PICCOLA MONOVOLUME - Alla fine delgi Anni 90, mentre stava già lavorando alla terza generazione della Corsa, la Opel capì che c’era spazio anche per un modello ancora più piccolo ed economico. Per lo sviluppo scelse come partner la Suzuki (entrambe nel gruppo General Motors) e nel 1999 svelò il prototipo Concept A. La versione di serie fu presentata a marzo 2000: si chiamava Opel Agila ed era una citycar lunga 354 cm, ma a differenza delle rivali (su tutte le Fiat Panda, Ford Ka e Volkswagen Lupo) aveva una carrozzeria da monovolume, con il tetto alto per facilitare ingresso e uscita, e 5 comode porte. Insomma un’auto quasi senza rivali, molto pratica e facile da guida in città.
MECCANICA COLLAUDATA - La Opel Agila fu prodotta nella fabbrica di Gliwice, in Polonia, insieme alla “cugina” Suzuki Wagon R+ (svelata anch’essa nel 2000). La meccanica, semplice, era tipica delle citycar: trazione anteriore, cambio a 5 rapporti e freni a disco a disco per le ruote anteriori, con i posteriori a tamburo. All’esordio furono disponibili i motori benzina 3 cilindri 1.0 da 58 CV e 4 cilindri 1.2 da 75 CV. Nel 2003, in occasione del leggero restyling, debuttò il turbodiesel 4 cilindri 1.3 (70 CV) di origine Fiat e arrivò il nuovo benzina 1.0 da 60 CV, mentre nel 2004 esordì il 1.2 da 80 CV. La prima generazione dell’Opel Agila venne costruita fino al 2007 in 440.000 unità, il 40% delle quali arrivò in Italia.
20 CM IN PIÙ - Opel e Suzuki proseguirono la collaborazione e nel 2007 lanciarono la seconda generazione. La carrozzeria delle nuove Opel Agila e Splash (la Suzuki abbandonò il nome Wagon R+), sempre a 5 porte, raggiunse i 374 cm di lunghezza e diventò più arrotondata e dinamica, in particolare al posteriore, dove i fanali a sviluppo verticale donarono una forte personalità all’insieme. L’abitacolo poteva ospitare anche il quinto passeggero. I motori erano un’evoluzione di quelli precedenti: il 1.0 raggiunse i 65 CV (68 CV dal 2010) e il 1.2 fu portato a 86 CV (94 CV dal 2014), mentre il turbodiesel 1.3 arrivò 75 CV. L’Opel Agila e la Suzuki Splash vennero costruite nella fabbrica ungherese di Esztergom fino a novembre 2014. Al posto dell’Agila arrivò l’Opel Karl, citycar sempre a 5 porte, ma dal look meno distintivo: fu anche per questo, forse, che non raccolse il successo dell’Agila.