Mopar: arrivano i kit per l’Europa

Pubblicato 04 ottobre 2016

Al Salone di Parigi la Mopar (azienda del gruppo Fca) ha presentato i suoi primi kit di elaborazione omologati per veicoli Jeep. Ne abbiamo parlato con il responsabile dell’area Emea Santo Ficili.

Mopar: arrivano i kit per l’Europa

La Mopar è il “braccio” del gruppo FCA che si occupa (in tutto il mondo) di assistenza, formazione, ricambi e aftermarket. Nata negli Usa nel 1937 (il nome deriva dalla contrazione di MOtor e PARts), sta crescendo rapidamente anche in Europa, tanto che agli ultimi saloni dell’auto è sempre stata presente con un proprio stand (se non più di uno, come a Parigi, dove ogni marchio FCA aveva un angolo Mopar). Ne abbiamo parlato con il responsabile dell’area Emea (Europa e Medio Oriente), Santo Ficili (foto sopra).

Le novità principale riguardano i pacchetti MoparONE per le Jeep Wrangler e Renegade: perché sono importanti?
In America Mopar ha un catalogo enorme per personalizzare la propria vettura ma in Europa abbiamo molti vincoli di omologazione e tanti di quegli accessori non possiamo importarli. Ora, però, disponiamo di due kit di componenti dedicati a Wrangler e Renegade omologati per l’uso in Italia e montati su due vetture esposte sullo stand Jeep. Il primo permette di rialzare di due pollici la vettura, e comprende anche nuovi cerchi, una barra attorno al parabrezza con luci supplementari, una diversa barra stabilizzatrice, protezioni per il sottoscocca, pneumatici maggiorati, gradini laterali per accedere meglio a bordo, una diversa griglia e tanti altri piccoli dettagli. Per Renegade, invece, le modifiche sono più leggere ma comunque il kit comprende molle e ammortizzatori che permettono di alzare l’assetto di un pollice.

Quando saranno in vendita?
Entro fine anno, ma il prezzo ancora non è stato fissato. Si potrà comunque comprare l’intero kit o i singoli pezzi.

E per l’aspetto burocratico?
Una volta installati i pezzi, come per ogni modifica ci sarà da aggiornare la carta di circolazione ma tutto sarà più semplice perché il kit lo forniamo noi “certificato”.

Oltre a questi kit avete anche in catalogo altre offerte…
Sì, oggi il cliente desidera principalmente “personalizzazione”, anche quella che non richiede di affrontare questioni omologative: ad esempio con adesivi o altro. Abbiamo offerte di tutti i tipi: un esempio è la Fiat 124 Spider esposta a questo salone, che abbiamo chiamato “America”, dotata di cerchi specifici, portapacchi posteriore e altre piccole modifiche.

Di cosa si occupa prevalentemente Mopar in Europa?
I ricambi sono di gran lunga il primo settore, visto che dobbiamo garantire la reperibilità dei componenti fino a dieci anni dall’uscita di produzione della vettura. Ma ci occupiamo anche della formazione delle officine, del supporto ai sistemi multimediali della piattaforma Uconnect e persino del customer care: ad Arese abbiamo un call center con 500 addetti che rispondono alle chiamate di tutto il continente per tutti i marchi.

A proposito di marchi: FCA ne ha diversi. Vi occupate di tutti?
Tranne Ferrari e Iveco sì: da sei mesi infatti anche Maserati è entrata sotto il nostro “ombrello”.

Quante persone lavorano in Mopar?
Per la regione Emea siamo 2800.



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Ritratto di Fr4ncesco
4 ottobre 2016 - 19:40
2
Per gli appassionati, almeno nella libera America, gli accessori Mopar sulla propria FCA sono d'obbligo.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
5 ottobre 2016 - 09:07
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di NITRO75
5 ottobre 2016 - 11:42
Per tutti i marchi il merchandising legato alle personalizzazioni/elaborazioni è importante. Tanto più per Jeep che vive di queste cose. Ottima l'idea di FCA di farsi certificare i kit, in modo da agevolare le operazioni di omologazione delle parti, nota dolente per ogni elaborazione, soprattutto nel bel paese.