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I sei pilastri del piano Fiat

21 aprile 2010

Dopo mesi di ipotesi ecco finalmente svelato il piano per i prodotti Fiat da qui al 2014, che si bassa su sei “pilastri”, sei punti fermi che faranno da guida in questi quattro anni.

INIZIA LA RIVOLUZIONE - Al termine della conferenza di oggi al Lingotto (in foto) Marchionne ha giocato l'asso, illustrando cosa vedremo da qui a quattro anni. Si parla di 34 modelli completamente nuovi, 13 dei quali prodotti nei paesi del NAFTA (il mercato comune Usa, Canada e Messico), e 17 modelli rivisti più o meno profondamente. Tutto questo seguendo sei direttrici fondamentali: andiamo a vederle una ad una.

DA 1 A 3 - La prima è una condizione necessaria, che il mercato europeo ritorni, come si prevede, entro il 2014 ai livelli del 2007, cioè a circa 16 milioni di veicoli. La seconda è una ottimale distribuzione della produzione tra il gruppo Fiat e la Chrysler, utilizzando meglio la capacità produttiva dei vari impianti soprattutto quelli europei. Terzo, integrare completamente completamente le gamme prodotti dei due gruppi Fiat e Chrysler, posizionando la Jeep come una marchio mondiale, la Dodge solo come una marca presente sul mercato americano (con alcuni prodotti “prestati” di tanto in tanto al marchio Fiat), “fondere” completamente la Lancia e la Chrysler.

DA 4 A 6 - Quarto pilastro del piano 2010-2014 è fare dell'Alfa Romeo un vero marchio “premium” (cioè di lusso) con una forte crescita in Europa e il debutto sul mercato americano sfruttando “l'aiuto” della Maserati che è già presente oltre oceano. Quinto, crescere fortemente in America Latina, arrivando a vendere in Brasile a circa 4,3 milioni di veicoli (+43% sul 2009) e 2,8 nel resto del sud America. Sesto punto, suddividere i costi di sviluppo tra la Fiat e la Chrysler, costruendo la maggior parte dei veicoli basata sulla piattaforma Compact (quella della Giulietta per intenderci) nei paesi del NAFTA.

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i piani per:

Fiat
Alfa
Lancia/Chrysler



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Ritratto di Al86
21 aprile 2010 - 19:59
pensavo peggio, fortunatamente su molto mi sono sbagliato, ma sul fondere Lancia e Chrysler insieme nutro dei dubbi, non vorrei venisse fuori qualcosa che poi non è ne carne ne pesce
Ritratto di lorenzo avanzi
22 aprile 2010 - 17:25
Anche io pensavo peggio...