ARRIVANO I GRANDI DISTRIBUTORI - La forte accelerazione assunta dai programmi dell’auto elettrica stanno investendo anche l’aspetto relativo alla rete di ricarica. Un impulso molto importante verrà senz’altro dai piani della Shell, la grande compagnia petrolifera che nei giorni scorsi ha varato i suoi programmi per i prossimi anni. Tra gli obiettivi che il marchio della conchiglia si è dato per i prossimi anni c’è quello di realizzare nel 2025 il 20% dei profitti con le energie alternative (biocarburanti, gas naturale e idrogeno, oltre all’elettricità). In questa visione di massima è prevista infatti la realizzazione di una fitta rete di punti di ricarica per auto elettriche.
UNA RETE MOLTO DIFFUSA - La Shell detiene circa 43 mila distributori in 80 paesi e il programma appena varato punta a installare colonnine di ricarica ovunque ci sia una pompa di carburante petrolifero. L’impegno preso vede l’Europa e la California come primi scenari interessati all’insediamento delle colonnine di rifornimento per auto a emissioni zero. Come si può dunque dedurre si tratta di un programma in grado di supportare adeguatamente i piani di diffusione dei veicoli elettrici. La Shell è la prima grande casa petrolifera a lanciarsi nel settore della motricità elettrica, ma non è escluso che altri importanti soggetti seguiranno.
PREVISIONI NEGATIVE PER IL PETROLIO - Del resto la Shell non fa mistero della sua visione pessimista per i destini dei motori alimentati con prodotti petroliferi. Nelle sue analisi prevede che la domanda di petrolio si stabilizzerà nel 2030, senza più crescere. Anche per questa ragione nei giorni scorsi ha comunicato di aver rinunciato alla sua presenza in Irak, dove era presente dal 1912 come operatore dello sfruttamento dei pozzi petroliferi.