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Diesel Euro 5, nella guida reale sono fuori norma

03 marzo 2017

Il report del Ministero dei Trasporti conferma le emissioni di ossidi di azoto oltre i limiti di legge rilasciati dai modelli a gasolio in condizioni normali.

Diesel Euro 5, nella guida reale sono fuori norma

A NORMA SOLO PER L’OMOLOGAZIONE - Le auto diesel vendute in Europa rispettano i limiti alle emissioni inquinanti imposti dalla normativa soltanto con le condizioni specifiche previste per i test. A confermarlo è il report diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sulle vetture diesel Euro 5 commercializzate in Italia che hanno evidenziato una forte discrepanza tra i dati rilevati nei test di laboratorio previsti per l’omologazione e quelli sui banchi rulli con parametri diversi o effettuati su pista. In compenso, il rapporto specifica di non essere in grado di determinare con certezza la presenza sulle vetture di dispositivi pensati per frodare nei test come quelli rilevati sulle vetture Volkswagen che hanno dato il via al “dieselgate”.

17 VETTURE SOTTO ESAME - I dati rilevati nei laboratori dell’Istituto Motori del CNR a Napoli e del Centro Prove Autoveicoli di Torino analizzano 25 modelli che rappresentano circa il 70% del parco Euro 5 circolante in Italia. Di questi, però, gli 8 appartenenti al Gruppo Volkswagen non sono stati valutati in quanto sottoposti a sequestro da parte della Procura di Verona e oggetto di prove specifiche. Da sottolineare che in Italia le prove sono risultate meno approfondite rispetto a quelle effettuate in altri Paesi, ad esempio eliminando i test a temperatura ambiente (inferiore ai 18°) che risultano spesso più problematiche da superare. Inoltre, si è scelto di effettuare analisi differenti per le vetture dei marchi stranieri e per quelle nazionali, con questi ultimi esentati dai test nel ciclo urbano, notoriamente il più critico per le emissioni inquinanti. Inoltre, lascia perplessi la scelta di fare valutare le auto del Gruppo FCA sulla pista di Balocco appartenente allo stesso gruppo, seppur dotato di certificazione ISO 17025 e quindi riconosciuto come parte terza ai sensi della Direttiva 2007/46. Per tutte i test si sono concentrati sul rilevamento delle emissioni di ossido di azoto (NOx), anche se sono stati rilevati pure i valori di CO2 e di altri elementi nocivi come le polveri sottili. 

I TEST IN LABORATORIO - Dai dati diramati dal Ministero tutte le auto sono risultate a norma in tema di emissioni di ossidi di azoto (NOx, limite pari a 180 mg/km) secondo le specifiche di omologazione dello standard europeo (Ciclo NEDC Cold Lab, nella tabella qui sopra). Diversi i risultati nelle altre prove che rilevano il rilascio di inquinanti nelle condizioni d’uso normali. Delle dieci vetture dei marchi stranieri analizzati nei test di laboratorio a Napoli le più “pulite” sono risultate le Mercedes CLA200 e E 220, la BMW 118d e la Ford S-Max, tutte a norma nei test effettuati ad eccezione di quello “Urbano” dove nessuna vettura ha conseguito valori “legali”. Anzi, il dato medio di emissioni rilevate è stato di 630 mg/km contro un limite di 180, con tre modelli (Ford Focus 1.6, Dacia Sandero 1.5 e Renault Clio 1.5) che hanno superato la soglia dei 1.000 mg/km. Risultati intermedi riguardano l’Opel Astra 2.0 e la Volkswagen Tiguan 2.0, risultare irregolari, anche se di poco, nella prova NEDC a caldo. Fuori norma in tutte le prove e con scarti di rilievo i tre modelli già citati per il ciclo urbano e la Renault Laguna 1.5. Le vetture del Gruppo FCA sottoposte a tre test di laboratorio alternativi a quello NEDC a freddo sono risultate oltre il limite di 180 mg/km in tutti i rilevamenti. Le due vetture con sforamenti inferiori sono la Fiat Panda 1.3 e la Lancia Y 1.3, mentre le peggiori si sono rilevate l’Alfa Romeo Giulietta 1.6 e la Jeep Cherokee 2.0. Esiti intermedi hanno avuto le Fiat 500 L e Doblò e l’Alfa Giulietta 2.0. 

I TEST SU STRADA - Due le prove per valutare le emissioni in condizioni reali (NEDC Cold 70 e Warm 70) nei quali i 17 modelli analizzati hanno ottenuto valori medi superiori ai quelli previsti. Nei test a freddo il rilascio medio di NOx è risultato di 225 mg/km, valore salito a 380 mg/km nella prova a caldo. Le auto risultate in regola con la normativa in entrambe le prove sono state soltanto tre: la BMW 118d, Mercedes CLA e l’Opel Astra, mentre Ford S-Max, Renault Clio (tra le peggiori nella prova a “caldo”), Fiat Panda e Lancia Y sono riuscite a superare indenni soltanto il test “freddo”, dove sono assenti i dati di Tiguan e Classe E. La peggiore in assoluto nelle due prove è stata la Dacia Sandero, ma hanno fatto male pure gli altri modelli del Gruppo Renault e la Ford Focus. Sopra la già alta media registrata nella prova a “caldo” si piazzano le Fiat 500L e Doblò, l’Alfa Romeo Giulietta 2.0 e la Jeep Cherokee 2.0.  

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Ritratto di nicktwo
3 marzo 2017 - 15:13
basta pero' a parlare di queste cose... chi ha sbagliato oramai dove era richiesto ha pagato... negli altri continenti, tipo il notro, si e' invece capito che tanto non si muove foglia... ... ... piuttosto a dedichiamo un articolo alla giulia candidata al car of the year 2016 che lunedi' prossimo e' arrivato e col weekend a ridosso rischiamo di arrivare lunghi sull'argomento... saluti
Ritratto di car_expert
3 marzo 2017 - 19:29
il fatto che sta emergendo sempre di più è che il diesel si è rivelato un flop ed ormai da anni ha raggiunto i suoi limiti di sviluppo. In quanto tecnologia "made in europe" l'hanno spinta e promossa sempre di più come pulita, efficiente, e duratura, incentivata con prezzi più bassi rispetto alla benzina ma a listino le case guadagnano almeno 2-3k in più sul solo motore. oltretutto erano consapevoli che in condizioni cittadine, freddo o stress, tutti i vari filtri o vengono disattivati o si ingolfano, ma ormai nell'immaginario comune della gente il diesel è meglio. Ma la cosa sui cui mi pongo più domande è che senso ha continuare a fare norme anti inquinamento sempre più restringenti, o promuovi altre tecnologie (ibrido, elettrico ecc.) o si lascia cosi com'è, in fin dei conti il motore a scoppio e una scoperta risalente a quasi 150 anni fa.
Ritratto di Eccomi Qua
3 marzo 2017 - 18:22
Sono d'accordo. Io guido solo a benzina da 40 anni (ne ho 58).
Ritratto di Zot27
3 marzo 2017 - 18:46
Gli italiani hanno comprato a febbraio diesel al 56% ...
Ritratto di Lupo TDI
3 marzo 2017 - 21:00
Guardi morino la mia auto è 3 cilindri, forse è rumorosa e vibra, ma (toccandomi) va abbastanza bene con quasi 160.000 km. Non saranno molti ma conosco una persona che con la medesima auto ha fatto oltre 300.000 km. La cosa fondamentale è fare la manutenzione prescritta dalla casa e trattare bene l'auto. Se poi compri un'auto e non fai mai un tagliando, il contagiri arriva a 6000g/m e tiro a 9000 è ovvio che in 10.000 km la devi buttare.
Ritratto di Angi0203
5 marzo 2017 - 20:58
CO2, il problema è tutto li. Basta vedere quali complicazioni sono necessarie per non perdere completamente il confronto con l'efficenza del Diesel. A cominciare con la variabilità delle camme per continuare con la sempre crescente pressione di iniezione e conseguente necessità di filtrare il particolato ed alla fine di neutralizzare in NOx anche sul benzina. Una soluzione sarebbe quella di andare a piedi, ma non sò quanto sia realistica.
Ritratto di domi2204
3 marzo 2017 - 16:03
Hanno scoperto l'acqua calda, l'omologazione era ed è farlocca per tutte le auto, pensare che si deve accelerare 0-100 in 56 sec di tempo, e pensare che quelli che pensano di essere i migliore non riuscivano a superare questo test da laboratorio. Da sottolineare che non si deve nemmeno andare nella direzione opposta, cosa vuol dire prova su strada? quali variabili vengono prese in considerazione? percorso in salita? a che temperatura? con quali gomme? con quali pressioni deggi stessi? con quale stile di guida? perchè test su strada vuol dire tutto ma anche niente e si possono falsare più di un test di laboratorio.
Ritratto di Angi0203
5 marzo 2017 - 20:46
Esattamente. Solo in laboratorio il ciclo è ripetibile. Bisogna "solo" avere la volontà di realizzarlo e di controllare che il singolo non truffi costringendo gli altri a soluzione che (anche se rispettano la lettera) non rispettano lo spirito della legge.
Ritratto di Etneo
3 marzo 2017 - 16:08
Comunque se si eliminassero gli allevamenti intensivi di maiali e mucche, state certi che questi livelli di inquinamento calerebbero drasticamente.
Ritratto di Luzo
3 marzo 2017 - 17:48
Senza trascenedere "La FAO, nel 2006, pubblica un dossier intitolato “Livestock’s long shadow” in cui si afferma che, in base ai calcoli effettuati, il 51% d’anidride carbonica, metano e protossido d’azoto è emesso dagli allevamenti contro il 14% determinato da attività di trasporto via terra, acqua e mare.
Ritratto di Lupo TDI
3 marzo 2017 - 20:50
Sono d'accordo con chi dice che il diesel lo comprano tutti convinti solo che consumi meno e non tengono conto di quanti km fanno in un anno, il costo maggiore d'acquisto e di manutenzione, oltre ai problemi a filtri ecc. E' vero che il diesel è sporco e quant'altro ma, e lo dissi tempo fa, la benzina non è che sia cosi salutare: allo scarico emette di più in termini di CO2, e prima con il Pb tetraetile e poi con il benzene come antidetonanti non è che sia ossigeno puro. Chi si spara 30.000km/y non so quanto gli convenga un benzina, certo se abiti in città metano o gpl ad oggi sono i più convenienti.
Ritratto di Challenger RT
3 marzo 2017 - 21:13
Come per l'amianto solo quando arriveranno i processi, e forse le condanne, per strage ed associazione a delinquere si estirperà in Italia ed Europa il cancro del "dieselismo". I responsabili sono politici ed industriali. Alla gente non frega niente di essere corresponsabile dei danni da diesel, basta risparmiare quei quattro centesimi che poi verranno restituiti con gli interessi in spese sanitarie e manutenzione imprevista. Odio chi non vuol capire e/o fa il finto povero. La responsabilità più grave rimane comunque quella della Stato che persevera a tassare meno il gasolio della benzina inducendo la massa a continuare ad acquistare diesel.
Ritratto di Zot27
3 marzo 2017 - 23:43
Ben detto
Ritratto di HaldeX
3 marzo 2017 - 23:27
1
I diesel dovrebbero essere, com'era prima degli anni 90, una nicchia di mercato riservata determinati mezzi. Purtroppo l'innovazione portata dal gommone rail ha portato il diesel su qualunque auto pure le citycar. La Panda!!! Con addirittura l'effetto collaterale di dover cambiare olio motore che si diluisce rigenerando il FAP se utilizzato troppo in città! Ma stiamo scherzando!! Ed alla gente non entra nel cervello! Fiero di non avere mai messo un goccio di gasolio nelle mie auto!
Ritratto di herm52
4 marzo 2017 - 15:36
E' chiaro che per mantenere vivo il mercato dell'auto le case automobilistiche orientano il popolo bue, in modo più o meno subdolo, all'acquisto di nuovi prodotti..... in questo caso all'acquisto di vetture ibride o totalmente elettriche. Come si ottiene la materia prima, il litio per le batterie, non viene reso noto al popolo bue questo per non creare una crisi di coscienza globale. E' ora che la crisi di coscienza globale si concentri nell'inquinamento provocato dai Diesel in primo luogo e ai motori a benzina; per i gpl o metano, che producono notevoli percentuali di CO2, al momento non conviene parlarne.
Ritratto di schizzo650
5 marzo 2017 - 07:11
1
Vietare la circolazione dei diesel !!!!!l
Ritratto di FANTAMAN
5 marzo 2017 - 09:04
Non sono assolutamente daccordo .. la motorizzazione diesel e' tutt'ora quella con il rendimento energetico di gran lunga migliore tra i motori endotermici .. e' piuttosto il combustibile di origine fossile (gasolio) che ci e' stato imposto dai governi e compagnie petrolifere ad essere altamente inquinante (per l'atmosfera, terreni, mari e falde acquifere) .. Un alternativa valida sarebbe l'impiego del biodiesel (olio di origine vegetale distillato) ... l'olio di girasole o anche il tanto bistrattato olio di palma troverebbe finalmente il suo impiego ideale .. agli albori il motore a ciclo otto fu progettato per funzionare con olio vegetale ...
Ritratto di herm52
5 marzo 2017 - 10:40
Per produrre il biodiesel nella quantità sufficiente alle richieste del mercato bisognerebbe abbattere tutte le foreste della terra e dei nuovi sette pianeti appena scoperti
Ritratto di FANTAMAN
6 marzo 2017 - 00:00
Il mercato automotive di riferimento e' principalmente quello europeo (federazione russia e scandinavia esclusa in quanto usano principalmente gas e biofuel ) .. un fenomeno localizzato e marginale in quanto nel resto del mond le auto con motorizzazioni diesel non se le filano neanche di striscio (USA, Giappone, Brasile per es.)
Ritratto di Alfiere
5 marzo 2017 - 11:00
2
Ormai è chiarissimo, il diesel ha raggiunto i suoi limiti tecnologici con l'euro 5. Solo una cosa non comprendo, perchè le case costruttrici non hanno esposto il problema ed hanno preferito barare? Pensavano davvero di farla franca?
Ritratto di mix1977
6 marzo 2017 - 13:28
mi viene da sorridere.... tutti a guardare gli nox in condizioni limite.... e non come da omologazioni.... fanno tanto male sti nox e sopratutto la co.... ma ricordarsi cosa fà il pm5-6 che non si misura e che le bellissime e ecologicissime euro 6 tanto producono grazie ai vari fap e valvole egr..... ricordo a tutti che più in alto andiamo con le temperature e più magre facciamo le carburazioni.... tantopiù l'azoto (80% dell'aria aspirata) partecipa alle reazioni chimiche..... ma tanto il fap è una cosa sana.... rimango della mia opinione.... vuoi controllare cosa esce dallo scarico?... fornisci al motore le componenti chimiche per lavorare e non prendendole dall'esterno.... (gasolio/benzina/alcool come comburente...., ossigeno come combustibile.....) ottieni un motore più pulito (quello che non c'è non può partecipare alle reazioni) e più prestante
Ritratto di preda
6 marzo 2017 - 13:33
La scoperta dell'acqua calda, ormai sono 20 anni che non inventano più niente di concreto, concreto intendo qualcosa di vero progresso, cercano di ringiovanire e mascherare le bufale con tecnologie sui cruscotti belli luminosi che vanno bene solo x gli alberi di natale. Occorrono nuove tecnologie serie, non cruscotti lampeggianti e tabelle sui consumi e gas di scarico farlocchi
Ritratto di monodrone
6 marzo 2017 - 14:20
Troppi se e troppi ma in questo test. Compromesso e perciò inutile.
Ritratto di otttoz
6 marzo 2017 - 15:25
nelle more del passaggio all'elettrico massivo si gasino i motori a benzina e si abbandoni il diesel,tranne per i camion che si possono metanizzare!
Ritratto di zaq14
6 marzo 2017 - 16:38
Nelle more, ma anche nei lamponi, non esiste una tecnologia che posssa rendere fruibile per la massa le auto elettriche, perchè la quantità di energia immagazzinabile nelle batterie è limitata. Questa campagna di odio verso il diesel deve avere una qualche motivazione occulta, perchè non si spiega il motivo per il quale andavano benissimo quando puzzavano ed emettevano nuvole di fumo nero, mentre adesso che sono diventati puliti, restando molto più economi di un benzina, tutti si affannano a stroncarli...
Ritratto di zaq14
6 marzo 2017 - 17:15
Sarebbe interessante capire perchè l'Opel Astra 2.0 (serie J, perchè la K non lo monta) inquina molto meno di una Giulietta 2.0, visto che entrambi i propulsori derivano dal 1.900cc di origine Fiat. Eppure l'Astra, che è più esante della Giulietta, dovrebbe consumare di più e, di conseguenza, inquinare di più. Invece è il contrario... Brava Fiat!!!! :-)
Ritratto di zaq14
6 marzo 2017 - 17:17
Sarebbe interessante capire perchè l'Opel Astra 2.0 (serie J, perchè la K non lo monta) inquina molto meno di una Giulietta 2.0, visto che entrambi i propulsori derivano dal 1.900cc di origine Fiat. Eppure l'Astra, che è più esante della Giulietta, dovrebbe consumare di più e, di conseguenza, inquinare di più. Invece è il contrario... Brava Fiat!!!! :-)
Ritratto di schizzo650
6 marzo 2017 - 19:06
1
Il segreto di pulcinella è stato svelato, visto che nessun diesel nella guida normale rispetta i limiti anche gli euro 6, quando vieteranno la circolazione dei puzzoli???
Ritratto di caronte
8 marzo 2017 - 10:04
A me sembra una mera caccia alle streghe perché per me chi sbaglia deve essere punito chi è in regola deve essere lasciato in pace e poi si tratta di euro 5 inoltre credo che questo tipo di test debba essere fatto al momento dell' immissione nel mercato di un auto nuova e per evitare problemi alle case automobilistiche debba essere fatto allo stesso modo in tutto il mondo cosa che se non erro non avviene cosa che se non erro non nemmeno per i crash test.
Ritratto di mix1977
10 marzo 2017 - 13:01
una spiegazione? molto semplice.... i diesel costano di più da produrre.... e consumano meno degli omonimi a benzina.... ed essendo ormai il 50% del parco circolante..... si punta a renderli obsoleti velocemente..... mi vien da ridere quando si dice multa a chi sfora la co2 emessa..... ma ricordo che gli stati fuori ue..... producono ciò che vogliono.... e nessuno si sogna di dare una multa alla cina.... dove l'inquinamento è sotto gli occhi di tutti.... ma loro (e le nostre multinazionali) producono allegramente veicoli e quant'altro senza il minimo controllo..... chiedo solo una cosa.... gli inquinanti prodotti in cina.... per caso vengono fermati alla dogana? come le radiazioni di cernobil.... o quelle di fukushima si sono fermate nei rispettivi stati?.... andiamo dai.... che si cominci veramente a pensare al futuro.... mobilitando le vetture (ma anche i mezzi pesanti) con motori elettrici nelle ruote (fanno sia da freno che da trazione) e usiamo il motore endotermico come generatore (ma che generatore sia.... quindi studiato per accendersi, andare a un determinato regime dove è più efficente e che generi il 150% della potenza massima fornita dai motori elettrici.... in modo da eliminare i materiali di consumo come freni (che producono polveri sottili....) e frizioni oltre che al cambio..... ne gioverebbero tutti.... nessuno escluso..... ma significherebbe ristudiare tutte le piattaforme.... e nessuna casa.... ne ha l'interesse