EFFICIENZA E SICUREZZA - Giro di vite del ministero dei Trasporti contro chi bara sulla revisione periodica obbligatoria degli automezzi: dal 2015, i centri prove autoveicoli e le officine autorizzate a svolgere questo servizio dovranno rispettare il nuovo protocollo di comunicazione Mctc Net2. Si tratta di una procedura che prevede l'elaborazione dei rapporti di prova con file non alterabili: così, l’Italia si allinea alle direttive europee sulla trasmissione di dati tracciabili. Viene così abolito il registro cartaceo delle officine, i cui rapporti di prova potevano essere modificati facilmente (quando non inventati di sana pianta, senza che l'auto neppure entrasse in officina). Con il protocollo Net2, il software scandirà i tempi con cui le prove devono essere eseguite: in tutti centri di revisione sarà installata una fotocamera con riconoscimento della targa che scatta una foto all'auto durante il test di frenata. E il report della revisione generato dal software viene protetto.
CONTROLLI PIÙ FREQUENTI - Secondo Roberto Bottan, presidente degli Autoriparatori e della Cgia, “l’introduzione della tecnologia per controllare le revisioni dei veicoli comporterà l’impossibilità da parte degli operatori di modificare un eventuale esito negativo. Diventerà così fondamentale far controllare i propri mezzi dal meccanico di fiducia, mantenerli efficienti ed essere certi della funzionalità prima di portarli in sede di revisione”. La tariffa della revisione, stabilita dal ministero dei Trasporti, rimane di 65,68 euro. Sia per le auto sia per le moto, il primo test va effettuato dopo 4 anni dall’immatricolazione: successivamente, ogni due anni.