CONTRO L’OSSIDO DI AZOTO - Il prossimo luglio la
Renault avvierà una vasta operazione di aggiornamento volontario dei sistemi di scarico dei suoi veicoli con motori
diesel omologati Euro 6b. L’intervento è volto alla riduzione delle emissioni di NOx durante l’uso stradale. In sostanza l’iniziativa della casa francese interviene sul problema portato in evidenza dai test stradali eseguiti dopo la vicenda del
Dieselgate: le vetture turbodiesel rispettano gli standard di legge nei test di misurazione ma durante la guida stradale tali standard sono superati.
AGGIORNAMENTO VOLONTARIO - L’aggiornamento in questione sarà installato di serie sui veicoli Renault diesel Euro 6b che usciranno dalle linee di assemblaggio dal luglio prossimo. Dopo di che, da ottobre i proprietari di vetture diesel Euro 6b già in circolazione prima di luglio 2016, potranno far sottoporre i veicoli all’aggiornamento in questione, senza alcun costo. Nelle prossime settimane la casa automobilistica invierà ai proprietari delle auto interessate una lettera che anticiperà i tempi e le modalità dell’operazione. Tutto è previsto che avvenga presso la rete di assistenza Renault. L’effettuazione di tale intervento sarà lasciata alla volontà dei clienti. Chi preferirà tenersi l’auto così com’è potrà farlo. La Renault comunque ha precisato che l’operazione di aggiornamento non porterà alcuna modifica percepibile alle prestazioni e ai consumi.
DUE E MODIFICHE - L’aggiornamento si basa su due operazioni: l’ampliamento del range di temperature a cui funziona la valvola EGR e il miglioramento del filtro che cattura l’NOx. L’EGR appunto ha come scopo la riduzione delle emissioni e allargare la fase termica in cui può agire determina un sostanzioso calo dell’ossido di azoto emesso nell’atmosfera. Quanto al filtro che cattura l’NOx per poi trattarlo e distruggerlo, l’aggiornamento messo a punto dalla Renault prevede di ottimizzarne l’efficacia aumentando la frequenza con cui viene compiuto il trattamento dell’NOx.
DIMEZZAMENTO DELLE EMISSIONI - Secondo la Renault le operazioni programmate porteranno a una riduzione del 50% delle emissioni di ossido di azoto, sempre tenendo conto del tipo di guida.