IL FUTURO COSTA - Quando si legge di megapiani di investimenti da parte dei gruppi automobilisti c’è la tentazione di giudicarli soprattutto come delle manifestazioni di potenza con scopi promozionali e d’immagine. In realtà il mettere sul tappeto grandi risorse finanziarie pare proprio essere l’unico modo per garantirsi un futuro, principalmente nell’approntare nuovi prodotti e tecnologie innovative. La cosa è sempre stata vera e lo è ancora di più in questa fase storica in cui la tecnologia dell’automobile sta cambiando e cambia sempre più in fretta, alla ricerca di risposte adeguate alla domanda di compatibilità ambientale, sicurezza e risparmi energetici.
LE ELOQUENTI RINUNCE - Testimonianze di quanto conti la disponibilità di mezzi finanziari si possono avere anche leggendo l’attualità “in negatvo” (nel senso della pellicola fotografica). A fronte di piani di investimenti di svariate decine di miliardi di euro per nuovi prodotti in ricerca e sviluppo da parte di alcuni gruppi c’è chi per mancanza delle disponibilità finanziarie necessarie deve rinunciare a un progetto assolutamente interessante e promettente.
INSUFFICIENTI I RECENTI MIGLIORAMENTI - È il caso del gruppo
PSA Peugeot Citroën che secondo la stampa francese ha messo da parte il progetto di motore
Hybrid Air (ibrido termico/aria compressa, clicca sul link per sapere come funziona) dopo aver cercato a lungo un partner che partecipasse ai costi di ricerca e sviluppo. Tali costi sono stimati in circa 500 milioni, e per il gruppo francese si tratta di uno sforzo inaffrontabile. Ciò nonostante che l’andamento delle vendite ultimamente sia migliorato, che il mercato cinese stia dando ottimi risultati e gli ultimi i modelli incontrino l’apprezzamento dei mercati. Senza contare il fatto che tra i soci del gruppo ci sono capitali cinesi e lo stesso Stato francese.
ALTRI PROTAGONISTI? - Evidentemente però per la PSA ci sono altre priorità e se il motore Hibrid Air troverà uno sviluppo industriale pare proprio che non sarà con il gruppo francese. Tra l’altro è stata anche diffusa la notizia che l’ingegnere Karim Mokaddem, considerato il padre di questa tecnologa, avrebbe lasciato il gruppo Peugeot Citroën. Quanto alla Bosch, partner di PSA nel lavoro finora svolto, si sarebbe data tempo fino alla prossima estate per vedere di trovare altre collaborazioni in proposito oppure lasciare perdere anch’essa il progetto.