rispetto della persona "come un senso di scuse" o di colpevolezza... da parte dell'azienda...(manipolati da sindacalisti immorali) e sono partiti gli abusi "di reazione"...tanto chi se ne frega..ed intanto che se ne accorgono..facciamo uan marcia su Roma, due puntate di Annozero e ci farnno magnà! Questo è il problema ITALIA....il grasso è arrivato al cervello! Allora io vedo questo fatto di POMIGLIANO come una nuova opportunità...non come un problema...da capire e prendere al volo. Ad un mio amico o a mio figlio gli direi : "Vai a fare l'operaio a queste condizioni (che sono nulla di tanto diverso)...è meglio perchè io il disoccupato l'ho fatto davvero..tanti altri no e chi parla da sindacalista è colui che ha avuto il posto subito dopo il diploma...o subito dopo il militare e a cui hanno dovuto dirgli tutto...sul lavoro! Se forza hanno i sindacati o tutti i moralisti nazionali...andate a combattere coloro che assumono in nero...c'è gente che si fa male sul posto di lavoro e va al pronto soccorso da solo...dicendo ...sono scivolato nel box! Tirate qui fuori le cosidette...! Ovviamente io faccio un altro mestiere ma ho girato vari stabilimenti Fiat...e vi garantisco che non è come dite voi...l'operaio non subisce alcun ricatto o vessazione..anzi....lassamo perde! Scusate lo sfogo...nulla di personale...ma ripeto...io credo che questo sia un'apripista ad una nuova era industriale nazionale...ci credo!
Ritratto di paolo62
22 giugno 2010 - 00:13
Aggiungo che lo stabilimento Fiat di Pomigliano è stato per molti anni merce di scambio, serbatoio di voti ora per questo gruppo, ora per quell'altro. Fiat è stata suo malgrado, non senza adeguato tornaconto, costretta ad assumere chi gli veniva imposto. Questo sicuramente ha creato al suo interno una fitta rete di persone che non avevano bisogno di lavorare per lo stipendio, tanto quello gli era dovuto. Ora tutto questo non può continuare e Marchionne vuole sganciarsi da questo andazzo, forse il metodo è doloroso ma credo che in futuro darà ottimi risultati. Poi non c'è molto da scegliere, o il lavoro lo si accetta o lo perdi, magari per sempre. E chi, mi domando, verrà ad investire al sud se la Fiat chiuderà tutti i suoi stabilimenti? Invece se da questo punto in poi le cose migliorassero altri grossi gruppi potrebbero vedere un'opportunità di investimento per le loro produzioni.
Ritratto di Pito28
22 giugno 2010 - 10:34
Dire che in Fiat c'è rispetto per gli uomini (cosa smentita proprio dall'accordo proposto) perchè si pagano gli stipendi e c'è la climatizzazione, oltre che totalmente ridicolo è indice del tuo concetto di "rispetto per la condizione umana". D'altronde dici che in tavola ci vanno pane, carne etc. senza neanche che ti sfiori il concetto che in tavola (come a letto, sul divano o in giro) ci vada anche la dignità. Ma quella non si mangia, vero? Questo accordo sarà sì un apripista di una nuova era industriale: quella dello sfruttamento smodato dei più deboli. Altro che ritorno in Italia dall'Est: questo è il modo migliore per impiantare anche qui da noi quelle condizioni di lavoro inumane che dovrebbero scomparire. D'altronde sono partiti con Alitalia, sono passati agli statali poi alla scuola ed ora alla Fiat. Ognuno ci ha detto "i prossimi siete voi". Ecco, quando toccherà a noi non avremo più nessuno cui dirlo. Meditate lavoratori a piatto pieno e dignità vuota...
Ritratto di ghighen
22 giugno 2010 - 14:43
Ma smettetela di riempirvi la bocca dicendo che la Fiat schiavizza gli operai e che le condizioni di lavoro sono disumane e ancora che la Fiat non rispetta i lavoratori !! Chi fa ciò continua ad interpretare la realtà industriale secondo il paradigma concettualizzato da marx e portato avanti dai comunisti. Quel paradigma si adattava ai minatori dell'800, non a chi come oggi avviene schiaccia qualche bottone di un robot o di un terminale!! Piuttosto si dica che sono i dipendenti di Pomigliano che hanno esagerato per troppi anni con scioperi pretestuosi e giorni di mutua ottenuti grazie alle certificazioni di medici compiacenti. Oggi semplicemente si assiste alla reazione di chi, la Fiat, per troppo tempo si è sentita presa in giro dai propri "lavoratori" i quali sì non hanno rispettato chi ogni mese gli pagava lo stipendio. Inoltre oggi il conflitto vero nel mondo dell'industria non è più datore di lavoro vs operaio sfruttato, cui i comunisti ed i pelandroni rimangono ottusamente legati, ma industria italiana/europea vs industria cinese/asiatica. Qui se non ci si dà una svegliata, la globalizzazione ci fa chiudere tutti e alla fine ci rimettono i "capitalisti" per usare un termine caro ai marxisti e gli "operai". E poi c'è chi va a vedere gli articoli della legge che dicono così piuttosto che cosà....andatelo a spiegare ai cinesi che vi fanno un c..o così!!!!
Ritratto di Pito28
22 giugno 2010 - 16:15
... che lavora in catena di montaggio non credo proprio parleresti così. Ma che vuoi, oggi è lo sposrt nazionale prendersela con i più deboli. Che schifo di paese. P.S.: uno con un po' di cervello penserebbe che se i cinesi (o i polacchi, romeni, indiani ect.) lavorano in condizioni di sfruttamento bisognerebbe imporre un modello (il nostro?) più umano là, e non importare qua il loro. Ma capisco che è pretendere troppo. La vita è fatta SOLO per laurà. tutti padroncini siamo diventati. Ma fatemi il piacere!
Ritratto di osmica
21 giugno 2010 - 19:37
A quando il piano F???
Ritratto di npignatelli
22 giugno 2010 - 08:50
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Mi spiace dissentire con i gobbioni che hanno abboccato all'amo della storiella del ritorno nello Stivale della produzione industriale....... L'importanza che è stata data al nuovo contratto FIAT inerente Pomigliano sta tutta nel tentativo, neanche tanto velato, da una parte di picconare definitivamente lo statuto dei lavoratori (e qui l'appoggio di Confindustria nazionale), e dall'altra di creare una breccia nella Costituzione in modo da far passare sotto traccia e in modo indolore l'abolizione dell'articolo 41. Se a questo aggiungiamo 10 minuti in meno di pausa - su 40 - la mezz'ora di mensa spostata a fine turno, e sopprimibile, lo straordinario triplicato - da 40 a 120 ore - e una turnazione che impedisce di programmare la vita, le limitazioni allo sciopero e il ricatto sui primi tre giorni di malattia capiamo che il tutto è una provocazione o un errore, di chi vuole usare Polonia e Cina per insediare un dispotismo asiatico in fabbrica qui, quando la speranza è che l'anelito alla dignità e alla libertà in fabbrica faccia saltare il dispotismo in Cina.
Ritratto di Ilopan
22 giugno 2010 - 19:11
Amici miei....i tanti diritti e la dignità di cui parlate non sono "divini" o acquisiti alla comunista maniera : Sono nato..mi devono far campare...! Questo lo pensano anche i quasi 3 o 4 miliardi di persone che tutti i giorni devono tribulare per mangiare..perchè credo che dei totali residenti dellla Terra, la maggior parte hanno problemi a campare piuttosto che a verificare se gli danno i 20 minuti in più...la mensa...il caffettino..il posto per l'artrosina...il posto al figlio...la legge per i denti, per le orecchie, per le emorroidi, per la ripopolazione del cane domestico..per l'allattamento delle 2 ore giornaliere...dell'accompagnamento e via dicendo. Oggi queste conquiste sono un baco SOCIALE (triste a dirsi) allora...la gente cerca medici compiacenti e analisi semi-serie, per potersi proteggere il famoso "fancazzismo" con tali coperture. Occhio...ci sono tanti che hanno problemi seri...ma chi li ha veramente spesso tace. Un mio collaboratore, affetto da zoppia per postumi da poliomelite...,mi diceva sempre : Tu vedi che io sono zoppo? Hai visto quanto lavoro faccio?..Tu in me devi vedere una persona sana ed efficiente! Non guardare la mia gamba e dammi lavoro! Premesso che mai nessuno lo aveva reso "indesiderato" o dicriminato per la sua maniera di essere diversamenre abile e parliamo di lavori di packaging, modeartamente pesanti..ma umani. Era lui che voleva vincere il suo "problema"! Tanti altri...spesso impegnati in palestre esterne o grandi sforzi in campagne di loro proprietà..mi portavano continuamente certificati medici delle patologie più disaparate : Chi aveva bisogno della pedana vibrante perchè gli si addormentavano le gambe; Chi voleva il bagno comodo perchè doveva concentrarsi e defaticare la schiena anche in caso di servizio fisiologico; Chi gli si addormentava il pollice; Chi aveva bisogno di musica di sottofondo perchè doveva fare una specie di terapia zen!; Chi non poteva fare un giro della testa in modo normale...quindi non voleva essere chiamato alle spalle!; Chi non voleva che i colleghi si toccassero i testicoli al suo passaggio perchè si sentiva discriminato come uno jettatore (un palluto!)...INSOMMA...UNA TARANTELLA di tutti i giorni...al cappio della follia NAZIONALE AVANGUARDISTA! Eppoi il vero "diversamente abile"...non mi aveva mai chiesto un permesso di mezz'ora per riposarsi dal suo stress fisico (realmente) diverso ma sano..(ma comunque lo costringevamo a fermarsi comunque...non esistono schiavismi)! COSTUME NAZIONALE, come è costume nazionale (alla ANNOZERO, alla SANTORO) fare proclami sulla dignità....ma sai quanta dignità ho perso io da disoccupato, devo dare ancora soldi a mia madre, a parenti...ho dovuto negarmi alle banche...ai notai...e poi una AZIENDA mi assunse...dopo 4 anni di disoccupazione e debiti ! Allora io vidi che QUESTA AZIENDA mi restituiva dignità...non i tanti pseudo-moralisti che stanno anche qui, senza offesa, dalle parole forbite e convincenti, ma dal prezzo diverso...tanto per poter stare qui a navigare...vuol dire che il conto corrente è ok...sennò stavamo a laurààààà fare soldi fino a stasera...da vedere se ci pagavano..moralisti dalla pancia piena...e, dicevo, questa AZIENDA mi ha sempre chiesto per favore per ogni qualcosa io abbia fatto da operaio! I miei diritti...i miei dritti...da chi proteggermi e chi scegliere! OCCHIO che i tanti moralisti della dignità alla fine usano le parole perchè sano che prima o poi verranno beccati...e si scoprirà l'alatarino in cui di lavoro...si campa per diritto..non per competenze o valore aggiunto...i tanti moralisti spesso sono persone dal titolo garantito...dalla pancia piena..dai 20 o 30.000 euro all'anno per 40 anni...800.000-1.200.000 euro (minimo UNMILIARDO E SEICENTOMILIONIDILIRE) per dare quale valore aggiunto..Santoro Syndrome! I tuoi DIRITTI o i tuoi DRITTI!
Ritratto di Ilopan
22 giugno 2010 - 19:13
per il livore di come parlo..non voglio provocare nessuno...ma in un contesto importante di benessere, in cui non fa testo perdere 50 euro o limitarmi un abuso (perchè di questo parliamo)...parlare di dignità per poche cose...e parlare altresì... di asiatizzare l'Europa...mi suona "stonato". Voglio dire che sarebbe questa una cosa giusta: I TANTI GARANTITI DAL POSTO FISSO...dal 730 da 45.000 euro e più...dovrebbero lasciare il posto di lavoro a scadenza; fare i disoccupati a tempo..anche loro! Prendere i disoccupati e dargli il loro posto...questa è la vera DIGNITA' che dovremmo applicare...il TURN OVER DEI DIRITTI...e non dei DRITTI! Invece...mandiamo avanti la solita povera gente a cui diamo "quattro frasi di solidarietà sulla dignità"...e la tavola...piange (per tavola si intende il minimo vitale..)!? BENVEGANO QUESTE FORME DI NUOVA CONCEZIONE DEL LAVORO....segno e frutto dei tempi e degli abusi divenuti ormai cronici...!
Ritratto di nicola1968
23 giugno 2010 - 00:06
ma vedi che non si tratta di reddito, ci sono lavori che pochi vogliono fare, 10 posti e cinque candidati, poi quei cinque sono quelli che sono e li prendi così, qualcuno darà il massimo e qualcun altro farà il meno possibile, ma tocca tenerli; ci sono poi lavori dove per dieci posti ci sono 100 candidati, fai selezione e puoi permetterti di giocare al ribasso, concorrenza. spiacente ma i cinque di sopra tireranno la corda, almeno finchè non arriveranno altri 6 soggetti, avranno i loro diritti e saranno anche dritti, viceversa i 90 rimasti fuori dovranno darsi da fare per ottenere un qualche genere di impiego, magari rinunciando a qualcosa. ma ti pongo una domanda, per quanto cinica, di chi è la colpa se i cinque stanno bene mentre gli altri sgomitano? ognuno sceglie il proprio lavoro (spesso), non sempre è possibile (personalmente mi sarebbe piaciuto fare il neurochirurgo ma le condizioni economiche della mia famiglia non me l'hanno permesso, ma ho studiato, ho investito su me stesso, ho fatto sacrifici e oggi porto a casa 1500-1600 euro al mese con 36 ore settimanali di lavoro a turni h24, 365giorni all'anno e condizioni migliori di quelle di molte altre professioni. potrei lamentarmi anch'io delle condizioni in cui opero, si può sempre migliorare, soprattutto migliorare la professionalità che si vuol dare all'utente, ma molte volte facciamo con i mezzi che abbiamo a disposizione, non è il massimo ma si tampona con la professionalità) ma un minimo di pragmatismo occorre averlo, magari sacrificandosi quando si è giovani, investendo nello studio e nella cultura e qualche sabato sera trascorrerlo sui libri invece che in discoteca. nonostante tutto penso che la proposta fiat sia una crepa nella tutela dei lavoratori, si potrà discutere fino a domani dei fannulloni e delle mele marce, ma questo non deve intaccare la dignità di chi lavora con senso del dovere, la fiat non è una onlus, deve creare profitto, è la sua ragion d' essere, ma l'operaio deve difendere il proprio lavoro, la sua dignità di persona.