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Rca, boom di multe per le compagnie scorrette

12 novembre 2012

Solo nei primi sei mesi del 2012, l’Isvap (l’organo di controllo sulle assicurazioni) ha comminato alle imprese sanzioni per 29 milioni di euro.

Rca, boom di multe per le compagnie scorrette

COMPORTAMENTI “DISINVOLTI” - Non esistono solo i “furbetti del colpo di frusta”, che si fanno rimborsare per incidenti mai avvenuti: anche le assicurazioni, a volte, si comportano scorrettamente. Come riporta il Sole 24 Ore, solo nei primi sei mesi del 2012, l’Isvap (l’autorità che controlla le compagnie) ha appioppato alle imprese sanzioni per 29 milioni di euro, addirittura un terzo in più rispetto al primo semestre 2011. E nella maggior parte dei casi i problemi nascono dalla Rca: otto casi su dieci riguardano proprio le polizze auto. Quasi sempre, sotto accusa è la liquidazione del sinistro, che avviene in ritardo o che è inferiore alle attese; talvolta, le compagnie non rilasciano nei tempi previsti l’attestato di rischio, il documento necessario per cambiare compagnia. 

OLTRE 2000 SANZIONI - La maglia nera nel semestre 2012 spetta all’Unipol, con 357 multe per 2.713.700 euro; a seguire, Groupama, a quota 300 (per 2.549.077 euro). Poi altre compagnie, fra cui la Milano con 125 “verbali” per 1.383.566 euro. Una megamulta (oltre due milioni in un solo colpo) l’Isvap l’ha comminata all’Axa; non male anche Zuritel, con un un milione; per non dire del Crédit Agricole che, per assicurare un’utilitaria, chiedeva a un 18enne 4.500 euro l’anno, una specie di “invito all’elusione” (forzata) dell’obbligo di stipulare la Rca.

ADDIO ISVAP, È IN ARRIVO L’IVASS - Intanto, il governo ha deciso che, dal 1° gennaio 2013, l’Isvap verrà sostituita dall’Ivass, sotto la vigilanza della Banca d’Italia. Presidente sarà il direttore generale della stessa Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, con funzioni di rappresentanza e di coordinamento. Fra l’altro, l’Ivass avrà competenze per la prevenzione delle frodi, collaborando con le assicurazioni e le forze inquirenti per scovare gli incidenti fasulli.



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Ritratto di tomkranick
12 novembre 2012 - 18:12
Sarebbero da arrestare solo per le tariffe (impagabili qui a Napoli)!
Ritratto di yeu
12 novembre 2012 - 18:19
Comunque anche se delle zone sono ad alto rischio, ci devono essere dei limiti obbligatori. Non si può chiedere a un 18enne 4500euro per una utilitaria. C'è un limite a tutto e questi signori, il limite, lo hanno già abbondantemente superato da anni.
Ritratto di andvolante1
12 novembre 2012 - 18:58
si possono benissimo chiedere 4500 euro per un utilitaria, però all'acquirente bisogna darne 6-7000 di stipendio mensile, allora si, peccato che non sia cosi, che un 18enne va bene se arriva ai 1000 di stipendio, io sarei molto a favore di introdurre un sistema che calcoli il tutto in base si all'auto in parte ma anche e sopratutto in base allo stipendio annuale lordo di una persona, e stessa cosa farei per le multe xk anche li chi prende 3000 euro al mese o piu può pagarne benissimo 200-300 di multa chi invece ne prende 800-900 non può altrimenti non mangia piu...
Ritratto di Renault90
12 novembre 2012 - 20:51
son d' accordo con tutti i commenti qui sopra i miei troppo cari sia in rca che in multe non vedo giusto 3.000 € di multa a chi ne prende 1.000 al mese anche se ci son dei limiti e vanno rispettati quindi.
Ritratto di lucios
13 novembre 2012 - 00:35
4
....a quanto sembra un organo meno diretto dell'ISVAP. Bene!
Ritratto di Carlo Recla
13 novembre 2012 - 10:24
Tanti, tantissimi anni fa, assicurarsi non era obbligatorio. Quando venne introdotto tale obbligo, da più parti si disse che ciò avrebbe comportato un sensibile risparmio rispetto a quanto pagava chi, per dovere civico, era assicurato nonostante, appunto, non fosse obbligatorio stipulare una polizza. La storia ci ha dimostrato che siamo stati imbrogliati e perfino il "paladino" delle liberalizzazioni se l'è presa (ma non troppo) con taxisti e farmacisti dimenticandosi non solo di banche e assicurazioni, ma perfino del vegognoso monopolio che fissa prezzi assurdi per un po' d'acqua da bere in autostrada. Oggi non è possibile non solo aprire una banca o un'assicurazione, ma perfino fermarsi a vendere bibite con un carrettino nei parcheggi autostradali... e poi ce l'hanno con la mafia!