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Russia: stop alle vendite di alcune auto straniere

19 dicembre 2014

La svalutazione del rublo e le forti incertezze economiche hanno creato una situazione di profonda instabilità.

Russia: stop alle vendite di alcune auto straniere
PROFONDA INSTABILITÀ - In Russia da qualche mese i listini delle case automobilistiche sono molto instabili: il progressivo deprezzamento del rublo ha costretto a un continuo aggiornamento al rialzo. Ora la situazione è divenuta tale che alcune case hanno deciso di sospendere le vendite ai propri concessionari russi; si tratta di Audi, General Motors, Volvo e Jaguar-Land Rover. Altri costruttori continuano le consegne ma monitorando la situazione giorno per giorno.
 
NOVEMBRE DISCRETO - Il quadro è molto complesso e non mancano aspetti che appaiono contraddittori. Per esempio, a novembre il mercato ha registrato un calo molto modesto (l’1,1% meno del novembre 2013) con 229.439 veicoli venduti, veicoli commerciali compresi; ciò mentre il bilancio degli undici mesi dell’anno riporta una diminuzione dell’11,6%, con 2.220.751 unità.
 
LE PIÙ VENDUTE - La classifica delle marche più vendute vede leader la russa AvtoVAZ, con 30.402 unità ma in calo del 17% rispetto all’anno scorso. In seconda posizione c’è la Kia con 20.678 veicoli venduti, in crescita del 17%; segue la Renault con 19.170 unità e un aumento dell’8%. Il bilancio complessivo delle importazioni a fine settembre registrava un calo del 20,3%, con 595.700 auto. Questo mentre la produzione interna segna il passo: a novembre è stata il 27,1% in meno rispetto all’anno scorso, con il bilancio degli undici mesi dell’anno a quota -10%.
 
AUTO BENE RIFUGIO - Come sia possibile che, mentre la crisi economico-finanziaria diventa sempre più drammatica, il mercato dell’auto veda resistere le vendite si spiega con il fatto che l’automobile è divenuta un bene rifugio per salvaguardare i propri risparmi. 
 
LE PERDITE DEL RUBLO - Da giugno a novembre il rublo si è infatti svalutato di oltre il 40%, e le contromisure prese dal governo paiono impotenti contro la tendenza negativa. Per i russi che hanno qualche risparmio acquistare un’auto diventa un modo per non vedere sfumare ciò che hanno. Questo anche se le prospettive sono tali che è difficile immaginare un ritorno alla normalità in tempi brevi. Il governo ha previsto una recessione dello 0,8% per l’anno prossimo, ma le previsioni di alcuni analisti parlano di una tendenza recessiva nell’ordine del 4-5% per il 2015! 
 
CAUSE DIVERSE - L’origine della drammatica situazione è da far risalire a diversi elementi che si sono sovrapposti. Ci sono le conseguenze di gravi contrasti internazionali, emersi tragicamente con le vicende in Crimea e Ucraina e più in generale in quella della creazione di strutture di difesa da parte della Nato non lontano dai confini con la Russia. Ma sotto il profilo economico pesa ancora di più  il forte deprezzamento del petrolio.
 
SANZIONI E PETROLIO - La vicenda ucraina ha portato alle sanzioni da parte di Usa ed Unione europea, con successiva introduzione da parte russa di divieti di importazione per numerosi prodotti, principalmente del settore agroalimentare. Il calo del prezzo del petrolio ha drasticamente ridotto le entrate per lo stato russo, che dall’oro nero trae appunto la maggior parte delle sue risorse (in un contesto in cui oltre la metà della popolazione dipende economicamente dalle casse statali). Oggi il rublo ha recuperato qualcosa in seguito alle ultime misure decise dal governo di Mosca: da 84,58 rubli che valeva un euro  ieri, oggi si è scesi a 76,1. Ma occorrerà vedere che cosa succederà nei prossimi giorni, dopo la reazione immediata ai provvedimenti. Intanto tutto è dominato dall’incertezza.
 
AUTO ESENTE DA EMBARGO - In questo quadro per niente facile il settore dell’automobile vive grandi difficoltà. Dall’agosto scorso diverse volte è stata evocata la possibilità che il divieto di importazione in Russia sia esteso anche alle automobili, ma per il momento ciò non è avvenuto. Ma come si è visto il problema si potrebbe ironicamente dire che è superato, nel senso che sono la case costruttrici che devono tirare il freno, per non rimetterci dei soldi. 
 
L’AUTO SI PAGA SUBITO - In pratica ogni giorno c’è qualche notizia proveniente dal teatro russo. Come la decisione dell’Audi - oltre a quella di sospendere le vendite - di fermare la produzione nello stabilimento di Kaluga. Lo stop è motivato con il periodo delle feste di fine anno, ma nel contesto attuale viene ad assumere altri significati. Altra notizia che dà l’idea delle difficoltà di operare (e di comprendere e prevedere…) è quella resa nota da operatori della BMW: a chi compra un’auto è chiesto il pagamento immediato, cash. Proprio per limitare al massimo possibile le perdite dovute al deprezzamento del rublo.


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Ritratto di Fr4ncesco
19 dicembre 2014 - 13:31
2
Mi chiedo come possa passare per la testa, a di chi competenza, fare un embargo alla Russia. Parliamo del più grande Paese al mondo, potenza globale, Stato ricco di risorse e con un vasto mercato il cui popolo necessita di molto da noi (prodotti agroalimentari, tecnologici ecc) e noi da loro (gas, petrolio ecc). Le sanzioni danneggino anche noi, perchè 1) limitiamo le esportazioni danneggiando i nostri imprenditori e quindi la nostra economia 2) giustamente Putin prenderà le proprie contromisure inalzando il prezzo delle materie a noi indispensabili. Questo solo sul piano economico, perchè oltre a ciò c'è da considerare anche le ripercussioni in ambito politico dove ci troviamo un Paese non più collaborativo, potenziale minaccia come ai tempi della Guerra fredda e quindi ulteriori spese in campo militare...
Ritratto di TommyMichi
19 dicembre 2014 - 16:22
Guarda, è ora che Russia capisca che non può fare quel cavolo che vuole senza rispettare gli altri. Quindi la ca.gata che ha fatto in Ucraina adesso la paga. Inizialmente la pagheremo un pò anche noi, ma molto molto più loro. Ci sono molti altri mercati quindi conviene guardare a quelli. Petrolio e gas possiamo benissimo trovarli da un' altra parte una volta che la situazione diventerà insostenibile a livello di prezzi, ma loro non troveranno mai i prodotti italiani in altri paesi. Quindi se la prenderanno sui denti una volta per tutte spero.
Ritratto di Silvio Dante
19 dicembre 2014 - 16:35
magari dimentichi che un governo regolarmente eletto, corrotto quanto vuoi ma assolutamente come quelli precedenti e meno dei successivi, che aveva deciso di preferire i rapporti con la russia invece che con la nato è stato abbattuto con un gope organizzato da nazisti. anzi, secondo me l'errore di putin è stato quello di limitarsi alla crimea.
Ritratto di cicciononno
19 dicembre 2014 - 16:41
Un governo regolarmente eletto proprio no, perché allora sarebbero regolarmente eletti anche quelli in nord corea, siria, turchia, cuba e molti altri che non sono stati eletti regolarmente.
Ritratto di TommyMichi
19 dicembre 2014 - 17:15
quindi tu leggittimeresti l' atto di invasione della Russia? Ah proprio bene siamo messi... guarda caso avevano grosse basi militari proprio dove hanno invaso. Nessuna invasione di altro stato LIBERO non è ammessa, a prescindere dalle condizioni interne. Non ha nessun diritto la Russia di invadere altri paesi, quindi pensala come vuoi ma io queste azioni le condanno pesantemente..
Ritratto di Fr4ncesco
19 dicembre 2014 - 19:57
2
Non mi sembra che la Russia abbia sanzionato gli Stati Uniti durante l'invasione dell'Iraq. Finiamola con questa ipocrisia.
Ritratto di TommyMichi
22 dicembre 2014 - 10:41
libero di continuare a credere con questo falso buonismo, noto alla maggior parte degli italiani... questo non è un sito di politica, parliamo di auto.
Ritratto di ant68
21 dicembre 2014 - 06:08
ricordati che chi e' causa del suo mal pianga se stesso!!! Putin se l'e' cercata, sfegandosene di tutti i trattati.. ha invaso uno stato confinante e si e' annesso una parte in maniera losca. il minimo che il mondo intero potesse fare e' reagire cosi....altra alternativa la guerra globale... scegli tu.
Ritratto di romeo64
19 dicembre 2014 - 16:33
che di sanzioni..... ad ogni modo, non illudiamoci che tutto ciò che viene detto a noi occidentali dalle tv sia sempre vero.... basta vedere quello è successo negli ultimi 20 anni in tutto il mondo..... compreso quello fatto all'Italia...... comunque le perdite delle case oggi maggiormente presenti e che hanno investito in Russia, quest'anno saranno davvero pesanti. Forse proprio FCA alla fine gioverà maggiormente in prospettiva dallo stato delle cose.
Ritratto di SINISTRO
19 dicembre 2014 - 17:08
3
Ora come farà il mio povero amico e collega udinese Ostreca, se dovesse essere costretto a pagare le sue auto ad un prezzo maggiore? Ma sì, probabilmente si sacrificherà ancora una volta per la sua Patria! Scommetto che ora, visto che il vento sta cambiando, da psudo-tedesco diventerà filo-russo.....
Ritratto di SINISTRO
19 dicembre 2014 - 17:10
3
Sarai lui l'uomo-chiave, che risolverà tutto con le sue fulminne idee macro-economiche della Scuola del Nano Veneziano?
Ritratto di selvaggio
19 dicembre 2014 - 18:11
Per punire la Russia l'Europa ha messo le sanzioni su alcuni prodotti e quarda caso erano "agricolo-alimentari e arredo-casa" ovvero prodotti molto made-in-italy, ma non le ha messe su "auto e industria leggera" ovvero prodotti molto made in germany. Grande europa.....filogermanica....piccola italia..di "politici e industriali incapaci".
Ritratto di Franck Dì
21 dicembre 2014 - 19:04
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