UN AIUTO PER CHI GUIDA - Le Peugeot di nuova generazione avranno molti elementi in comune con il prototipo Instinct, atteso al Salone di Ginevra (7-19 marzo), che indica quali influenze subiranno le Peugeot in termini di estetica e con l’arrivo delle tecnologie per la guida autonoma, che potrebbero sancire un cambiamento radicale nel modo in cui vengono concepite e utilizzate le automobili. All’interno della Instinct si trova ad esempio un sistema che apprende determinate informazioni del guidatore, sulla base di alcuni parametri contenuti nello smartphone, nello smartwatch e nel sistema casalingo di domotica, come ad esempio l’orario di uscita, gli impegni nel calendario e l’attività fisica svolta. Questa integrazione viene utilizzata per creare un profilo dell’automobilista e consentire alla Peugeot Instinct di anticipare le sue richieste, attivando la guida autonoma dopo un allenamento in palestra o scegliendo un parcheggio più lontano dalla destinazione nel caso il guidatore sia rimasto seduto a lungo prima di salire a bordo.
QUATTRO MODALITÀ - Funzioni di questo genere sono possibili grazie al sistema Samsung Artik Cloud, che aggrega (all’interno di un cloud) e analizza i dati all’interno dei dispositivi mobili che utilizziamo più spesso. La piattaforma elabora le informazioni raccolte e predispone i sedili, l’illuminazione, l’impianto audio e il sistema di guida autonoma, basato su quattro modalità, sviluppate per favorire o meno il coinvolgimento del guidatore: la modalità Autonomous Soft ad esempio prolunga i viaggi e consente ai passeggeri di veder terminare il film che stanno guardando, quella Autonomous Sharp riduce i tempi di viaggio e lo schema Drive Relax fa intervenire i sistemi di assistenza ma non attiva la guida autonoma. Il conducente assume il pieno controllo dell’auto solo nella modalità Drive Boost. La principale novità della Peugeot Instinct Concept sta però nell’approccio graduale sul tema della guida autonoma, meno drastico rispetto a soluzioni concorrenti: in questi casi è previsto che il guidatore non può decidere operazioni semplici se l’auto è guidata dall’elettronica.
COMANDI RAPIDI - Il software della Peugeot Instinct consente per esempio di comandare un sorpasso anche se è la guida autonoma è in funzione, ad esempio per ridurre i tempi di viaggio. Ciò avviene per mezzo di un selettore nella plancia, chiamato i-Device, attiguo allo schermo principale (da 9,7 pollici) e studiato per impartire i comandi più frequenti: tramite l’i-Device è possibile ad esempio cambiare modalità di guida. Determinate funzioni possono inoltre venir attivate per mezzo di un assistente vocale. La messa in funzione della guida autonoma fa cambiare anche la struttura dell’abitacolo, che “perde” alcuni fra i suoi componenti principali: i pedali rientrano nel pavimento e il volante nella plancia. La Instinct adotta un motore ibrido con batterie ricaricabili alla spina, da 300 CV, e prevede telecamere all’interno delle luci a led anteriori: in questo modo, secondo l’azienda, i sistemi per la guida autonoma vedono meglio l’ambiente circostante. La carrozzeria è di tipo shooting brake, ovvero famigliare a due porte.