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La Qashqai sarà ancora “made in England”?

21 ottobre 2016

Entro novembre la Nissan deciderà se la prossima Qashqai, attesa nel 2018-19, sarà ancora fabbricata a Sunderland a seguito alla Brexit.

La Qashqai sarà ancora “made in England”?

LA “BREXIT” IN CONCRETO - Gli aspetti politici della vittoria dei favorevoli all’uscita della Gran Bretagna nell’Unione Europea  stanno lasciando il posto a quelli pratici, dai grandi risvolti economici. Una testimonianza viene dalla Nissan che ha in Inghilterra uno dei suoi principali poli produttivi. Il “chairman” della Nissan Carlos Ghosn ha infatti dichiarato che lo stabilimento dove dovrà essere prodotta la nuova Nissan Qashqai (a partire dal 2018-2019) verrà deciso il mese prossimo. L’attuale generazione della fortunata crossover della Nissan esce dalle linee di montaggio della fabbrica di Sunderland, in Inghilterra, e fino a poco tempo fa non c’erano motivi per pensare che le cose potessero cambiare con l’arrivo della nuova generazione del modello. Ma nel frattempo c’è stato il voto al referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell’Unione europea e la vittoria a sorpresa dei favorevoli all’uscita dall’Ue ha creato dei dubbi sugli sviluppi dell’iniziativa.

RISCHI DOGANALI - Da parte della Nissan c’è infatti la preoccupazione che nella nuova situazione creatasi con la vittoria della “Brexit” possano venire meno le condizioni di export dalla Gran Bretagna verso l’Europa, con conseguente perdita di competitività degli stabilimenti britannici. Una ipotesi che viene fatta - per esempio - è quella relativa ai dazi doganali che l’Ue potrebbe introdurre per le merci provenienti dalla Gran Bretagna. Ieri Ghosn ha parlato della questione, sottolineando che se da un lato la Nissan non chiede al governo di Londra alcuna agevolazione, è altrettanto sicuro che la casa non intende perdere competitività per la sua produzione inglese. Ghosn ha anche aggiunto che fin'ora ha ricevuto soltanto assicurazioni da parte delle autorità britanniche, ma evidentemente il problema esiste se il vertice della Nissan ha dovuto darsi l’obiettivo di prendere una decisione entro breve. Da notare che la nuova Qashqai è attesa per il 2018-19 e ciò significa che la decisione dell’ubicazione della produzione è ormai una scelta improrogabile, pena far saltare la tempistica industriale relativa alla preparazione degli impianti.

IMPIANTO STORICO - Lo stabilimento di Sunderland (nella foto) è il più grande sito produttivo britannico nel settore automotive. Attualmente vi vengono prodotti vari modelli fra cui appunto l’attuale Qashqai. Annualmente escono dall’impianto circa 475 mila veicoli. La fabbrica avviò la sua produzione nel 1986 e per molti anni fu la sede produttiva della Micra. Ora però l’utilitaria della Nissan è fabbricata negli stabilimenti Renault di Flint, in Francia. Anche per questa ragione c’è chi sostiene che la nuova Qashqai potrebbe essere assegnata allo stabilimento Renault di Palencia, in Spagna. Sempre in omaggio alle sinergie tra i due soggetti dell'Alleanza Renault Nissan.



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Ritratto di DavideVR46
23 ottobre 2016 - 17:57
Sei il meglio. Meglio Ungheria o Slovenia vero? La caduta da piccolo ti ha fatto male
Ritratto di mariofiore
24 ottobre 2016 - 11:29
Meglio in Polonia che non in altri posti.
Ritratto di hulk74
21 ottobre 2016 - 19:14
Venite in Italia!!!!
Ritratto di CiccioBe
24 ottobre 2016 - 09:22
Il bello è che Honda, prima di aprire il suo stabilimento sempre su suolo Inglese, era in procinto di aprire lo stesso in Italia e precisamente in Puglia!!!! avevano trovato anche dove ubicarlo; poi iniziarono le lungaggini burocratiche, i permessi vari per costruire....oltre quaranta (vigili del fuoco, comune, regione, il vicino, mia nonna...) e fu così che scapparono a gambe levate!
Ritratto di marcoluga
24 ottobre 2016 - 11:42
2
Certo come no. Anni fa la Toyota chiese offerte e condizioni a diversi paesi europei per aprire uno stabilimento di produzione della prima Yaris, il governo di allora, guidato dal professor Mortadella, non inviò uno straccio di documentazione e se non ricordo male Toyota decise per la Francia. Poi ditemi che il mortadella e tutto il suo bel partito, non erano i reggicoda degli Agnelli.
Ritratto di M635_Csi
21 ottobre 2016 - 19:29
Dovessero decidere di abbandonare......il suolo britannico, sarebbe una bella lezioncina per i presuntuosi Brexittari, considerando anche che non è rimasta loro neanche l'ombra di un marchio che possa definirsi inglese. Forse il loro proverbiale "aplomb" comincerà a scricchiolare.....perdendo anche posti di lavoro per quegli operai che sono stati i maggiori artefici del risultato referendario!
Ritratto di M635_Csi
22 ottobre 2016 - 02:57
Dovesse accadere, agli operai fregherà poco se il motivo è l'alleanza con la Renault o l'esito della Brexit, (e probabilmente non lo si saprà mai), ma poco poco il dubbio che sia la seconda gli si insinuerà.....e allora il popolo che ha sempre ragione comincerà a rodersi il fegato perché quella ragione gliel'ha inculcata il bombardamento mediatico che qualcosa centra sempre!
Ritratto di Strige
22 ottobre 2016 - 13:02
Il risultato di un REFERENDUM (non elezione) nonda sempre ragione al popolo. Il popolo è ignorante in determinati campi e questo della brexit ne è la dimostrazione. Te lo sai che il galles, che ha votato brexit, il popolo non sapeva che più del 70% delle opere erano finanziati dall'europa? quando l'hanno scoperto hanno provato a chiedere un secondo referendum. Senza contare che sono contro l'immigrazione, ma più del 50% degli immigrati risiedono tra Londra e Oxford. Aggiungici che il giorno dopo le votazioni Farage (che è francese, manco inglese) si è messo a ridere in tv dicendo che i soldi che si danno all'europa non vanno al servizio sanitario. E se vuoi posso andare avanti per altre pagine. Alcuni quesiti non dovrebbero neppure essere chiesti al popolo, per questo esistono i politici (poi sia chiaro, pure i politici non sono un granchè).
Ritratto di AlexTurbo90
23 ottobre 2016 - 02:07
@Strige Da TE i politici non saranno un granché... da NOI (Italia) fanno semplicemente schifo e basta :) Comunque che losco figuro che è quel Farage... E anche il Boris Johnson non me l' ha mai contata giusta! Su Farage non so tantissimo, ma Johnson è sempre stato un personaggio alquanto controverso della politica inglese degli ultimi anni.
Ritratto di Strige
23 ottobre 2016 - 10:48
No il mio commento era in generale, nel senso che i politici dovrebbero essere coloro che si occupano di politica per il bene del popolo, infatti questo referendum non doveva nemmeno essere proposto, perchè l'argomento è così vasto che il popolo non ne comprende completamente tutta la situazione. Poi, pure qui i politici fanno pena, soprattutto dopo il brexit sono iniziati a comparire politici xenofobi e nazionalisti (che comprenderai che in un paese come la GB che ha conquistato mezzo mondo non sta in cielo ne in terra). Su Boris Johnson ti dico una chicca che è uscita qui una settimana fa, non so se li in italia l'abbiate letta. Boris scrive per il Telegraph, 5 giorni prima del referendum aveva scritto un articolo pro-UE, hai letto bene proprio a favore del remain, ma non è stato pubblicato per una dimenticanza. Settimana scorsa, il telegraph l'ha pubblicato e non ti dico che casino che è uscito. Tutti i giornalisti gli hanno chiesto se stava prendendo in giro l'UK, al che ha risposto che era un articolo scherzoso. Peccato che la sua famiglia, con cui è ai ferri corti dopo il referendum (la moglie se ne è andata di casa) ha confermato che Boris è sempre stato un europeista (anche il giorno prima di lasciare Londra aveva fatto una dichiarazione pro-UE), ma che voleva far capire a Cameron che lui era più bravo a governare i Tories. Cmq, se cerchi su google: "Boris Johnson article pro-UE" dovrebbe spuntarti.....
Ritratto di Rock86Rock
23 ottobre 2016 - 21:41
Si infatti, anche se remota la probabilità che ripristino i dazi doganali non influisce per nulla. Hai un infarinatura economica da topolino news? L' Europa è sempre stata mite, ma di fronte a un uscita dall' euro in quel modo non può certo permetterselo. Gli inglesi non hanno ancora capito contro chi si sono messi.
Ritratto di Rock86Rock
23 ottobre 2016 - 23:23
Allora, il discorso che il centro del mondo ormai sta altrove è corretto. Ma con i dovuti paletti da fissare. L' Europa è stata il primo continente industrializzato, e quella politica (di Europa) attuale esiste proprio per i motivi da te citati. Cioè in un mondo in continua evoluzione con altri stati in espansione...continuare a contare qualcosa. E in fondo vi si è riusciti se solo non fosse che si è asserviti agli interessi USA. Che pure loro, onestamente non li vedo così tanto verdi come dici anzi....si stanno attaccando a questi ultimi conflitti in corso (Siria e Donbass) perchè hanno capito che dopo l' ultima "scoppola" detto molto alla romana hanno i minuti contati. Invece almeno in teoria l' Europa non è detto che debba cadere per forza....ovvio, nemmeno avrà il dominio, ma alla lunga secondo me ha più possibilità di rimanere a galla. Ma deve evitare di frammentarsi troppo.
Ritratto di mariofiore
24 ottobre 2016 - 11:33
L'europa politicamente nonn conta quasi niente, ma economicamente è 100 volte l'India, 15 volte la Russia e 2 volte gli Stati Uniti.
Ritratto di MAXTONE
21 ottobre 2016 - 19:36
Sarebbe fantastico se la producessero in Giappone: La qualità tornerebbe quella degli elevati standard Nissan degli anni 80.
Ritratto di M635_Csi
21 ottobre 2016 - 19:52
Per le quantità (elevate) di auto da produrre sarebbero affossati dalle spese di trasporto e assicurazione (troppo distante)......per quanto sono d'accordo sulla maggiore qualità che certamente si riscontrerebbe.
Ritratto di MAXTONE
21 ottobre 2016 - 20:58
E il RAV4 allora? Talvolta costa anche meno del QQ a parità di motori e dotazione ma è assolutamente made in Japan.
Ritratto di M635_Csi
21 ottobre 2016 - 21:34
Spiace contraddirti, ma da quest'anno il Rav4 per l'europa la Toyota lo produce a San Pietroburgo!
Ritratto di MAXTONE
21 ottobre 2016 - 21:37
Su Wikipedia non è riportato ma anche se fosse, e non metto in dubbio che lo sia, per oltre vent'anni lo abbiamo comprato made in Japan
Ritratto di M635_Csi
21 ottobre 2016 - 21:57
Perfettamente d'accordo (la mia Mazda 6 mi è arrivata dritta dritta da Hiroshima), ma è la dimostrazione che anche Toyota ha scelto la via del "local site". Ufficialmente per ridurre i tempi di consegna e le attese dei clienti, ma lo si può leggere.........."per ridurre i costi di trasporto e le polizze assicurative marittime, sempre più costose".
Ritratto di M635_Csi
21 ottobre 2016 - 22:00
Per Maxtone: http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2016/03/15/news/toyota_rav4_tutto_pronto_a_san_pietroburgo_2016-135516516/
Ritratto di Fr4ncesco
21 ottobre 2016 - 22:45
2
@M635_Csi, anche l'articolo si riferisce unicamente al mercato russo e ai Paesi della CSI. In base alle leggi sui dazi doganali e agli accordi presi con le case automobilistiche tutti i produttori costruiscono lì, anche semplicemente importando i pezzi in kit per poi assemblarli sul posto.
Ritratto di MAXTONE
21 ottobre 2016 - 21:41
Leggo adesso che il RAV prodotto a San Pietroburgo e' destinato esclusivamente ai mercati russo, bielorusso e kazaco mentre quelli destinati a USA ed Europa sono sempre made in Japan...capirai in Giappone lo fanno in 4 stabilimenti diversi per poter assorbire l'abnorme domanda.
Ritratto di M635_Csi
22 ottobre 2016 - 03:07
....quei 3 mercati non assorbirebbero tutta la produzione prevista.....è la Camry attualmente ivi prodotta che è destinata solo a Russia, Bielo e Kazak...(e difatti da noi neanche è importata).
Ritratto di MAXTONE
22 ottobre 2016 - 11:18
Il RAV e' prodotto a San Pietroburgo perché Toyota sta avendo un boom su quel mercato come mai avuto sinora, questo lo sapevo già leggendo spesso Matt's Blog, a maggior ragione con Lexus che a settembre ha venduto 2.301 unità (+51%) contro ad esempio 1.600 di Audi (-39%), Lexus a parte, parlando di Toyota il boom in quei mercati lo sta facendo soprattutto con l'attuale generazione di Rav e stai tranquillo che non ne usciranno mai abbastanza dallo stabilimento di San Pietroburgo per poter far abbassare i termini di consegna in quanto la domanda del mercato russo supera l'offerta,lo so che gli snob italiani hanno poca considerazione per il RAV4 preferendole QQ,Tucson, Sportage etc. Ma nel mondo sono CR-V e RAV i due suv più venduti.
Ritratto di MAXTONE
22 ottobre 2016 - 11:31
Inoltre a San Pietroburgo viene prodotta anche la Camry, altra best seller in quei mercati dell'est dunque uno stabilimento che deve occuparsi dell'assemblaggio di due auto completamente diverse, con due linee di montaggio ben distinte e separate, e' già tanto se riesce a soddisfare la (fortissima) richiesta di quei mercati dove sono destinati gli esemplari in loco prodotti.
Ritratto di MAXTONE
22 ottobre 2016 - 11:32
Inoltre a San Pietroburgo viene prodotta anche la Camry, altra best seller in quei mercati dell'est dunque uno stabilimento che deve occuparsi dell'assemblaggio di due auto completamente diverse, con due linee di montaggio ben distinte e separate, e' già tanto se riesce a soddisfare la (fortissima) richiesta di quei mercati dove sono destinati gli esemplari in loco prodotti.
Ritratto di impala
21 ottobre 2016 - 20:53
ormai Nissan e Renault lavorano insieme ... dunque ormai la qualità degli anni 80 e solo un sogno
Ritratto di marcoluga
21 ottobre 2016 - 22:24
2
Brexit è un principio, spero che non basti un po' di denaro in meno per rinunciare ad un principio. Forza GB c'è la puoi fare.
Ritratto di Strige
22 ottobre 2016 - 13:10
fosse solo denaro....cmq, tra 5 anni vedremo L'inghilterra e il galles (il regno unito non esisterà più, finalmente) in ginocchio a chiedere l'elemosina all'europa. Scozia ha già chiesto un secondo referendum e l'irlanda del nord sta trattando con l'irlanda per creare la grande irlanda. E se questi due se ne vanno, l'inghilterra può dire addio al suo petrolio (che gli salva le chiappe). Gibilterra ha fatto un tentativo di essere unificata con la spagna. In campo economico, due venerdì fa e settimana scorsa la sterlina ha perso 2 volte 6% come valore PER MANCANZA DI LIQUIDITA', cose che sono successe solo a paesi come nuova zelanda, sudafrica e via dicendo, ma che succeda due volte in meno di un mese è un record assoluto. Aggiungici che pure la richiesta di mutui sono diminuiti del 10% (cosa che non capitava da 35 anni) e che molti prodotti alimentari sono aumentati a causa della svalutazione della moneta. Guarda se te sei contento, vien qua.
Ritratto di AMG
21 ottobre 2016 - 23:28
Mi farebbe MOLTO piacere.
Ritratto di AMG
21 ottobre 2016 - 23:28
(..se non la producessero più in Inghilterra)
Ritratto di M635_Csi
22 ottobre 2016 - 02:59
.....I agree, Sir!
Ritratto di Gianluigi74
22 ottobre 2016 - 09:24
Il QQ è prodotto in UK unicamente perché l' UK fa parte della UE e quindi ha libero accesso al mercato europeo, dal momento che i cari cittadini britannici tra cui il 60% degli operai che lavorano quella fabbrica, hanno creduto agli imbonitori di sua Maestà che per anni hanno trovato nell' UE il capro espiatorio di tutti i mali, è evidente che dalla mattina che la stessa UK si sarà ufficialmente separata, a livello industriale non avrà più senso tenere in piedi una fabbrica che non può vendere i suoi prodotti nel mercato per cui lavora! Quindi è inevitabile che chiuda e trasferisca la produzione altrovescia in UE. Se il governo britannico vorrà continuare ad avere l'accesso al mercato comune dovrà sottoscrivere un accordo tipo quello norvegese che prevede un cospicuo assegno annuale, la libera circolazione di persone, merci e servizi e la passiva accettazione delle regole e leghi interne della UE, leggi che fino ad ora erano scritte anche dall' UK ! Loro sono voluti uscire e loro ne subiranno le conseguenze.
Ritratto di Strige
22 ottobre 2016 - 13:16
tutto giusto, ma hai fatto un errore, la norvegia fa parte dell'EFTA (che ha già detto all'UK di stare alla larga da loro) che è vero che pagano di più, se non erro 500 milioni a settimana, e devono assicurare la libera circolazione di persone, merci e servizi, ma non devono sottostare alle leggi dell'UE, cosa che invece succede a chi è dentro UE. In pratica pagano di più per avere accesso al mercato unico (con i pro e i contro) ma nello stesso tempo non dover sottostare alle leggi europee. Tradotto, se l'UK riuscisse ad avere una cosa del genere....sarebbe da stupidi, pagare di più per avere le stesse cose di prima.
Ritratto di Gianluigi74
22 ottobre 2016 - 14:01
Esatto! Se vorranno entrare nel mercato UE in effetti per loro e in special modo per i politici populisti che hanno spinto l' opinione pubblica a decidere per la brexit sarebbe una beffa vera e propria! Tutta l ' ammuina che sta facendo il premier inglese è perche si stanno rendendo conto della mega minchi...ta che hanno fatto.
Ritratto di lucios
22 ottobre 2016 - 14:43
4
Brexit? Maddeche'? Gli inglesi, con la loro flotta, si che si fanno rispettare! Lo pagheremo noi il Brexit, altroché!!!!!!!!
Ritratto di MAXTONE
22 ottobre 2016 - 15:35
Quotone. Qui in molti ancora non hanno capito che l'Europa e' come un condominio dove ogni famiglia si fa gli affari suoi e non si sogna proprio di aiutarne un altra, se in difficoltà. Gli Stati Uniti d'Europa hanno già ampiamente dimostrato il loro fallimento. Neanche una moneta unica come gli USA (I veri Stati Uniti e basta) e' riuscita ad avere visto che la Svezia si e' tenuta caparbiamente la sua Corona come l'Inghilterra aveva fatto con la sterlina. Perché la moneta sono come le chiavi di casa. Nel momento in cui tu affidi la tua moneta a qualcun'altro, che ha molta più voce in capitolo di te, e' come se avessi dato le chiavi del tuo appartamento a un estraneo dicendogli fa quel che ti pare. A parte il fatto che i disastri che abbiamo subito con l'unione europea sono ampiamente superiori ai (pochi) vantaggi. E poi io dico una cosa: Visto che con l'euro, quello che una volta costava 2.000 lire poi e' raddoppiato dall'oggi al domani a 4.000 (di vecchie lire s'intende), perché gli stipendi si sono invece dimezzati? Perché chi prendeva un milione e seicentomila (non molti ma ci si campava quasi dignitosamente da soli) ha visto il suo stipendio scendere a 800 miseri euro? I quali visto il costo della vita praticamente raddoppiato hanno finito col far crollare drammaticamente il potere d'acquisto del cittadino medio. Ma soprattutto, a me, nella mia persona proprio, chi mi ha chiesto, attraverso un sacrosanto referendum, e che Di0 ce lo preservi per altri 200 anni, se volessi davvero l'euro? Perché se avessero indetto un referendum per l'euro (ovviamente spiegando le conseguenze a cui saremmo andati incontro adottandolo) penso che la vittoria del NO sarebbe stata un plebiscito.
Ritratto di rck 300
24 ottobre 2016 - 18:04
Ma che analisi economica d'asilo! Ma sei sobrio o solo presuntuoso? Quello che di certo succederà non lo può ancora prevedere nessuno, sia chiaro. Ma che l'Europa la farà pagare cara alla UK è certo. Siti industriali, banche, compagnie aeree, etc. andranno dove gli farà più comodo, fregandosene sia di UK ed anche di UE. Perchè i governanti inglesi stanno traccheggiando e rimandando l'invio della domanda di uscita dalla UE? Semplicemente perchè non sanno come andrà a finire e sono preoccupati per il peggio. Del resto il referendum è stato vinto per poco e non in tutte le parti della GB. Gli scozzesi, ad esempio, che faranno? Chiederanno di nuovo l'indipendenza, dal momento che sono cambiate le condizioni? E l'Irlanda del Nord e Londra? Chi vivrà vedrà chi canterà vittoria. Molti inglesi pensano ancora di essere una grande potenza, ma non si accorgono che di veramente inglese, a casa loro, è rimasto ben poco.
Ritratto di marcoluga
25 ottobre 2016 - 13:11
2
Finora l'Europa ha dimostrato soltanto di essere forte coi deboli, ma molto debole coi forti. Non mi aspetto che le cose vadano molto diversamente. E poi diciamolo francamente, se per certi paesi è sacrosanto che a decidere le politiche di bilancio sia la Germania, per altri lo è molto meno.
Ritratto di Sdruma
22 ottobre 2016 - 17:41
3
Togliendo il fatto che Londra vive sulla Borsa (la più potente d'europa e 3a al mondo), state certi che adesso, senza dover sottostare alle assurde regole UE, l'Inghilterra non farà altro che abbassare il carico di tasse (non dovendo riconoscere nulla a nessuno) ed è quello che conta! Anche se l'unione europea mettesse dei dazi, se il costo del lavoro e della produzione è nettamente inferiore, è lì che l'investitore andrà, sopratutto se la borsa d'affari che alla fine regola il mercato europeo, è a 10 km da dove produci. Quello che conta per il produttore è il livello di speculazione che può generare fra il prodotto finito e il prezzo al pubblico.
Ritratto di Arese78
23 ottobre 2016 - 05:28
1
Io non sono uno statista, e magari parlo da profano, ma a me sta Europa Unità mi sta già rompendo i c......i , e spero che prima o poi anche noi ce ne andiamo via... e magari ritorniamo alla cara e vecchia Lira!! .... la svalutiamo quando serve, teniamo basse le tasse e attiriamo investimenti in Italia.
Ritratto di Rock86Rock
23 ottobre 2016 - 21:44
La peggior piaga di internet è proprio che da diritto di parola a tutti in egual misura.
Ritratto di Rock_or_bust
24 ottobre 2016 - 08:59
Beh, qui c'è gente che sostiene che il "centro del mondo" economico sia la Russia: basta vedere quanto bene siano messi bene i loro dati macroeconomici, no? Dai ragazzi, tornate a parlare di auto, almeno fate brutte figure solo in quel campo...
Ritratto di marcoluga
24 ottobre 2016 - 16:17
2
In questo caso il problema non è di auto ma squisitamente politico. Io aborro l'Europa, per come è concepita e per come sta gestendo l'unione stessa e l'immigrazione (e non parlo solo di quella "EU". Quindi anche a discapito di una certa perdita economica, sarei comunque per uscirne. Per questo stimo e faccio il tifo per la GB, hanno avuto del gran fegato, quello che paesi che non avrebbero nulla da perdere, non hanno avuto.
Ritratto di monodrone
24 ottobre 2016 - 14:37
Ottima notizia. Finalmente anche le Honda torneranno a essere fabbricate in Giappone? Siiii wow!!
Ritratto di bijulino
24 ottobre 2016 - 14:57
Più che il paese farebbero bene a controllare la qualità che per ora è stata alquanto scadente. Per quanto mi riguarda non comprerò più una Nissan
Ritratto di orsogol
24 ottobre 2016 - 17:31
1
Che sti Inglesi rosichino un po' non mi dispiace affatto, anche se bisogna riconoscere che è comunque un grande popolo che cadrà sicuramente in piedi e noi, se non stiamo attenti, finiremo per pagare la Brexit per loro. Pr quanto riguarda la Toyota e gli altri che producono auto in BG, per me Subaru forever, 100% made in Japan.
Ritratto di marcoluga
24 ottobre 2016 - 17:58
2
Concordo, le Subaru sono delle gran macchine, tanta sostanza e pochi fronzoli. Macchine per intenditori, per chi apprezza l'understatement. Qualità a dire il vero ben poco italica.
Ritratto di rck 300
25 ottobre 2016 - 13:30
Beh, certo che a leggere certi commenti si rimane sconcertati. Si dovrebbe uscire dalla UE e ritornare alla vecchia lira? La lira all'estero non valeva niente, nessuno la voleva perchè si svalutava ogni sei mesi e di conseguenza l'inflazione era a doppio cifra (sai che pacchia). Gli interessi sui mutui e prestiti erano alle stelle e vogliamo tornare indietro?Ma in base a quale analisi fatta da veri esperti in materia e non da presunti tali che scrivono su questo forum sarebbe meglio tornare indietro? Gli inglesi sono (erano) un grande popolo? Ma oramai la GB è tutta colonizzata e di veramente inglese è rimasto ben poco. Gli investitori stranieri rimarranno fino a quando gli farà comodo altrimenti se ne andranno senza dover chiedere il permesso a nessuno. Questa è la regola della globalizzazione. Poi cosa conterebbero a livello mondiale piccoli statarelli europei ? Praticamente nulla. Sarebbero tutti colonizzati dalle economie più forti. Meglio restare in EU e con una moneta forte come L'Euro, conviene.
Ritratto di marcoluga
25 ottobre 2016 - 16:14
2
L'Europa "è già" colonizzata dagli USA. Gli stati che compongono l'Europa "sono già" colonizzati dalla Germania. La moneta unica è una camicia di forza per chi non è in grado di cavalcarla, mentre è un'arma micidiale in mano ai paesi forti. La liberalizzazione della circolazione delle persone è un'idea grandiosa, soprattutto per i paesi forti, che sottraendo a bassissimo costo le migliori menti ai paesi deboli, continuano a riforzarsi, a discapito dei paesi cedenti, che in tal modo si indeboliscono ulteriormente. Vogliamo interromere la spirale negativa oppure continuiamo a credere nella favoletta che raccontava il professor mortadella (nel frattempo smentita largamente dai fatti)?
Ritratto di rck 300
25 ottobre 2016 - 19:37
Vabbè,, per te era meglio quando si stava peggio. Se non sei economicamente molto forte devi per forza allearti ed accettare compromessi.