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Vittime della strada: l’Italia migliora più dell’Europa

23 novembre 2012

L’annuale rapporto della Dekra sulla sicurezza stradale ha messo in luce i notevoli progressi compiuti nella riduzione delle vittime di incidenti della strada.

Vittime della strada: l’Italia migliora più dell’Europa

RIDUZIONE PROGRESSIVA - In Europa nel 2010 le vittime di incidenti stradali sono state 31.029; in Italia 4.090. Per il 2011 i risultati sono ancora provvisori ma sono state accreditate le riduzioni citate. Il Rapporto mette in evidenza come nel decennio dal 2001 al 2010 in Europa le vittime della strada siano diminuite del 42,9% passando da 54.302 a 31.029. In Italia il miglioramento è stato del 42% (7.096 le vittime nel 2001 e 4.090 nel 2010). I dati si riferiscono ai 27 Paesi dell’Unione europea e provengono dal data base relativo agli incidenti stradali, funzionante presso la Commissione europea.

MIGLIORAMENTO DOPPIO - Una volta tanto l’Italia si distingue positivamente. Il dato emerge dal Rapporto 2012 sulla sicurezza stradale della Dekra, società tedesca specializzata nei servizi professionali di sicurezza e consulenza per i settori automotive. Mentre a livello europeo dal 2010 al 2011 le vittime della strada sono diminuite del 2%, in Italia la stessa diminuzione è stata del 4%.

SBAGLIA L’UOMO - Le statistiche entrano anche nel dettaglio, rilevando che per il 90% degli incidenti la responsabilità è da ascrivere a un errore di guida, mentre soltanto il 10% è la percentuale degli incidenti dovuti a problemi tecnici. Per quanto riguarda la situazione in cui si hanno più vittime, la quota più grande è sulle strade extraurbane non autostradali: il 56%; il 38% dei decessi deriva da incidenti avvenuti nelle strade urbane e solo il 6% sulle autostrade. La statistica secondo la tipologia dei mezzi vede l’automobile al primo posto, con il 47% delle vittime; seguono le moto (13,5%), le bici (6,8%), i furgoni (2,7%) e i camion (1,6%). Il 18,3% delle vittime sono pedoni.

LA TECNOLOGIA DISTRAE? - Interessante è infine l’osservazione compiuta dal rapporto a proposito del rapporto tra automobilista e tecnologia. Lo studio della Dekra arriva alla conclusione (senza peraltro riportare dati numerici) che “le nuove tecnologie di bordo, pur rappresentando un prezioso aiuto per i conducenti, in alcuni casi sono fonte di distrazione dalla guida, come la quantità eccessiva di segnali di sicurezza dei dispositivi tecnologici all’interno dell’abitacolo, che portano a una disattenzione del guidatore perché non riconosce più come importanti i segnali acustici e visivi”.



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Ritratto di MatteFonta92
23 novembre 2012 - 10:32
3
È quello che ripeto sempre da un po' di tempo: troppa tecnologia a bordo distrae il guidatore. A che serve, per esempio, mettere una connessione internet nel navigatore? Così uno invece di guardare la strada guarda lo schermo e si va a stampare contro il platano più vicino. La tecnologia è indubbiamente utile, se usata per la sicurezza, ma per tutto il resto serve solo a far diventare più costosa l'automobile!
Ritratto di osmica
23 novembre 2012 - 15:05
E va ricordato anche il dato: 90% colpa dell'uomo, 10% problemi tecnici. Poi bisognerebbe leggere i vari commenti sui nuovi dispositivi per la sicurezza (sensori tamponamento, guida automatica, ecc), dove si legge che i nuovi dispositivi di sicurezza non sono da montare in quanto possono non funzionare... La realtà: nel 10% degli incidenti c'è qualche errore della tecnologia, nel 90% degli incidenti è il profeta uomo.
Ritratto di Merigo
23 novembre 2012 - 11:05
1
Il dato tiene conto delle auto che circolano, o si basa solamente sul numero assoluto di incidenti, feriti e morti? Mi spiego meglio, se come ci dicono nel 2012 c'è stato un calo del 20% di consumo di carburante, c'è da immaginare che ci sia stato analogamente il 20% in meno di traffico veicolare, quindi è più che legittimo aspettarsi il 20% in meno di incidenti, feriti e morti: ripeto, la statistica tiene conto di questa riduzione del traffico? E' logico pensare che nelle domeniche di blocco del traffico il dato di incidenti tenda a 0, ma non perché le auto siano più sicure e gli automobilisti più prudenti, ma unicamente perché le auto sono in garage!
Ritratto di andvolante1
23 novembre 2012 - 13:37
da quanto scritto sembra che si basi solo sul numero assoluto di vittime quindi sembra che non sia per niente rapportato al volume di traffico e tanto meno al numero di incidenti... li parla solo delle vittime della strada... quindi anche li capire se le auto siano piu sicure viene dura... bisognerebbe rapportare il numero di vittime prima di tutto al numero totale di incidenti e poi al volume di traffico...cosi com'è lascia va preso per buono, ma non serve a niente.
Ritratto di Merigo
23 novembre 2012 - 14:30
1
Se è senz'altro difficile stabilire quante auto circolino e quante viceversa siano in garage, è però facile conoscere il numero del parco auto globale in base al numero di tasse di possesso. Quindi si potrebbe rapportare il numero di feriti e morti perlomeno al numero di auto diciamo "circolabili". Ma è anche facile e con discreta approssimazione conoscere quante auto circolino, deducendolo dai litri di combustibili venduti. Ipotizzando un consumo medio, si otterrebbe quanti km sono stati percorsi e quindi ottenere il dato di incidenti, feriti e morti rapportati a questo numero. Per sbagliati che siano i dati inseriti nei calcoli (il consumo medio è per la benzina tutto appannaggio delle auto, mentre per il gasolio è ovviamente da condividere con i camion), se si mantengono uguali tutti gli anni, si otterrà comunque una variazione omogenea anno per anno e si potranno raffrontare i dati assoluti con i km totali percorsi. L'analogo dato fornito dalla IATA, l'Associazione del Trasporto Aereo, è espresso in incidenti per ore percorse, in quanto il costante aumento del trasporto aereo potrebbe anche aumentare il numero degli incidenti (cosa che comunque non avviene) ma diminuire sensibilmente se rapportato al numero di ore, cioè voli, atterraggi e decolli. Così come è indicato quindi, il numero di morti in auto è appunto solo un numero, ma non è un dato statistico.
Ritratto di apm
23 novembre 2012 - 14:42
Esattamente ciò che penso io e a cui mi riferivo in un articolo simile sul calo di incidenti stradali denunciati alle assicurazioni
Ritratto di 19miki90
23 novembre 2012 - 11:30
4
E finalmente se ne sono accorti anche loro... meglio tardi che mai!
Ritratto di osmica
23 novembre 2012 - 15:01
Chiedetevi: a) quanti paesi ci sono in Europa? b) soffermatevi su 4090 morti in Italia su 31.000 in Europa... Ovvero più del 10%... Rassicurante?
Ritratto di alebri78
23 novembre 2012 - 22:01
sarà mica che tra tasse, benzina e tutto il resto si sono fatti meno incidenti perchè si è circolato meno?
Ritratto di Erdadda
24 novembre 2012 - 18:23
1
C'è da dire che riguardo alle moto il 10 % è causato dai guard rail assassini. Se fossero tutti new jersey sarebbe diverso. Piccolo sfogo da motociclista oltre che automobilista