ARCHIVIO UNICO - Un nuovo tassello nella lotta alle
truffe Rca: il Garante della privacy ha appena dato il via libera all’archivio informatico integrato per raccogliere i dati sulle frodi, che sono una delle cause del caro-Rca in Italia (leggi
qui la news). Lo prevede una bozza di regolamento predisposta dal ministro dello Sviluppo economico e dal ministro dei Trasporti: il nuovo archivio sarà istituito presso l'Ivass (l’autorità che vigila sulle assicurazioni) e sarà a disposizione delle compagnie e delle forze di polizia. Così, verranno valutati i livelli di anomalia di ogni sinistro, quelli in poche parole che saranno in “odore di frode” (dalle testimonianze false ai danni gonfiati).
UNA MOLE D’INFORMAZIONI - L'Ivass raccoglierà i dati di svariate banche informatiche: quella dei sinistri, dei testimoni e dei danneggiati, ma anche quella dei contrassegni assicurativi, dei veicoli, degli abilitati alla guida e del Pubblico registro automobilistico. Nel database così assemblato confluiranno pure le informazioni sull'installazione e attivazione delle scatole nere. L’Authority sarà in grado di calcolare per ogni sinistro un “indicatore di anomalia” sul rischio di fenomeni fraudolenti, per poi comunicarlo alle assicurazioni. Il Garante ha comunque richiesto che vengano utilizzati solo dati pertinenti, e non eccedenti rispetto alle specifiche finalità perseguite dall'Ivass.