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La Saab ferma di nuovo la produzione

21 maggio 2014

Il marchio svedese, ora di proprietà cinese, è di nuovo in difficoltà: mancano i soldi per continuare a produrre le vetture.

La Saab ferma di nuovo la produzione
ANATEMA SVEDESE - Quando le sorti della Saab sembrano aver toccato il fondo e all'orizzonte pare profilarsi il sereno, arriva sempre una nuova “mazzata”. L'anno scorso, dopo la bancarotta del marchio svedese, è arrivato il salvataggio della National Electric Vehicle Sweden (NEVS), azienda a capitale cinese, che ha comprato la casa svedese e, successivamente, ha riattivato una piccola produzione di vetture. 
 
MANCANO I FONDI - Dopo questa flebile speranza si sono diffuse nuove e preoccupanti notizie. Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, la produzione di auto è di nuovo sospesa per mancanza di denaro nelle casse dell'azienda. Una carenza di fondi dovuta al mancato finanziamento promesso da Qingbo Investment, socia della NEVS per il 22% del capitale. Così nell'impianto di Trollhattan regna ancora il silenzio: le catene dove uscivano sei auto al giorno tornano a fermarsi.
 
BLOCCATE 200 SAAB ELETTRICHE - Uno dei passaggi fondamentali del salvataggio Saab era la realizzazione di 200 vetture elettriche sulla piattaforma della 9-3, un'auto progettata più di 10 anni fa e trasformata in pura elettrica senza tecnologie d'avanguardia. Le auto dovevano essere vendute alla città di Qingdao sfruttando i pesanti gli incentivi statali, proprio attraverso la Qingbo Investment, ma l'ordine non è stato perfezionato. E cercare nuovi sbocchi commerciali per queste vetture obsolete non è facile, perché il mercato offre modelli più freschi proposti da Nissan, BMW, VW e Ford.
 
SI CERCANO NUOVI PARTNER - National Electric Vehicle Sweden ora sembra intenzionata a trovare nuovi partner sia per sviluppare nuove auto su piattaforme condivise sia per cercare di vendere una quota dell'azienda per portare capitale fresco in cassa. Pare che alcune trattative siano in corso e a giugno potrebbe essere più facile capire che ne sarà di ciò che resta della Saab, un'azienda con una storia importante che non deve certo chiudere così.


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Ritratto di DS
21 maggio 2014 - 10:48
Brutta cosa sopratutto per chi ormai vede nei cinesi e negli indiani la soluzione ai problemi delle case europee, d'altra parte il caso Volvo, Land Rover e Jaguar non può essere assunto come modello assoluto, Ford quando ha venduto questi marchi lo ha fatto lasciandoli in una situazione finanziaria difficile ma in una situazione di prodotto non così pessima, Saab è stata acquistata dai Cinesi con praticamente solo la 9-3 in listino visto il veto della GM a vendere la più moderna 9-5 (GM merita davvero disprezzo per questo, secondo me); tutto questo per dire che quando immaginiamo un futuro orientale per Lancia il risultato rischierebbe di essere lo stesso di Saab visto il nulla assoluto attualmente in listino.
Ritratto di mgiver
21 maggio 2014 - 12:46
Come ogni fallimento, però a volte un po' di autocritica potrebbe far comodo. Gli svedesi hanno più volte snobbato le proposte di acquisto da parte della FIAT. Prima i camion della Volvo poi quelli Scania. Ora VW proprietaria dei marchi Scania e MAN, vuole mettere in oblio la prima per far crescere la seconda e entrare in concorrenza con Mercedes e IVECO. Volvo è in mano ai cinesi solo per il prestigio del marchio, a presto la produzione passerà con molta probabilità in Cina. GM ha soffocato Saab per salvare Opel, e gli ha tarpato le ali non concedendo di produrre la 9-5. Noi italiani saremo dei chiassoni ma dove siamo andati non abbiamo mai imposto nulla. Chrysler in USA, Magirus in Germania, Irisbus in Francia, Seat in Spagna, e nel bene o nel male abbiamo sempre lavorato correttamente. Probabilmente gli Svedesi sono rimasti scottati dal ricordo delle SAAB 600 (Delta) ma hanno anche preso qualcosa dalla piattaforma condivisa Thema-Croma-164-9000. l'investitore italiano nei paesi scandinavi evidentemente non è ben visto, ma a vedere quello che è riuscito a fare FIAT con Chrysler condividendo piattaforme, non è riuscita Daymler imponendo ingegneria.
Ritratto di Sprint105
21 maggio 2014 - 13:07
triste fine per un marchio che in passato ha saputo distinguersi
Ritratto di Littlegeek
21 maggio 2014 - 13:17
Una Saab 9-3 potrebbe essere una signora macchina low cost (non elettrica ovviamente). Ci vorrebbe un adeguato marketing per far capire il riposizionamento del marchio. Anche le Dacia non è che siano molto moderne, a parte i motori Renault. Però a questo punto dato che Saab non è alleata con nessuno mancherebbero i motori e i concessionari. Ovvio che non conosco i costi di produzione, ma una 9-3 al prezzo di una Duster potrebbe piacere.
Ritratto di Fr4ncesco
21 maggio 2014 - 14:12
2
La politica della NEVS si è dimostrata fin da subito fallimentare. Chi comprerebbe mai una vettura elettrica su base così vecchia? Giusto qualche ente, ma non si può pensare di produrre così poche vetture per così pochi clienti, che tra l'altro vengono anche a mancare. Le soluzioni sono due: o trovare un fornitore di motori benzina/diesel vendendo la 9-3 in Cina ed altri paesi emergenti a prezzi convenienti, o cedere il marchio ad un'società, sempre cinese, che opera nell'automotive e vuole espandersi con un marchio importante (mi sembra ci fosse una proprio interessata ad un'operazione simile). Altrimenti la chiusura della casa, aggiungendola ai numerosi marchi falliti negli ultimi anni.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
21 maggio 2014 - 16:03
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di wiliams
21 maggio 2014 - 18:32
Ma lo volete capire che il marchio SAAB è finito!!!!!!!
Ritratto di Mattia Bertero
21 maggio 2014 - 19:33
3
Che amministrazione schifosa per una marchio che ha fatto la storia dell'automobile e che ha saputo distinguersi per le innovazioni che metteva in strada. Ormai la Saab è morta da tempo già dal semplice fatto che a gestirla ci siano i cinesi, adesso poi la situazione è ancora peggiore... L'aereo è atterrato e non riparte più.
Ritratto di Pablo
22 maggio 2014 - 10:45
Ovvero il malato tenuto in vita con le flebo. Ma che senso ha?..questa azienda andava protetta, tutelata e rilanciata visto il passato, ma se nessun grande gruppo ha avuto il coraggio di ricomprare il marchio e riproporre nuovi modelli allora inutile continuare. La 9-3 certamente è stata una buona macchina ma ormai non ha proprio senso tenerla in produzione e da sola non può bastare a fare fatturato... Peccato, la Saab come la Lancia : storia buttata nel gabinetto!
Ritratto di Merigo
22 maggio 2014 - 10:57
1
La storia di Saab ci insegna che, per Lancia, accontentiamoci oggi di una Delta prodotta a Cassino, di una Ypsilon prodotta in Polonia e di una pletora di Chrysler ricarrozzate; sperando in un domani per altro per ora non programmato nel piano industriale quinquennale 2014-2018 e, quindi, semmai in quello successivo 2019-2023! Diversamente, ecco con Saab un esempio di come i sogni di gloria si possano infrangere subito subito. Confronto Lancia con Saab perché Saab non ha certo l'età di Lancia ma ne ha il medesimo blasone ed il medesimo declino. Ricordo quando negli anni '80 la 9000 era ambita da professionisti come da tamarri, perché autoelevatasi ad un rango altissimo sia come auto premium sia come auto sportivissima, oltre che venduta ad un prezzo più alto delle dirette concorrenti nonostante il progetto e buona parte dei lamierati fossero gli stessi di FIAT Croma e Lancia Thema allo scopo appunto di limitarne i costi. Ma Saab è il classico esempio di come se non fai parte di un Gruppo con la G maiuscola cui attingere ad economie di scala che alimentino la massa critica, vieni spazzato via. Si dice che entro il 2020 ci saranno nel mondo 6-7 Gruppi e, per essere tra questi, Sergio Marchionne come si sa predica come sia indispensabile arrivare ai 6 milioni di vetture/anno, ma di 6 milioni di auto prodotte e vendute non solo prodotte, altrimenti ti ribalti (PSA docet). Saab invece è finita da un cinesino e non da un cinesone, se tutto il suo Business Plan (che tradotto significa: che famo?) era di 200 (duecento? in qualunque stabilimento coi fiocchi 200 auto si producono in poco più di un'ora!) 9-3 elettriche, che mi ricorda tanto la Bluecar, l'auto elettrica che doveva produrre Pininfarina con Bollorè per la città di Parigi, e quindi ora Saab annaspa di nuovo, mentre Lancia magari rimarrà nel cassetto fino al nuovo piano industriale, ma un cassetto riscaldato da cui fare uscire la gallina domani, e intanto magnamose l'ovetto oggi.
Ritratto di Pablo
22 maggio 2014 - 14:24
Ciao e ottimo commento col quale ho visto ti sei agganciato all'argomento Lancia per il quale ti propongo la mia modesta riflessione e convinzione: secondo te riproporre una Lancia Delta che riprenda le linee della mitica e gloriosa degli anni 90 con una versione HF Integrale, prodotta a Cassino...dove si potrebbero produrre anche una nuova 159 e un suv Maserati....SI FAREBBE IL BOTTO DI FATTURATO COL VERO MADE IN ITALY E POSTI DI LAVORO PER ALMENO 5 anni! FORSE SOGNO , FORSE SONO TROPPO NOSTALGICO, FORSE...
Ritratto di Merigo
22 maggio 2014 - 15:54
1
La Lancia di cui parli e di cui ci ricordiamo è di circa 25 anni fa, cioè una generazione fa. Prima di chiudere Lancia nel cassetto di cui metaforicamente scrivevo, Marchionne avrà fatto fare tutti gli studi di marketing del caso, e quegli studi hanno decretato quello che ha detto tempo addietro, ovvero che il marchio Lancia non ha più appeal. Ma il danno non è stato fatto oggi ma, come ho già scritto altre volte, allora, quando la coppia Testore-Cantarella sicuramente imbeccata dagli Agnelli gelosi della fama di Lancia che oscurava FIAT, non hanno dato seguito alla Delta ma neanche alla vincentissima e blasonatissima trazione "Integrale", parola che dopo le 4WD diventò sinonimo mondiale di trazione sulle quattro ruote, sostituendola con quel cessetto che della Delta dei 6 titoli mondiali consecutivi conservava solo il nome. Così facendo hanno lasciato colpevolmente ad Audi lo spazio per inventarsi e fare crescere il marchio "quattro", che come sappiamo esattamente come "Integrale" non voleva dire (e non vuole dire) nulla se non in italiano, eppure diventato sinonimo di trazione sulle 4 ruote, mentre "Integrale" è caduto nel dimenticatoio. Oggi ogni tentativo è concentrato su Maserati e, come annunciato nel piano industriale 2014-2018, su Alfa-Romeo quindi, dici bene, ogni idea a riguardo è e rimarrà un sogno.
Ritratto di Hellraiser
24 maggio 2014 - 09:20
Viene da piangere a pensare che sono sopravvissuti marchi quasi senza storia come Seat e Skoda, con la Octavia addirittura nel top-ten europea, e che siano morti (o moribondi) marchi come Saab e Lancia. Penso anch'io che Marchionne abbia fatto qualche ricerca di marketing prima di condannare a morte Lancia, ma per avere successo ci vuole passione, visione e amore per le auto. Ma pensate che se 20 anni fa avessero dato retta agli studi di marketing la Skoda sarebbe quello che è oggi? Pensate che se avessero dato retta agli studi di marketing la 500 saarebbe un best seller addirittura negli USA? La Lancia Delta Integrale era un asset formidabile che solo degli idioti non hanno saputo sfruttare....
Ritratto di alexlato2010
13 giugno 2017 - 16:53
in realtà Skoda è una delle case più antiche al mondo... mentre Seat è recentissima