NEW MOBILITY - Entro il 2023, 560 nuove vetture elettriche prenderanno il posto di 800 veicoli alimentati a benzina o a diesel: ecco il programma della Regione Friuli Venezia Giulia per la sua flotta aziendale pubblica. Un piano che strizza l’occhio alla mobilità sostenibile, nel solco tracciato da diversi Paesi europei che vieteranno la vendita delle auto a benzina e a diesel dal 2040. La Regione friuliana ha presentato il suo progetto ad Expo 2017, in Kazakistan, con un nome che è tutto un programma: NeMo, acronimo di New Mobility. Una rivoluzione della mobilità che piazza la Regione all'avanguardia nel contesto internazionale, almeno per il quadro attuale: ad oggi, infatti, il 90 per cento delle “auto blu” sono spinte da motori termici tradizionali. Da oggi al 2019, il Friuli Venezia Giulia investirà 13 milioni e 700 mila euro (in parti arrivati dall’Unione Europea) per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
NOLEGGIO AL POSTO DELL’ACQUISTO - NeMo è stato presentato dagli amministratori pubblici del Friuli, tra i quali l’assessore all’ambiente Sara Vito, con i contributi dei docenti Paolo Bevilacqua e Giorgio Sulligoi dell'Università di Trieste, e di Manuela Masutti di Area Science Park. Il progetto non si limita alla rottamazione degli 800 veicoli ma innova anche sul fronte della governance delle flotte aziendali pubbliche. Traducendo, i veicoli di nuova generazione non saranno più di proprietà della Regione; il classico acquisto lasciarà il posto a una forma di noleggio grazie ad una partnership tra ente pubblico e società private che verranno delineate con una gara d’appalto. Così facendo, verranno meno le spese di manutenzione e i costi per eventuali guasti.