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Riversimple Rasa, la citycar a idrogeno

12 ottobre 2016

Una piccola azienda gallese ha avviato la raccolta fondi per sviluppare e produrre una piccola city car leggera e dalle forme aerodinamiche.

Riversimple Rasa, la citycar a idrogeno

IL DESIGN È DI REITZ - In Gran Bretagna, dove si sta investendo sull’infrastruttura di rifornimento di idrogeno, c’è un piccolo produttore che ha avviato la raccolta fondi per la produzione di un’auto alimentata con questo gas. Si chiama Riversimple Rasa (nelle foto), nome ispirato alla dicitura latina “tabula rasa” poiché la progettazione è partita da un foglio di carta bianco. Si tratta di un piccola cittadina a due posti con linee aerodinamiche concepite da Chris Reitz, designer con un passato in Audi, Nissan e Fiat dove ha contribuito a dare forma alla Fiat 500. L’obiettivo è ridurre l’attrito per abbassare i consumi, finalità perseguita pure con la riduzione del peso (580 kg) ottenuta utilizzando una monoscocca in fibra di carbonio e altri materiali leggeri. 

AUTONOMIA DI 480 KM - Il sistema propulsivo della Riversimple Rasa è quello classico delle auto a idrogeno, con fuel cell alimentata ad H2 che produce la “corrente” per la ricarica delle batterie. I motori elettrici sono quattro, uno per mozzo, e fungono pure da generatori per il recupero dell’energia in fase di decelerazione o frenata. La velocità stimata è di 100 km/h, mentre per accelerare da 0 a 100 km/h sono necessari circa 10” grazie a dei supercondensatori di fornire elevata energia in tempi rapidi. Il “pieno” di idrogeno richiede circa 3 minuti e consente di percorrere fino a 480 km. Le emissioni dalla fonte alla ruota dipendono da come è prodotto l’idrogeno e si attestano intorno ai 40 grammi/km se l’H2 è ricavato dal gas naturale, mentre scendono quasi a zero se deriva da elettrolisi generata con “corrente” derivata da fonti rinnovabili, come idroelettrico, fotovoltaico ed eolico. 

INVESTIMENTI DA 50 STERLINE - Perché la Riversimple Rasa diventi realtà i responsabili della casa inglese vogliono raccogliere un milione di sterline, poco più di 1,1 milioni di euro. Si può contribuire investendo tramite l’apposito sito (qui il link) un minimo di 50 sterline e una massimo di 100.000 sterline. Con la prima quota si entra in possesso di cinque azioni, con la seconda avrà 10.000 azioni e la possibilità di avere una dei 20 prototipi realizzati a mano. Previsti pure finanziamenti intermedi da 500, 5.000, 10.000 e 20.000 sterline che, oltre alla partecipazione azionaria, consentono di ricevere bonus come la prova in anteprima, la partecipazione alle riunioni tra gli ingegneri o lo sconto del 20% per l’acquisto della vettura del quale, però, non si conosce il prezzo. Se la raccolta fondi andrà a buon fine, la versione definitiva potrebbe essere in produzione nel 2018. 



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Ritratto di monodrone
13 ottobre 2016 - 18:55
Bella idea!
Ritratto di Gordo88
14 ottobre 2016 - 09:25
1
Poi c è chi dice che l idrogeno prodotto dai combustibili fossili risulta più inquinante della benzina.. 40g/km di co2!!!!!
Ritratto di caronte
14 novembre 2016 - 16:25
Un'auto simpatica con un idea originale.