IL FUTURO - Quali soluzioni tecniche verranno introdotte sulle monoposto che gareggeranno in
Formula 1 nei prossimi anni? Alla domanda prova a rispondere la
McLaren, che presenta oggi una vettura dalle forme radicali e dai contenuti tecnici esclusivi: si chiama
MP4-X e va intesa come un progetto d’avanguardia, tramite il quale fornire nuovi spunti in materia di sicurezza, propulsione ed anche pubblicità. La MP4-X segue due progetti quasi omologhi firmati Red Bull e Ferrari, anch’essi lontanissimi dal venir presi in considerazione ma utili per stimolare un dibattito (tecnico e d’opinione) sul futuro della disciplina.
ALL'AVANGUARDIA - Questa McLaren MP4-X concept è stata realizzata presso i laboratori della McLaren Applied Technologies, dove i tecnici dell’azienda lavorano non soltanto per sviluppare tecnologie di stampo automobilistico: qui vengono messe a punto soluzioni nel campo della ricerca e sviluppo, destinate per esempio all’industria farmaceutica, al settore dei trasporti ed alla medicina. Elemento caratteristico della MP4-X è il suo essere innovativa e futuristica. Per questo motivo i tecnici dell’azienda hanno voluto impiegare le tecnologie più moderne oggi disponibili, alcune delle quali già introdotte su categorie non meno d’elite rispetto alla Formula 1. Il riferimento è ovviamente al sistema ibrido. La McLaren MP4-X può contare infatti di un motore termico e di modulo elettrico, soluzione già introdotta sui prototipi del campionato Endurance. In questo caso le batterie possono ricaricarsi anche in maniera induttiva, ossia grazie al passaggio su un’apposita sezione della pista: l’azienda ritiene che sotto l’asfalto del circuito possano venir collocate alcune piastre, che sfruttano il principio dell'induzione elettromagnetica per caricare le batterie.
NUOVA AERODINAMICA - La presenza di un sistem di propulsione ibrida consentirà inoltre di ridisegnare la sezione posteriore della monoposto ed ottimizzare i flussi aerodinamici, a vantaggio del comportamento in pista. La McLaren MP4-Ximpiega poi un sistema per recuperare l’energia in frenata (già presente sulle Formula 1 odierne) ed alcuni pannelli solari, distribuiti lungo la carrozzeria, utili anch’essi per aumentare la quantità di energia a disposizione. Tale energia può essere utilizzata per alimentare il sistema di bordo oppure quale iniezione di potenza. L’incidente costato la vita a Jules Bianchi dimostra come l’unica zona sensibile rimanga per i piloti quella del casco. La McLaren ha pensato per questo motivo ad un cupolino incorporato nel telaio, che ripari la testa anche nelle situazioni più estreme: il cupolino deve essere resistente, facilmente apribile (per facilitare i soccorsi a vettura capovolta) e del tutto trasparente, in maniera tale da non rovinare la visuale né del pilota e nemmeno degli spettatori. L’eventuale senso di “claustrofobia” viene però compensato da un sistema di visione a 360°, grazie al quale chi guida avrà una panoramica molto più accurata di quanto accade dietro ed intorno. Ciò avviene per merito di alcune telecamere, montate in sostituzione degli specchietti laterali, che interagiscono con uno schermo posizionato nell’abitacolo. A disposizione vi sarà anche un Head-Up Display, che fornisce una serie di informazioni utili: non soltanto la posizione di un avversario o la presenza di eventuali bandiere di pericolo, ma anche la posizione di detriti o di una monoposto incidentata.
MATERIALI FLESSIBILI - In materia di sicurezza vanno citati anche i sensori di pressione nelle ruote, già montati sulle auto stradali ma non ancora implementati sulle monoposto da Formula 1: inviano dati ai tecnici della Pirelli e scongiurano eventuali scoppi. Ciascun sensore provvede in maniera autonoma al proprio fabbisogno energetico e si interfaccia con l’unità di controllo, la quale a sua volta gestisce la pressione del pneumatico sul quale il sensore è montato: in tal modo è possibile migliorare la trazione e di conseguenza lo spunto in uscita da una curva. Viene poi abbandonata la soluzione delle ruote scoperte, tipica delle monoposto ma pericolosa in caso di contatti ruota contro ruota. Il telaio della McLaren MP4-X è del tipo a monoscocca e la carrozzeria prevede materiali a rigidità negativa, studiati per assorbire parte della forza generata da un incidente. Questo genere di materiale può ritornare alla propria forma originaria anche dopo un impatto violento. È presente inoltre un raffinatissimo impianto di diagnostica, che raccoglie ed invia informazioni utili per meglio comprendere ad esempio la gravità di un incidente. La presenza di un’evoluta interfaccia uomo-macchina consente ai tecnici di valutare il livello di idratazione del pilota e capire di conseguenza il suo livello di concentrazione. Di tipo intelligente sarà anche il tessuto a rivestimento dei sedile, che incorpora sensori biometrici ed interagisce con la tuta del pilota: questa segnala le zone del corpo sottoposte a maggiori sollecitazioni dopo un incidente.
SENZA MANI - Non meno futuribile è il sistema della McLaren MP4-X che sfrutta impulsi di natura cognitiva, in fase di studio per i malati di SLA, che permette al pilota di gestire determinate funzioni senza usare un comando fisico. Gli ingegneri della McLaren hanno pensato anche agli spettatori, sviluppando pubblicità che riescano ad adattarsi ai differenti gusti: ciò sarà possibile grazie ad alcuni schermi, montati sulla carrozzeria, i cui messaggi potranno variare ad esempio in funzione dell’area geografica in cui si disputa il Gran Premio.