E IO PAGO - Milano, triste primato: è l'unica città in controtendenza rispetto al calo di riscossioni registrato nei primi mesi del 2014 per quanto riguarda le multe. Il motivo va ricercato nello stop quasi semestrale richiesto dalla sanatoria delle vecchie cartelle esattoriali, peraltro terminato il 16 giugno. Si ricomincia da zero, insomma. Ma Milano guarda tutti dall'alto in basso: per fortuna dell'amministrazione comunale, per magna sfortuna degli automobilisti.
CORSA A OSTACOLI - Zone a traffico limitato, nuovi autovelox sulle principali strade d'ingresso alla città, scarsità di parcheggi: le insidie di Milano sono queste. E fanno sì che la città lombarda sia al primo posto in Italia come entrate da multe pro capite: 170,5 euro in media, con Firenze che segue con 145,4 e Bologna a chiudere il (triste) podio. La media nazionale è di 35 euro circa.
VICINI E SCONTENTI - C'è da pensare che qualcosa non quadri: non tanto per il fatto che gli introiti di Caserta in termini di multe pro capite ammontino a 60 centesimi, quanto per la sperequazione tra territori vicini: il Veneto, ad esempio, è una delle regioni più multate d'Italia, mentre il vicino Friuli-Venezia Giulia che, statistiche alla mano, è pieno di automobilisti virtuosi. Facile pensare che la seconda regione, provvista di Statuto speciale, abbia una finanza locale che cerca meno risorse fra divieti di soste ed eccessi di velocità.
IL GETTITO CALA - Se tra 2008 e 2011 gli incassi da multa sono cresciuti su base nazionale del 15%, arrivando a sfiorare gli 1,5 miliardi di euro, nel 2013 i verbali hanno portato ai Comuni poco meno di 1,4 miliardi. Non siamo diventati più virtuosi al volante: semplicemente, con la crisi si rinuncia qualche volta in più all'auto. Evitando i rischi da multa come effetto collaterale.