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Nel 2020 saranno 100 milioni le auto vendute all'anno

30 marzo 2016

Secondo un’indagine della IHS Automotive la tendenza alla crescita delle vendite mondiali continuerà.

Nel 2020 saranno 100 milioni le auto vendute all'anno
CRESCITA CONTINUA - Il rallentamento dell’economia cinese non metterà in pericolo le crescita del mercato automobilistico mondiale, destinato ad aumentare di volume rapidamente già a partire dal 2016. Lo stima un’indagine compiuta dall'autorevole IHS Automotive, secondo cui il picco di crescita in termini percentuali si raggiungerà nel 2019: in quell’anno le vendite a livello mondiale cresceranno del 3,2% rispetto al 2018, a fronte di un valore inferiore al 2,5% fra il 2015 ed il 2016. Il numero di automobili vendute all’anno passerà dalle 87,5 milioni del 2015 ai circa 115 milioni del 2023, anno scelto come ultimo per l’analisi.
 
LA CINA FA DA TRAINO - La crescita verrà guidata dalla Cina e dai mercati emergenti, destinati a svilupparsi in maniera più significativa rispetto all’economia europea o statunitense: l'IHS Automotive ritiene che nel paese del Dragone si venderanno 230 milioni di nuove automobili fra il 2016 ed il 2023, mentre il tasso di crescita annuale si attesterà in media al 3,5%. In Cina ad oggi vi sono 120 automobili ogni 1.000 abitanti, rapporto di molto inferiore rispetto a paesi emergenti (in Messico si registrano 275 auto ogni 1.000 abitanti) o avanzati (negli Stati Uniti il rapporto è di 800 auto per 1.000 abitanti). La crescita del mercato cinese bilancia la flessione della Russia e del Brasile, dove nel 2015 le immatricolazioni hanno risentito delle difficili condizioni economiche e sono diminuite rispettivamente del 36% e del 25,6%.
 
EUROPA E USA SATURI - Il tasso di crescita del mercato automobilistico inizierà a ridursi dopo il 2019, fino a scendere sotto il 2% tre anni più tardi. Questo perché si raggiungerà la saturazione nelle nazioni sviluppate, mentre l’incremento delle vendite nei paesi emergenti non sarà sufficiente per bilanciare la flessione nelle economie avanzate. Lo studio non cita le forme di trasporto che potrebbero affiancare la mobilità privata (come ad esempio l’auto condivisa), indicate più volte come spauracchio di tutte le case automobilistiche: la previsione è che l’utilizzo comune delle automobili (o il loro mancato possesso) finisca con l’influire sui numeri di vendita.


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Ritratto di Fr4ncesco
30 marzo 2016 - 18:26
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L'automobile resta il mezzo più flessibile, l'unico che garantisce una totale autonomia di spostamento ed è diventata tanto comoda quanto sicura e veloce.