NUOVE REGOLE - L’incremento della mortalità sulle strade del nostro Paese ha messo in allarme il dipartimento di Pubblica Sicurezza, l’organo controllato dal Ministero dell’Interno che ha in affidamento la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica (anche quella stradale). Il numero degli incidenti è diminuito del 3,2% fra i primi 6 mesi di quest’anno e il periodo gennaio-giugno 2016, stando ai numeri della Polizia Stradale, ma da un anno all’altro la mortalità è salita del 7,4%: le vittime sulle strade sono passate dalle 745 dell’anno scorso alle 800 di giugno 2017. È per questa ragione che il Ministero dell'Interno ha pubblicato una direttiva sull’argomento, il cui scopo consiste “nell’adeguare le strategie e i modelli operativi degli organi di polizia stradale che devono essere finalizzati, non esclusivamente alla sanzione, ma a una riduzione degli incidenti stradali”.
STOP AGLI AUTOVELOX PER FARE CASSA - La direttiva si rivolge in prima istanza ai prefetti, i rappresentanti del Ministero nelle provincie e nelle città metropolitane, che dovranno poi tradurle in misure pratiche da far applicare agli agenti impegnati sulle strade del nostro Paese, a cui verrà chiesto di pensare alla sicurezza stradale e non soltanto alle esigenze di cassa dei comuni. Attraverso la direttiva il Ministro si premura affinché gli organi locali tarino e verifichino ogni anno le apparecchiature per il rilevamento della velocità, come stabilito da una discussa sentenza della Corte Costituzionale, che impone la revisione periodica degli strumenti per mantenerli affidabili nel tempo. Il Ministero raccomanda inoltre ai Prefetti di monitorare sulla collocazione dei sistemi di rilevazione della velocità, il cui posizionamento deve rispettare “esclusivamente esigenze di sicurezza stradale”.
SEGNALAZIONI MEGLIO POSTE - Il titolare del dicastero dell’interno, Marco Minniti, sconsiglia in questo modo alle forze di Polizia Locali di mettere gli autovelox in posizioni “strategiche” con il solo obiettivo di far cassa per conto delle amministrazioni. Minniti suggerisce inoltre di stabilire regole puntuali per presegnalare e rendere visibili le postazioni, in particolare quando i rilevatori di velocità sono montati nei due sensi di marcia (su strade a doppia corsia). Fra le altre novità contenute nella direttiva c’è l’invito a circostanziare e documentare le spese di accertamento delle multe (che devono ricadere sui trasgressori), ad oscurare il volto delle persone quando la fotografia dei rilevatori è scattata frontalmente e regolamentare meglio l’appalto ai privati di alcune postazioni per il rilevamento della velocità.