La novità più importante allo stand Kia del Salone di Ginevra, aperto al pubblico dal 5 al 15 marzo 2015, è il prototipo di una grossa wagon, la Sportspace: bassa, slanciata e aggressiva, prefigura da vicino la futura Optima di serie, che con ogni probabilità arriverà anche in Italia entro la fine dell’anno in versione berlina, e nel 2016 in allestimento cinque porte. Ne abbiamo parlato con Gregory Guillaume (foto sopra), a capo del centro stile europeo della Kia.
Da dove nasce l’idea della Sportspace?
Trattandosi della prima wagon di grandi dimensioni della Kia, prima di partire con il progetto abbiamo preso in esame quello che le altre case propongono. Estremizzando, ci sono due tipi di wagon: quelle classiche, con il tetto piatto e il portellone verticale, molto spaziose ma dalla forma “a scatola”; e quelle che vengono definite shooting brake, quelle cioè con una coda molto rastremata, che comporta una riduzione della capacità (e praticità) di carico. Noi abbiamo voluto fare qualcosa di diverso: come dice il nome, un’auto dalle forme sportive, ma tuttavia spaziosa. Ecco perché è bassa, e quindi filante, ma ha le fiancate squadrate. Inoltre, diversamente da tutte le altre wagon, il terzo finestrino della Sportspace è molto corto. In questo modo evochiamo un’idea di forza, potenza e solidità. E per accentuare lo slancio abbiamo ripreso un elemento caratteristico della nostra berlina di lusso Optima (finora non importata in Italia), il profilo in alluminio satinato che si allunga dalla parte superiore dei finestrini fin quasi al portellone.
In questo periodo si vendono bene le suv e le crossover; c’è ancora mercato per una wagon lunga quasi cinque metri?
Le vendite delle grosse famigliari sono stabili, e globalmente su numeri interessanti. Ma c’è un altro motivo che ci ha spinti a sviluppare la Sportspace: una casa come la Kia, che opera sul mercato mondiale, non può avere “buchi” nella gamma.
E degli interni, che cosa ci può dire?
In un prototipo come la Sportspace è possibile, e anzi auspicabile, lasciare spazio alla fantasia. Ecco allora che ho voluto immaginare una vettura piacevole a vedersi e anche nella guida, ma adatta anche a trasportare nel comfort quattro persone in una vacanza sulle nevi. I sedili sono due davanti e due dietro, separati da un alto tunnel, e la parte centrale è comunicante con il baule, in modo da poter caricare comodamente le sacche degli sci.
Il bagagliaio è molto particolare: abbiamo visto delle “palline” metalliche sul fondo…
Sì, ma non è una questione estetica. Si tratta di 28 sfere in acciaio, libere di ruotare, che sporgono di qualche millimetro dal pianale, permettendo di spingere i bagagli praticamente senza fare fatica. Poi, quando si chiude il portellone, le sfere si abbassano automaticamente e i bagagli poggiano sul rivestimento e non scivolano più. Ci sembra una soluzione molto pratica, ma, a essere sinceri, non è una nostra invenzione: l’abbiamo ripresa da alcuni trasportatori che abbiamo visto negli aeroporti!