FOTOGRAFIA DELLE AUTO IN ITALIA - Analizzando il parco circolante in Italia, dal 2011 al 2016 è diminuito significativamente il numero di vecchie automobili, che emettono più sostanze inquinanti dagli scarichi e sono meno sicure in caso di incidente di quelle moderne: nel periodo analizzato sono diminuiti dal 57,1% al 41,5% i modelli che rispondono agli standard antinquinamento Euro 3 o inferiori, quindi immatricolati prima del 2006. Il quadro viene “dipinto” dall’Osservatorio Autopromotec, che ha basato l’indagine sui dati in possesso dell’ACI e fornisce così uno spaccato sulle auto presenti in Italia. Dallo studio emerge che le auto più anziane erano la maggioranza nel 2011, quando sulle strade del nostro Paese circolavano il 21% di vetture Euro 3 (il 16,2% nel 2016), il 18,8% di Euro 2 (il 12,0% nel 2016) e il 5,3% di Euro 1 (5,3% nel 2016).
IL 58,5% EURO 4 O SUPERIORE - In questo periodo è calata meno drasticamente la percentuale di auto Euro 0, le più inquinanti e meno sicure in assoluto (“targate” prima del 1993), passate dal 12,0% del 2011 al 10,1% del 2016. I modelli Euro 0 non hanno sistemi per il trattamento dei gas di scarico e adottano poche dotazioni per la sicurezza a bordo, visto che gli airbag hanno cominciato a diffondersi dal 1987 e sono obbligatori in Italia dal 2002 (insieme al sistema antibloccaggio dei freni). Il rinnovamento delle automobili è stato “trainato” da quelle più recenti, omologate cioè Euro 4, Euro 5 e Euro 6 (dal 2006 in avanti), passate dal 42,9% del 2011 al 58,5% dell’anno scorso. Va detto però che le automobili di ultima generazione non assicurano automaticamente di poter superare “indenni” i blocchi del traffico, visto che nelle domeniche ecologiche di Roma è stato bloccato l’accesso ai diesel Euro 6.