STOP ANCHE A NOVEMBRE - Fra l’11 dicembre 2015 e l'11 gennaio 2016 la
Maserati interromperà la produzione nello stabilimento torinese di
Grugliasco, dove sono realizzate le Ghibli e Quattroporte. Il motivo è da rintracciarsi in quello che l’azienda definisce “riallineamento produttivo”, ovvero un fisiologico calo delle vendite successivo a determinati fattori: in questo caso la flessione va imputata al normale rallentamento delle vendite ed alle difficoltà accusate su alcuni mercati, fra cui ad esempio quello cinese e quello russo. Lo stop delle linee rappresenta un misto di cassa integrazione e festività di fine anno. I macchinari si fermeranno anche a novembre: il quotidiano Repubblica scrive che le linee resteranno ferme nella prima settimana e per due fine settimana lunghi, dal 20 al 23 e dal 27 al 30 (compresi).
CONTRARIA LA FIOM - La Maserati ha già comunicato le decisioni ai sindacati. L’unico ad esprimere preoccupazione è il rappresentante della Fiom, Federico Bellono, secondo cui “il calo delle vendite è un po' superiore alle attese e si può andare anche sotto la soglia delle 30 mila vetture prodotte”. Le difficoltà sono note già da inizio 2015, quando la Maserati si trovò costretta ad imporre una settimana di cassa integrazione per tutti e 2.800 i dipendenti dell’impianto. Allo stesso tempo il numero di vetture costruite al giorno è sceso da 150 a 140. Un’ulteriore riorganizzazione è stata messa in atto a settembre, quando 600 operai sono tornati a lavorare presso lo stabilimento di Mirafiori, dove in queste settimane vengono realizzati alcuni esemplari pilota della suv Levante, attesa entro la prima metà del 2016. Come aveva detto alla stampa l'amministratore delegato Harald Wester, in occasione del Salone di Francoforte a settembre (nella foto sopra lo stand con tutta la gamma), la Maserati conferma per il prossimo anno l’obiettivo delle 50.000 automobili.