SINISTRI “IN SERIE” - Un fine settimana tragico, quello del 24 e 25 gennaio 2015. A Segrate (Milano) un pedone è stato travolto da un mezzo, che dopo l'urto, ha fatto perdere le proprie tracce; a Montecarotto (Ancona) un disabile è stato investito e ucciso da un autocarro, poi fuggito; mentre a Cortina d’Ampezzo (Belluno) è finita in coma una giovane romena investita da un furgone il cui guidatore, dopo essere scappato, è stato rintracciato qualche ora dopo. Che la pirateria stradale abbia ormai raggiunto livelli da allarme rosso lo confermano i dati Asaps (l’associazione degli amici della Polstrada), che nel solo 2014 ha registrato 1009 episodi di omissione di soccorso (4% in più sul 2013), con 119 decessi e 1224 feriti.
ANCHE L’ALCOL NEL MIRINO - Su 1009 pirati, solo 583 hanno un nome: gli altri non sono stati mai rintracciati. Una volta su cinque, l’automobilista è stato trovato ubriaco, anche se si stima che l’alcol sia responsabile di un numero più alto di incidenti con fuga: spesso, infatti, il guidatore viene individuato a distanza di ore o di giorni, quando ormai l’alcol non è più presente nel sangue. Ancora più delicato e complesso individuare i pirati drogati: servono analisi cliniche, e occorre dimostrare che la persona al volante aveva assunto stupefacenti poco prima dell’incidente. Resta l’emergenza dei veicoli con assicurazioni scadute o false, circostanza accertata in almeno 52 dei casi, pari al 9%: i cui conducenti si danno alla fuga per evitare multe salate e per non pagare i danni causati.