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Sciopero dei mezzi pubblici a Milano? Uber è gratis

30 marzo 2015

Per chi prenoterà una corsa e si presenterà in auto con il biglietto o l’abbonamento Atm, la prima corsa Uber sarà gratuita.

Sciopero dei mezzi pubblici a Milano? Uber è gratis
POLEMICHE DI FUOCO - I mezzi pubblici di Milano sono in sciopero il 30 marzo. E la multinazionale californiana Uber ne approfitta: per chi prenota una berlina nera presentandosi con il biglietto o l’abbonamento Atm, la prima corsa sarà gratuita. E visto che lo sciopero riguarda tutta l’Italia (a Milano dalle 18 alle 22), l’iniziativa vale anche a Torino, Genova e Roma. Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber, spiega che, “quando c’è lo sciopero dei mezzi, le città diventano meno accessibili e spostarsi è quasi impossibile. Con questa iniziativa vogliamo fare la nostra parte per aiutare i milanesi a muoversi in un momento di difficoltà". Durissima la replica di Giovanni Maggiolo (Cgil): "Fanno come i fascisti che guidarono i tram durante la guerra, con i tranvieri in sciopero. Una proposta bieca, tutto pur di farsi pubblicità". Critico pure Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione. "Il vettore privato che ha messo sul piede di guerra tassisti e noleggiatori regolari scatenando polemiche a non finire deve farsi perdonare la cattiva pubblicità determinata da qualche suo autista".
 
COME IN PASSATO - Già nei mesi scorsi, Uber ha tentato di “catturare” nuovi clienti lanciando promozioni speciali (sconti molto forti) durante giorni delicati per la mobilità cittadina: come nella Settimana della moda, per lo sciopero dei tassisti. Stavolta, però, la corsa è addirittura gratuita. E ai driver di Uber, che cosa viene in tasca? I conducenti delle ncc (noleggio con conducente) verranno rimborsati proprio dalla app americana.
 
QUALE SOLUZIONE - Un’iniziativa destinata ad accendere ulteriormente lo scontro Uber-tassisti. Questi accusano il colosso di Kalanick di non rispettare la legge che impone agli ncc di ricevere le chiamate da una autorimessa e non dalla strada: insomma, concorrenza sleale. È il governo a essere competente per regolamentare la questione: si resta in attesa che il codice della strada diventi più chiaro, spazzando via ogni dubbio interpretativo. O che la regione Lombardia vari una legge per definire i contorni dei servizi di trasporto.

 



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Ritratto di lucaruddhi
30 marzo 2015 - 13:12
attenzione! concorrenza e libero mercato stanno arrivando! e Milano si riscopre comunista... w la coerenza....
Ritratto di notasoccerplayer
1 aprile 2015 - 11:30
4
Come per i tassisti che scioperavano proprio per Uber... E Uber ha preso la palla al balzo. A parte tutta la trafila legale da chiarire, chi è contro uber in pratica si sta facendo autogol
Ritratto di Andrea Ford
1 aprile 2015 - 12:22
Da amante incondizionato di suddetto modello non possono che risultarmi leggermente più simpatici adesso.